Cari genitori
Pubblico la lettera e la risposta da una mamma (il nome della bimba Greta è di fantasia, come l'età) in quanto ritengo fornisca utili consigli per tante giovani mamme (giovani nel senso di avere un bambino piccolo). utile anche per i papà e per tutti coloro che, talora, usano troppo la lingua per dare consigli non richiesti nè desiderati. Ricordate che "la parola ferisce di più della spada" e che in certi momenti la parola può sollevare una persona, se ben data, o buttarla nella depressione più nera. Vi è mai capitato di cambiare umore in base all'incontro con una persona positiva e che vi dice qualcosa di piacevole o di sentirvi mortificati da persone che vi criticano o vi fanno notare difetti (che magari non avete?). Pensiamo alla povera mamma di Bergamo che ha commesso infanticidio e suicidio di pochi giorni fa. Certe situazioni non sono poi così rare e forse, forse, sta a tutti noi, come società civile , essere più disponibili e "buoni" con gli altri (lasciamo perdere la politica e la TV che fornisce brutti esempi. Non solo i medici possono aiutare le persone (o danneggiarle). Lo potete fare anche Voi . Lo possono fare i conoscenti, i parenti, i vicini e ...tutti noi possiamo aiutare o mortificare un'altra persona. Una mamma dopo che ha acuto un bambino potrebbe essere più vulnerabile a frasi lasciate andare così, a volte "senza connettere la lingua al cervello". Ma qui sotto la lettera.
Alberto Ferrando
Pubblico la lettera e la risposta da una mamma (il nome della bimba Greta è di fantasia, come l'età) in quanto ritengo fornisca utili consigli per tante giovani mamme (giovani nel senso di avere un bambino piccolo). utile anche per i papà e per tutti coloro che, talora, usano troppo la lingua per dare consigli non richiesti nè desiderati. Ricordate che "la parola ferisce di più della spada" e che in certi momenti la parola può sollevare una persona, se ben data, o buttarla nella depressione più nera. Vi è mai capitato di cambiare umore in base all'incontro con una persona positiva e che vi dice qualcosa di piacevole o di sentirvi mortificati da persone che vi criticano o vi fanno notare difetti (che magari non avete?). Pensiamo alla povera mamma di Bergamo che ha commesso infanticidio e suicidio di pochi giorni fa. Certe situazioni non sono poi così rare e forse, forse, sta a tutti noi, come società civile , essere più disponibili e "buoni" con gli altri (lasciamo perdere la politica e la TV che fornisce brutti esempi. Non solo i medici possono aiutare le persone (o danneggiarle). Lo potete fare anche Voi . Lo possono fare i conoscenti, i parenti, i vicini e ...tutti noi possiamo aiutare o mortificare un'altra persona. Una mamma dopo che ha acuto un bambino potrebbe essere più vulnerabile a frasi lasciate andare così, a volte "senza connettere la lingua al cervello". Ma qui sotto la lettera.
Alberto Ferrando
Sono la mamma di Greta, una bimba di 5 mesi. Da quando è nata
Greta io non esisto più. Tutto il tempo lo dedico a lei, non riesco a sbrigare
nessun lavoro in casa, come inizio a fare qualcosa lei piange. Mi sta
prendendo tutto il tempo, non ho nessun aiuto e mio marito quando rientra dal
lavoro spesso non riesco nemmeno a preparargli il pranzo. Perchè è così
capricciosa? Perchè piange così tanto? Quando incontro le altre mamme
provo quasi vergogna perchè loro le vedo sempre perfette, i loro figli
mangiano, dormono, ho una sola nonna che anzichè aiutarmi mi fa
notare ciò che sbaglio, dice che tengo in braccio troppo mia figlia e che la
vizio, mi sento ancora più stanca e sola e in colpa per questo.
Cara mamma, la ringrazio per avermi scritto perchè la mia prima
preoccupazione non è Greta ma è la mamma di Greta. Dopo il parto una donna, e
la famiglia in generale, deve affrontare un radicale cambiamento di vita e in
alcuni casi, come succede a Lei, un periodo difficilissimo. Ogni
famiglia vive questi momenti in situazioni differenti a seconda dei
rapporti familiari. Il suo contesto in questo momento è rappresentato da Lei,
da Sua figlia e daSuo marito e una nonna critica ma per
nulla di aiuto.
Coraggio mamma di Greta, ce la possiamo fare. Lei si ritrova
mamma da soltanto 5 mesi, lei e la sua bimba dovete imparare a conoscervi, a
rispettarvi, a trovare quel dialogo, quel linguaggio che soltanto una
mamma e una figlia conoscono, quel bellissimo filo che vi unisce. L'ha protetta
per nove mesi nel suo grembo ed era più semplice, poi la sua strada è
stata in salita ma non lo è stata per sua incapacità lo sarebbe per chiunque,
tutto ciò che lei prova è "normale" per chi non ha il
supporto e l'aiuto di nessuno. Queste difficoltà si superano con molta
pazienza e con una grande forza sia fisica che psicologica. Forza che lei fino
ad ora ha avuto e che deve continuare ad avere. Mai mollare. Intanto le dico
non si ponga nessuna domanda, sua figlia è una bimba di 5 mesi non sono
capricci, piange come tutti i bambini.
Si ricordi tre cose che dico a Lei come a tutte le mamme
che conosco (anche prima della nascita se ho la possibilità di parlare prima)
1)
LA MAMMA HA SEMPRE RAGIONE, La mamma è Lei e non la nonna che
porebbe rivendicare il ruolo
2)
NON ASCOLTI CONSIGLI: DA CATTIVI CONSIGLI CHI NON SA DARE BUONI
ESEMPI (FABRIZIO DE ANDRè)
3)
Non FACCIA paragoni con altri, impari a convivere con
l'apparente perfezione degli altri figli. Esiste una categoria di genitori
che sono lo sponsor dei loro figli. Questo non significa che i loro siano figli
e genitori migliori, anzi..... Ma a noi loro non interessano. A noi
interessa in questo momento Greta e la sua mamma, due bellissime creature,
unite da amore, ma anche fragilità, paure, una piange vuole la sua mamma tutta
per se, è una richiesta lecita per una bimba piccola, non capisce però che
toglie tutte le energie alla mamma, che giustamente si sente stanca. Nessuna
colpa, nessuno ha colpe, se non chi rimane indifferente a voi.
La
sua bimba può anche stare qualche minuto lontanto da lei, provi a lasciarla
anche un pochino da sola, chiaramente in condizioni di sicurezza, faccia un
elenco delle priorità, i lavori di casa alcuni possono aspettare, lei non è la
donna di servizio di suo marito, lei è la mamma di Greta, e suo marito è anche
il papà di Greta. La sera quando rientra lo coinvolga con la bambina e lei si
dedichi per un momento a se stessa (e non trascuri il suo primo figliO: il
marito. Ricordate che è necessario coccolare i figli ma anche noi stessi!!).
E quando si sente stanca e sola, e ogni
qualvolta lo desidera, vizi lei e sua figlia, prenda in braccio la
sua bimba, chiuda gli occhi e senta il suo profumo, accarezzi la sua pelle,
siete due creature meravigliose, ogni giorno per sua figlia è un momento di
crescita e piano piano lei potrà riappropriarsi dei suoi spazi, si dimenticherà
della fatica ma non potrà mai dimenticare questi momenti magici che
appartengono solo a lei e alla sua bambina. PAZIENZA, FORZA, AMORE lei ha già
tutto questo..... e ha avuto il coraggio di dire che si sente stanca e
sola..... Normalmente mi limito a rispondere alle vostre domande, in questo
caso chiedo a lei e a chiunque si riconosca, anche solo in parte, a ciò che è
stato detto, di rivolgersi al proprio medico che saprà aiutarci nel modo
giusto. Non aver mai paura di confidare le proprie paure, spesso
intorno a chi si sente solo ci sono persone che lo fanno sentire
solo, bisogna trovare il coraggio, come ha fatto lei di ammettere le proprie
paure e di confidarle. Grazie mamma di Greta...
PS:
Altri consigli di supporto:
-
Esca tanto il più possibile e vedrà che la bambina sarà più
tranquilla, e anche Lei, e più rilassata. Con qualsiasi tempo si può e si deve
uscire
-
Non la faccia toccare da estranei invadenti che potrebbero
attaccarle qualche malattia (pericolo soprattutto nei primi mesi di vita)
-
SE offre il suo latte mangi TUTTO quello che le
fa piacere evitando ciò che non le piace.. Cerchi di abolire il consumo di
alcol (la birra non fa latte, l’alcol fa male!! Anche a piccole dosi)
-
Se non ha il suo latte si goda sua figlia e non
ascolti i signori “sotuttoio” che la mortificano dicendo "peccato" che non hai il tuo latte: essere buona madre non vuol dire essere una
buona nutrice. Ogni donna vorrebbe allattare il figlio. Ci sono situazioni che glielo impediscono
Ciao mamma di Greta, leggendo la sua lettera mi sono riconosciuta in diversi punti...Non creda che ciò che vediamo o ciò che ci raccontano sia sempre reale o che gli altri siano più bravi di noi... La nascita di un bimbo è una gioia immensa ma porta un cambiamento così radicale all'interno della nostra vita che occorre un pó di tempo per prendere coscienza di ciò. Noi facciamo ogni giorno, ogni istante del nostro meglio...la prova è confermata dallo sguardo dei nostri piccoli, dalle emozioni che ci trasmettono e dalla forza e dall'onestà che ci fa prendere coscienza del momento che stiamo attraversando. Mamma di Greta è una fase... e come dice il nostro Super Pediatra: LA MAMMA HA SEMPRE RAGIONE....
RispondiEliminaCara mamma di Greta: la mamma ha sempre ragione e lo dico anche io che sono un papà! Il dottor Ferrando è il pediatra dei miei due splendidi figli, una femmina di 8 ed un maschietto di 2. Un figlio è una cosa che stravolge la vita, in tutti i sensi. Deve e sottolineo DEVE coinvolgere tutta la famiglia, il papà innanzi tutto, che deve rendersi conto, come ho fatto io, che è necessario ed obbligatorio aiutare, e non pretendere e rimproverare per cose non fatte o fate male.
EliminaTieni duro, coinvolgi di più i tuoi cari e non ti abbattere! Vedrai che presto imparerete tutti a vivere assieme serenamente.
La lettera della mamma di Greta avrei potuto scriverla io: io e mio figlio eravamo soli tutto il giorno,il mio cucciolo non ha mai dormito durante il giorno e la notte si svegliava ogni 2 ore per mangiare o per disturbi dell'età. Ha messo i denti molto presto e durante la dentizione pinageva tutto il giorno. Nessun aiuto, il papà rientrava alle 7 e mezza di sera e alle mie richieste di aiuto rispondeva con un " è appena nato nostro figlio, dovresti solo essere felicissima invece che lagnarti". La mia anziana suocera mi definiva una donna dai nervi fragili, il fatto che dormissi non più di 2 ore a notte passava inosservato. Se ripenso a quel periodo sno ovviamente molto delusa dall'atteggiamento del mio compagno in primis. Adesso mio figlio ha 16 mesi e in famiglia abbiamo ritrovato l'equilibrio: il mio compagno, da quando ho ripreso a lavorare, è diventato meraviglioso ed estemamente collaborativo. Mamma di Greta, sono periodi, tutto passa e concordo con il Dott. Ferrando nel dirle di godersi l'intimità con la sua piccola (anche se forse a volte si sente soffocare...)ed esca il più possibile, con ogni clima! I lavori di casa possono aspettare e a mio parere per qualche tempo anche le esigenze del marito... :)
RispondiEliminaCoraggio mamma di Greta, sei bravissima. Tutto ciò di cui scrivi è normale. Ho letto le migliori risposte che ti si potessero dare. Io ho due bambine ormai grandi e ti ppsso assicurare che con la prima mi sono sentita fragile, ma ti assicuro il tempo vola! Non credere che tutto ciò che vedi intorno a te sia perfezione a dispetto del tuo disordine, magari altre donne vedranno in te quell'equilibrio così irraggiungibile per loro, credimi. Fai ciò che senti, non farti problemi se hai voglia di chiudere la porta così come se hai bisogno di aiuto. Non dimenticare le amiche storiche, tra loro potrebbe esserci chi non aspetta altro che una richiesta di aiuto! Un abbraccio.
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