lunedì 29 ottobre 2012

BAMBINI CONTESI, SEPARAZIONI E MALTRATTAMENTO EI BAMBINI

Cari genitori

Diffondo questo Comunicato Stampa del CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) sulla vicenda del bambino conteso di Cittadella (Padova) apparso su tutte le TV (Causando episodi di violenza assistita: IMPORTANTE E' FARE NOTIZIA). INTANTO alcune considerazioni sono valide PER TUTTI: sia per chi si separa che per chi assiste bambini figli di battaglie tra genitori in occasione di separazioni.
Alberto Ferrando

CISMAI: COMUNICATO STAMPAL’opinione pubblica è stata scossa da un video, circolato di recente, nel quale un bambino di un paese della provincia di Padova, Cittadella, è stato preso con la forza dalla polizia, con la partecipazione di un genitore e dello stesso consulente del giudice, e portato via dalla scuola, nell’assoluta incuranza delle grida di aiuto, delle proteste e della resistenza fisica e psichica con cui il bambino fino all’ultimo s’è opposto. Come CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) proviamo una forte indignazione e disapprovazione per l’accaduto ed esprimiamo le seguenti riflessioni:-        da qualche tempo si stanno verificando allontanamenti forzosi in situazioni di aspro conflitto coniugale in cui il bambino non vuole assolutamente recarsi dal genitore non affidatario, a volte perchè portatore di un rifiuto più o meno motivato nei confronti del suddetto genitore, oppure perché gravemente condizionato dal genitore affidatario;-        in molti casi di separazioni coniugali conflittuali si assiste a situazioni in cui il bambino diventa oggetto di contesa: è utilizzato da un genitore contro l’altro; non è più visto come persona debole e da proteggere, né come portatore di diritti e sentimenti; pertanto in queste gravi situazioni egli deve essere difeso ed i suoi bisogni soggettivi devono essere prioritari rispetto ai bisogni degli adulti che lo circondano;-        l’allontanamento di un bambino dalla sua famiglia è un provvedimento forte che si può e si deve applicare in presenza di una realtà familiare di grave trascuratezza o violenza che minaccia pesantemente la crescita e la sicurezza del bambino; deve essere preceduto da una approfondita e mirata analisi sociale e psicologica del contesto in cui vive il minore; ma in nessuna situazione, per quanto il provvedimento possa essere giustificato, è legittimo eseguirlo facendo ricorso ad una qualsiasi forma di maltrattamento fisico o psicologico e di sopraffazione violenta della volontà del bambino;-        in ogni caso le modalità con cui si svolge l’allontanamento della famiglia devono essere massimamente attente a gestire l’intervento attraverso l’attivazione di assistenti sociali e psicologi che possano, con competenze emotive e professionali, tener conto dei bisogni e delle sofferenze del bambini, ascoltarli e rispettarne le esigenze di rassicurazione, informazione, contenimento;-        la scuola deve essere un luogo sicuro per i bambini ed è gravissimo che un bambino possa venire trascinato a forza lungo il marciapiede davanti alla sua scuolaalla presenza di altri bambini, che potrebbero peraltro sperimentare una situazione di violenza assistita;-        inoltre è inaccettabile e contro la legge esporre questo bambino in trasmissioni televisive rendendolo solo oggetto di curiosità e violandone una seconda volta la dignità.

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