sabato 29 giugno 2019

PROPOSTA DI ABOLIZIONE DEI CONSIGLI, NON RICHIESTI, QUANDO NASCE UN BAMBINO

PROPOSTA DI ABOLIZIONE DEI CONSIGLI, NON RICHIESTI, QUANDO NASCE UN BAMBINO
Spesso arrivano per visita coppie confuse dalla mole di notizie che ricevono da più parti. Per evitare questi momenti di smarrimento consiglio di incontrare il pediatra prima della nascita per stabilire alcune priorità fondamentali.
Per quanto riguarda l’utilizzo di internet o social network si consiglia un uso corretto poiché sono strumenti eccezionali che visti in positivo consentono di accedere a tantissime informazioni ma, talvolta, possono rappresentare seri pericoli in quanto le notizie non sono controllate ma girano anarchicamente e, spesso, le più gettonate sono proprio quelle non corrette o, almeno, adatte a “quel bambino” con “quei genitori” o in “quella situazione familiare e sociale”.
Il pediatra deve quindi essere il principale referente che deve fornire informazioni e consigli adatti per il vostro bebè in quanto ogni bambino e ogni persona hanno determinate caratteristiche, ogni rapporto tra persone è diverso, quindi i consigli servono se richiesti e, soprattutto, se personalizzati.
Quando un bambino nasce non viene fornito un manuale per le istruzioni tradotto in tutte le lingue del mondo come ormai avviene per ogni acquisto di apparecchio e neppure una garanzia. (“Se vuoi una garanzia, compera un tostapane” aveva affermato Clint Eastwood).
Al di là delle battute è indispensabile tener presente che il benessere del bambino dipende e dipenderà dal benessere dei genitori sia come singoli individui, sia come coppia, sia come famiglia.
La prima regola è l’autoprotezione.Applicare nei confronti degli altri e far applicare il rispetto. Rispetto significa darsi delle regole e, nel contempo, darle agli altri. Regole che durante la crescita dovranno essere date anche al bambino. Un nuovo modo di fare la medicina, denominato “Slow Medicine” formato da una rete di operatori sanitari, cittadini e operatori nel campo della comunicazione e delle Istituzioni, porta avanti una medicina “riflessiva” che deve essere “sobria”, “giusta” e con “rispetto”. Questo tipo di medicina ben si adatta a tutte le condizioni della vita e in particolare al periodo della gravidanza e della nascita e crescita di un bebè. Si veda il sito www.slowmedicine.it.
Il suggerimento vitale è quello di stabilire all’inizio, come coppia, alcune regole fondamentali di sopravvivenza.
Spesso si vedono genitori alla mercé di nonni, parenti o amici che non hanno tempo da dedicare adeguatamente al bambino e, soprattutto, a se stessi.
Appena la mamma e il bambino arrivano a casa, se possibile prima, è consigliabile informare parenti e amici che mamma e papà hanno necessità di un momento particolare di ambientamento con il loro bambino invitandoli a limitare le visite, le telefonate e, cosa ben peggiore, la dispensazione di consigli, a volte poco utili, se non dannosi.
È assodato che in questa fase la mamma ha bisogno di tranquillità per imparare a conoscere il bebè e seguire un poco i suoi ritmi (bisogna tenere conto che il neonato all’inizio potrebbe volersi attaccare, se alimentato al seno, anche ogni una/due ore) e, nei periodi di riposo del bambino, deve riposare per recuperare energie e forze.
Appena si arriva a casa la mamma ha bisogno di aiuto e sta a lei scegliere la persona che vuole avere vicino che è in genere (ci sono eccezioni come in tutte le regole) la mamma oppure la nonna materna. Per questa scelta, piuttosto ovvia per varie ragioni, la suocera non deve sentirsi trascurata o esclusa perché avrà modo, durante i primi anni di vita del bambino, di dare un prezioso apporto.
I nonni rappresentano una grande risorsa affettiva, umana e spesso danno aiuti molto tangibili sia fisici sia economici. È basilare però che non reclamino il ruolo genitoriale che spetta solo ed esclusivamente ai genitori. Non bisogna sottovalutare che la comparsa di incomprensioni familiari può causare allontanamento dei genitori con conseguente, successiva, separazione.
Decalogo di sopravvivenza
1. La mamma ha sempre ragione non la nonna, la vicina, il pediatra, l’infermiere ecc.: vostro figlio è unico.
2. Mamma e papà debbono parlarsi e allearsi tra loro.
3. I nonni sono una grande risorsa. Soprattutto se esistono rispetto reciproco e regole chiare.
4. Amici, parenti, conoscenti e vicini: avvisate che nei primi periodi sarete voi a chiamarli.
5. Il neonato potrebbe voler mangiare ogni 2 ore nei primi periodi (anche oltre a 1 mese).
Seguite i suoi ritmi e staccate il telefono. Suonerà regolarmente nel momento meno adatto.
6. Al neonato e ai lattanti non interessa essere baciati sulle manine e presi in braccio da estranei (o anche da conoscenti). Più gente li tocca e maggiori sono le possibilità di ammalarsi. Non
sono dei peluche da toccare e abbracciare.
7. Uscire tanto da casa, appena si può, appena si è in grado di farcela. Più si esce meglio starà il bebè e anche la mamma.
8. Farsi aiutare. Nei primi periodi se è possibile dare la gestione della casa, della cucina ecc. “in appalto” a nonni, amici, marito, compagno.
9. Cercare di ritagliarsi degli spazi, anche brevi. All’inizio è difficile ma pian piano bisogna imporselo.
10. Dedicare tempo anche per la coppia: i genitori che hanno bisogno l’uno dell’altro fanno il bene del bambino. Le coccole sono un toccasana non solo per il bebè ma anche per mamma e papà.






Nessun commento:

Posta un commento