Violenza sulle mamme e sui bambini: MAI SUBIRE
Questa sera ho visto questo film che consiglio di vedere: "Lamore sbagliato" Tratta di un fatto vero avvenuto in Francia: 14 anni di maltrattamenti di una donna e dei figli culminato con la morte del maltrattante:
DONNE NON SUBITE E SEGNALATE SUBITO. Forse, forse, in alcuni casi il maltrattante può essere messo in cura. Aspettare e subire è sbagliato. Non accettare e subite violenza fisica e psicologica. le cose non miglioreranno mai...anzi peggioreranno. I numeri di femminicidio parlano da soli. Recensione del film in fondo all'articolo*
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Altre informazioni qui: https://ferrandoalberto.blogspot.com/2017/02/la-violenza-di-un-genitore-e-anche.html
L’amore sbagliato: la storia vera raccontata nel film di Jean-Claude Romer; storia vera
Ogni giorno nel mondo vengono uccise troppe donne da mariti, fidanzati o ex troppo possessivi, che sentono il bisogno di controllare le proprie compagne, spacciando per amore la loro ossessione. La giustizia molto spesso non tutela le vittime di queste violenze e femminicidi e – anche se può sembrare sbagliato – spesso sono proprio le donne a farsi giustizia da sole. Questo è ciò che è successo ad Alexandra Lange, che nel 2009 uccise suo marito, Marcelo Guillemin.
L’amore Sbagliato: e la storia vera di Alexandra Lange raccontata da Jean-Claude Romer
La storia è stata raccontata proprio dalla vittima, diventata carnefice, nel libro Acquittée (Assolta) e nel film di Jean-Claude Romer del 2015, L’amore Sbagliato. A interpretare Alexandra nella pellicola è Odile Vuillemin, mentre Marc Lavoine veste i panni del marito. Nel film Alexandra sostiene un processo, dopo essere stata accusata dell’omicidio di suo marito, che per 12 anni di matrimonio non ha fatto altro che picchiarla e umiliarla.
Come detto, la storia di Alexandra è completamente vera. Parliamo di una donna che per anni ha subito violenze su violenze, che ha vissuto una vita al fianco di un uomo che la umiliava e picchiava, per poi supplicarla – quando questa decideva di lasciarlo – di tornare con lui, promettendo che sarebbe cambiato. Marcelo era il tipico marito fintamente amorevole, che scambiava la sua possessione come una forma di amore alternativo e Alexandra era la classica donna che sperava in un cambiamento da parte di quell’uomo che, per uno strano scherzo del destino, l’aveva completamente stregata e fatta innamorare.
Le percosse, la violenza, le umiliazioni sono però sempre state giustificate da Alexandra, che continuava a perdonare il suo carnefice, con la speranza di un suo impassibilissimo mutamento. La pazienza di Alexandra è arrivata al limite nel 2009, quando – così come rivela proprio la donna – uccide con un coltello suo marito che, nel frattempo, era intento a tenerle le mani al collo per strangolarla.
Durante il processo, la donna rivela tutte le percosse subite e le ribadisce anche nel suo libro, scrivendo: Mio padre, le persone care, erano dalla mia parte perché conoscevano Marcelo, sapevano che era violento e del resto lui non ha mai cercato di mostrarsi in modo diverso anche all’esterno della famiglia. Ma durante il processo, tante volte ho avuto l’impressione che non mi avrebbero mai creduta.
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