giovedì 12 dicembre 2019

DECRETO LATTE: specchio per le allodole

DECRETO LATTE: specchio per le allodole
E’ stato approvato, in extremis, un emendamento alla manovra economica 2020:
bonus, che può arrivare al massimo a 400 euro, sul latte*, erogabile fino ai sei mesi del bambino. 
(*nella bozza è scritto “per acquisto di latte materno” L . Testo molto meditato e valutato si vede).
Molto critica la posizione dell'Associazione culturale pediatri (ACP – www.acp.it) e dell’IBFAN in quanto rischia di far diminuire l'allattamento al seno. 
Ricordo comunque, per chi plaude, di tener presente che si dovrà aspettare marzo 2020 per un decreto attuativi per stabilire i requisiti economici necessari per poter accedere al bonus e per l'elenco delle condizioni mediche che comportano impossibilità ad allattare (compresi, dice l'emendamento, i casi di "ipogalattia e agalattia" cioè carenza o assenza di latte materno).
Quanti decreti attuativi non hanno visto la luce o l’hanno vista dopo vari anni.
Ricordo che  condizioni patologiche reali che rendono impossibile l'allattamento sono:
Infezione da HIV (sieropositività) e AIDS conclamato;
sieropositività al virus linfrotropo umano delle cellule T;
Herpes ai capezzoli;
epatiti in fase acuta;
psicosi post parto;
cancro della mammella;
alcolismo e tossicodipendenza;
assunzione di farmaci assolutamente controindicati;
agenesia mammaria;
mastectomia bilaterale.
L’incidenza di queste condizioni è molto bassa: circa 0,8-1 casi ogni 1000 partorienti.
Alcune REgioni (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana,  Friuli Venezia Giulia e altre) dunque, forniscono già latte in formula gratis  )(e non sostegnio economico) in questi casi per i primi 6 mesi.
A parere di ACP gli investimenti andrebbero fatti invece sul fronte opposto, cioè il sostegno diretto - anche economico, dell'allattamento al seno. "Nel Nord dell'Inghilterra - afferma il Presidente ACP Federica Zanetto - esperienze pilota hanno incentivato l'allattamento esclusivo con sostegni economici crescenti, all'aumentare della durata dell'allattamento, per mamme sotto una soglia di reddito predeterminata, e si sono dimostrate vantaggiose anche da un punto di vista economico". E ancora: "In USA un bonus economico per la mamma che allatta, nelle famiglie a basso reddito, ha aumentato il tasso di allattamento al seno e ha fatto spendere meno soldi alle organizzazioni di welfare che devono sostenere il costo dell'allattamento artificiale".
In Italia la percentuale di bambini allattati esclusivamente al seno nei primi 4 mesi varia dal 44% di Trento e dal 40% della Toscana, al 16% della Campania, al 17% della Calabria e della Sicilia" 
Servono sostegni alle mamme e ai bambini, si investano risorse per una maggiore tutela del diritto all'allattamento al seno delle donne che lavorano, in particolare per le donne che lavorano al di fuori dei settori che tutelano questo diritto. 
Ci si dovrebbe preoccupare di dare sostegno, soprattutto nei primi tempi dopo il parto, a tutte le mamme, in modo da poter ridurre le forti diseguaglianze ancora presenti nel nostro Paese e sostenere l’allattamento al seno in quanto il successo dell'allattamento dipende da vari fattori tra cui:
-       possibilità materiale della donna di avere tempo per stare con suo figlio/a nel periodo dell'allattamento (e per molte categorie di donne lavoratrici non è così), dalla 
-       preparazione ed esperienza dei professionisti su questo tema (e sappiamo che l'allattamento non è materia curriculare in nessun insegnamento nelle scuole di specialità in pediatria), 

Alcuni aggiornamenti:



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