venerdì 5 aprile 2019

Bimbo di 2 anni soffoca con la mela a scuola: i medici lo salvano, ma rimane con esiti invalidanti

Bimbo di 2 anni soffoca con la mela a scuola: i medici lo salvano, ma rimane con esiti invalidanti
Cari Genitori e tutti
Ricordo che il primo servizio di emergenza non è il 118 ma chi è vicino alla persona che sta male. Soprattutto in caso di arresto cardiaco o soffocamento da corpo estraneo i minuti sono “vitali”. Un intervento fatto nei primi minuti salva la vita della persona mentre una mancanza, o un ritardo, determina la morte  o esiti invalidanti. Abbiamo pochi minuti per intervenire e le manovre salvavita funzionano se messe in atto subito!! Imparate la manovra antisoffocamento e anche le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (BLSD: Basic Life Support and defibrillation). 
Ricordo la tragedia del 2014 del bambino soffocato all’IKEA (20 minuti prima dell’intervento) e riporto un caso citato ieri dal “Il Messaggero”: https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/ikea_roma_bambino_morto_soffocato_inchiesta_ritardo_soccorsi-363372.html. Il quotidiano Il Messaggero di ieri riporta questa altra notizia, https://www.ilmessaggero.it/salute/storie/bambino_soffocato_mela_paralizzato-4407914.html:
 “Una fetta di mela che si incastra nella gola del piccolo Neihana Renata, i tentativi di salvataggio, riferiti, maldestri delle maestre dell’asilo che, invece di risolvere la situazione, la aggravano.  Arrivano i sanitari che tentano di rianimare il bimbo di 22 mesi che sta morendo soffocato. Quando riescono finalmente a farlo respirare nuovamente, però, Neihana non è più lui: dopo 30 minuti di arresto cardiaco i danni cerebrali dovuti alla mancanza di ossigeno sono devastanti e irreversibili e per il piccolo la vita non sarà più la stessa.
La vicenda è avvenuta il 31 maggio 2016 nell’asilo Little Lights Kindy di Rotorua, nell'Isola del Nord della Nuova Zelanda (tutto il mondo è paese).
Dal momento in cui Neihana fu dimesso dall’ospedale, dopo due mesi di ricovero, sua madre Marama ha dovuto abbandonare la sua carriera di medico per prendersi cura del bimbo a tempo pieno. “Io non do la colpa agli insegnanti per quello che è successo - dice – ma mi chiedo per quale motivo a mio figlio sia stata data una mela cruda, cibo noto per essere ad alto rischio per i bambini piccoli proprio per i pericoli di soffocamento, come d’altronde sottolinea lo stesso ministero della Salute. Credo che sia necessario fare di più per evitare che incidenti simili si ripetano”.



Nessun commento:

Posta un commento