SVEZZAMENTO: SUBITO TUTTO. GRADUALMENTE...LA MAMMA HA SEMPRE RAGIONE
Ne abbiamo già parlato qui: http://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=SVEZZAMENTO. Ogni anno su una rivista pediatrica importante si fa il
punto su quanto apparso di rilevante e significativo nella letteratura
internazionale. La Rivista è “Medico e
Bambino” (www.medicoebambino.it ).
Inizio con un articolo che “sfata” alcuni miti sull’alimentazione per cui il
consiglio è di introdurre precocemente gli alimenti nello svezzamento e di
evitare diete di eliminazione di alimenti per ritardare o evitare allergie
nelle età future. Quando svezzare? Se latte materno dal 6 mese, se artificiale
anche prima in base alle caratteristiche del bambino (c’è chi assaggia tutto e
chi no) e ai consigli del pediatra e “a quanto Vi dice il Vostro cuore”: vedi “la
mamma ha sempre ragione”: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2013/10/la-mamma-ha-sempre-ragione-speciale.html
Egidio Barbi, Giorgio Longo e Irene Berti sono gli Autori
della review sull’allergia alimentare IgE mediata pubblicata sulla prestigiosa
Rivista (Longo G, et al. IgE-mediated
food allergy in children. Lancet 2013;382:1656-64). Un aggiornamento da non
perdere, per la sua completezza e perché pone in risalto alcuni concetti
rivoluzionari rispetto al pensiero e all’agire che ancora ci circonda sullo
svezzamento e sulla aimentazione del bambino. I più importanti dei quali sono
“... è la dermatite atopica (eczema) che favorisce l’allergia
alimentare e non il contrario...”
“... la dieta di eliminazione sfavorisce il fisiologico
processo di acquisizione della tolleranza e mette il bambino a rischio di
reazioni gravi...” (introdurre presto gli alimenti)
L’articolo (i cui contenuti e la cui stesura sono stati
condivisi con due esperti americani, fatto questo che ancora di più
contribuisce a rendere universale la rivoluzione concettuale che propone) va
“de- gustato” dall’inizio alla fine: per rendersi conto attraverso i dati
epidemiologici che è effettivamente dall’epoca in cui si esagera con le diete
di esclusione che c’è stata l’esplosione del problema sia in termini di
incidenza che in termini di gravità (e anche di mortalità!) e di persistenza
oltre l’età pediatrica; ……… per riflettere sui rischi ineludibili della dieta
di esclusione, in particolare per ciò che concerne l’esposizione accidentale
all’antigene escluso.
L’articolo sfata anche
alcuni miti dai piedi di argilla come:
l’efficacia (NON DIMOSTRATA) preventiva delle diete di esclusione
e dell’allattamento al seno esclusivo e prolungato;
l’utilità di ritardare l’introduzione dei cibi solidi;
l’opportunità di fare una dieta sulla base dei prick test
positivi in assenza di sintomi.
E, infine, per porre in risalto le evidenzesull’efficacia
della desensibilizzazione orale nei bambi- ni con allergia alimentare grave e
sull’opportunità di eseguirla “tutto di un fiato” dopo un test di scatenamento
positivo per non dare tempo al bambino allergico di “superallergizzarsi”.
La documentazione scientifica dei benefici dell’allattamento
precoce è ormai numerosa:
Un importante studio prospettico finlandese, pubblicato su
una prestigiosa rivista di allergologia pediatrica (Allergy Clin Immunol
2013), ha dimostrato che la precoce introduzione di cibi solidi (precoce vuol
dire dai 4-5 mesi di vita) anche fortemente allergenici come i cereali, uova e
pesce, riduce significativamente il rischio di sviluppare malattie allergiche
(come asma, eczema e rinite) a cinque anni di età.
Una ricerca statunitense dell’Università di Denver, in
Colorado, ha dimostrato che uno svezzamento tardivo o troppo precoce dei bimbi,
li espone al rischio di sviluppare diabete di tipo 1.
Per i lattanti la
"finestra sicura" è tra i 4 e i 5 mesi. Nella ricerca, pubblicata
sulla rivista Jama Pediatrics, si spiega anche che uno svezzamento precoce,
prima dei 4 mesi, raddoppia il rischio di sviluppare la malattia autoimmune,
mentre quello tardivo triplica questa possibilità.
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