PREFAZIONE:
Un appello a tutti: non illudiamoci o illudetevi che le cose giuste vengano fatte in quanto giuste. Tra una persona che non ha interessi e fa le cose per una giusta causa e una che lo fa per interessi di vario tipo, non necessariamente illeciti, vince, in questa società, chi ha interessi. Se vogliamo ottenere qualcosa non illudiamoci che ci venga data ma dobbiamo lottare e se non vogliamo farloper noi lo dobbiamo fare per i “nostri” figli. L’ignavia e il non fare niente non costruiscono il futuro e se qualcosa non va, prima di criticare altri, analizziamo cosa abbiamo fatto noi. Insomma un appello a “l’unione fa la forza”. Tutto sommato un piccolo strumento lo abbiamo (il sito, il blog e la rete amicale che ognuno di noi ha).
Con questo titolo su un Blog di una delle principali riviste italiane si analizza e si critica il taglio del Governo italiano del 10% delle risorse economiche per il Fondo Nazionale Infanzia ed Adolescenza rivolto alle 15 più grandi città del nostro Paese. (articolo a questo indirizzo: http://quaderniacpnews.blogspot.com).
“Diceva Gandhi che il grado di civiltà di un popolo si misura anche da come esso tratta i suoi bambini e i suoi animali.
Sembra incredibile che a livello nazionale si cerchi di risparmiare sugli investimenti per infanzia e adolescenza e, di conseguenza, sulla famiglia. Anche a livello della nostra Regionale si sentono frasi come “i bambini sono pochi e gli anziani tanti… Dobbiamo investire sugli anziani ecc.” Siamo, penso, tutti d’accordo che si debbono affrontare in modo adeguato le esigenze degli anziani su cui si debbono impegnare risorse ma gli investimenti sul futuro si debbono fare sui giovani e prima di tutto sulle famiglie per tutelare infanzia, adolescenza e anche gli anziani. Conosco famiglie che non sanno come gestire i figli e l’anziano a casa per mancanza di supporto sociale (asili Nido, strutture socio residenziali) e per il mutamento della famiglia che è ormai prevalentemente formata da due genitori che lavorano per arrivare a fine mese e corrono disperatamente per sistemare i figli e cercano badanti per gli anziani. Un altro indice locale della scarsa considerazione per quanto riguarda infanzia e adolescenza è la vicenda della scelta del garante regionale dell’Infanzia e della adolescenza, apparsa recentemente sui quotidiani: da dichiarazioni a stampa di politici appare più una questione politica (o di partitica) che di sostanza di tutela dei bambini. Abbiamo letto di recriminazioni su “alleanze” (per cosa?) di franchi tiratori ecc. mentre nulla abbiamo ltto dell’importanza di questa figura né della trasparenza delle scelte che dovrebbero, in una società moderna, essere fatte in base a criteri professionali e non di preselezioni di varido tipo. Intanto pediatri, ginecologi e varie società di medici hanno indicato una scelta e, per quanto io possa fare, trovate il mio curriculum sul mio sito personale. Perché sul sito della Regione e su siti istituzionali non si mete il Curriculum di chi ha o ambisce ad avere degli incarichi per il bene pubblico? Tornando ai bambini e alle famiglie la crisi è crisi per tutti, ma è evidente che l’infanzia e l’adolescenza sono una categoria implicitamente debole; tagliare una cifra piccola in senso assoluto rispetto al bilancio dello Stato (4 milioni) ma significativa per le Città comprese nel Fondo è poco consono ad un Paese con una evidente crisi educativa e che, tra l’altro, proprio quest’anno dovrebbe “celebrare” i 20 anni dell’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (ratificata dal nostro Parlamento con la Legge 176 del 27 maggio 1991). Così come non tutela una scelta basata solo su criteri politici per la figura del Garante dell’infanzia su cui alcuni ipotizzano che o si fa quello che alcuni esponenti vogliono o si fa a meno della figura istituita con legge regionale.
Se volete dire la vostra partecipate alla discussione sul blog e sul forum.
un caro saluto
Alberto Ferrando
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