venerdì 10 gennaio 2020

DORMIRE NEL LETTONE: SI Può?

DORMIRE NEL LETTONE: SI Può?
(Argomento trattato e discusso a lungo nel libro "fate la nanna": cliccate qui)
Di solito quando si parla di dormire nel letto dei genitori si utilizza il termine co-sleeping (dormire insieme al bambino). A mio parere il termine, che deriva da sleep (dormire) e co (insieme), è poco chiaro. Può indicare il fatto di dormire con il bebè nello stesso letto, o divano o poltrona o dormire accanto al letto dei genitori, nella propria culla o lettino.
Per maggiore chiarezza è preferibile usare  il termine “condivisione del letto” (bed sharing o co-bedding), cioè dormire nello stesso letto dei genitori.
Questa pratica, condivisa da molti genitori, ancora oggi è piuttosto controversa, in particolare negli Stati Uniti, dove il dibattito da parte della comunità scientifica è molto acceso. L’American Academy of Pediatrics la sconsiglia, specie nei primi mesi di vita, e suggerisce di condividere la stessa camera, ma non lo stesso letto.
Negli ultimi anni sono stati pubblicati alcuni studi che hanno messo in dubbio la sicurezza della condivisione del letto con i genitori anche in assenza dei fattori di rischio (fumo o consumo di alcol dei genitori, assunzione di farmaci in grado di alterare la capacità di risveglio da parte dei genitori, condizioni di stanchezza inusuali e tali da rendere difficile la risposta alle sollecitazioni del bambino o il sovraffollamento in casa).
Alcuni  studi però hanno mostrato dei limiti metodologici che rischiano di aumentare il disorientamento dei genitori e che potrebbero scoraggiare le mamme dall’allattamento esclusivo al seno (che più frequentemente si associa alla condivisione del letto), privando il bambino degli ormai noti effetti protettivi dell’allattamento rispetto al rischio della SIDS.
NANNA NEL LETTONE
Per quanto riguarda il dormire nello stesso letto dei genitori (cobedding o bed-sharing) può succedere che, anche se una coppia sceglie, come consigliato dalla maggior parte dei pediatri,  di non far dormire il bambino nel lettone , accada che, per stanchezza della mamma , si addormenti nello stesso. 
In questo caso bisogna verificare che esistano delle situazioni di sicurezza ben descritte in un libro  dalla “Leache league” che sono:
MAMMA
1.Non deve essere fumatrice. 
Se la mamma ha fumato in gravidanza, il rischio SIDS è più alto e ciò rimane inalterato indipendentemente da dove si mette a dormire il bambino. Maggiore è il numero dei fumatori in casa, maggiore è il rischio. 
2.Deve essere sobria (niente droghe, alcol o farmaci che causano sonnolenza). L’alterazione della coscienza più frequente è data dall’alcol che può comportare un sonno innaturalmente profondo e tale da porre a rischio (per rotolamento, per schiacciamento) il neonato/lattante. Il rischio aumenta notevolmente se si condivide una superficie non sicura come un divano o una poltrona.
Lo stesso discorso vale anche per i farmaci che causano sonnolenza o per altre droghe. Essere sobria significa essere in uno stato che non ostacoli la normale “capacità di veglia”, quindi dormire sufficientemente. Qualora ciò non fosse possibile è utile far dormire il bambino in un lettino attaccato al letto.
3.Deve allattare. Una mamma che allatta adotta una “posizione a guscio” che mette al sicuro il bambino. La stessa posizione viene adottata anche in caso di integrazione con alcune poppate di latte artificiale mentre se l’alimentazione è esclusivamente artificiale non si assume la posizione di sicurezza e i rischi della condivisione del letto possono aumentare. 
BAMBINO
4. Il bambino deve essere sano e nato a termine (tra la 37a e la 41a settimana). In caso di prematurità sarebbe opportuno trovare un’alternativa alla 
5.Il bambino deve essere posizionato sulla schiena quando non è allattato. Dormire a pancia in su, non sul fianco. Evitare anche la posizione sul fianco.
6. Il bambini non deve essere fasciato ma vestito con una tutina o un pigiama leggero. Una volta, temendo che i neonati potessero prendere freddo, si coprivano fino all’inverosimile e, siccome le loro manine sono quasi sempre fredde, a volte venivano sottoposti a delle vere e proprie saune.
7. La sede del sonno deve avere una superficie sicura
•Evitare superfici infossate o troppo morbide;
•evitare superfici con spazi ove il bambino potrebbe rischiare di rimanere incastrato tra materasso e testiera, sponde o pareti;
•evitare che animali possano infilarsi tra la mamma e il bambino;
•evitare divani e sedie a dondolo;
•evitare di dormire con animali domestici;
•liberare il letto da cuscini, peluche, piumoni, coperte pesanti ed evitare lacci e cordini (laccio per ciuccio, collanine di vario tipo);
•verificare che il letto non presenti dei rischi (altezza troppo elevata da terra, presenza di spigoli e fessure o punti affilati);
•prevedere un tappeto o superficie morbida in caso di caduta dal letto.”
INOLTRE alcune raccomandazioni:




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