Sicurezza al mare per bambini (e genitori)
Alcuni dati sul nuoto
tratti dal sito: www.educazioneacquatica.it.
Consiglio anche il sito www.salvamento.it
in varie parti e raccomando l’iniziativa
“Papà ti salvo io” http://www.salvamento.it/index.php/progetti-e-attivita/papa-ti-salvo-io-10-regole-doro-per-un-bagno-sicuro.html
Ricordo un utili consigli per tutti che trovate sul
sito segnalato:
- Valuta le capacità natatorie
Saper stare a galla non significa
necessariamente saper nuotare. Una persona capace di galleggiare ma che
non è in grado di effettuare tecniche di respirazione sott'acqua è un
potenziale annegato.
- Mai da solo in acqua
Un crampo, un'onda improvvisa, un trauma
anche leggero in acqua possono essere causa di problemi e possibile
annegamento. Ecco perché in mare e tratti di spiaggia non sorvegliati è
bene nuotare sempre in gruppo.
- Fare attenzione al freddo e al salto termico
Uno sbalzo termico
troppo repentino tra la temperatura esterna e quella dell'acqua potrebbe
provocare un'idrocuzione. Ecco perché è bene entrare sempre in acqua in
modo graduale evitando gli shock termici.
- Evitare di entrare in acqua quando non ci si sente in perfette condizioni psico-fisiche
- Mai bere acqua o bibite ghiacciate prima di entrare in
acqua
- Non entrare in acqua se le condizioni meteorologiche sono
difficili o il mare particolarmente agitato.
- Non forzare mai le proprie prestazioni
In caso di stanchezza,
crampi meglio evitare di spingersi troppo al largo.
- Fare molta attenzione ai tuffi
Prima di tuffarsi dagli scogli,
controllare sempre la profondità dell'acqua ed escludere la presenza di
eventuali massi nell'arco di almeno 4/5 metri.
- Fare attenzione alle apnee ed evitare l'iperventilazione
Durante
l'apnea è assolutamente vietata l'iperventilazione (atti respiratori
rapidi e veloci) dal momento che tale pratica potrebbe provocare la
sincope. Sott'acqua è consigliato effettuare delle respirazioni lente e
profonde facendo precedere l'immersione da un buon rilassamento
psico-fisico.
Alcuni dati
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, sull’annegamento in età
pediatrica
(dati su scala mondiale ed
europea)
- E’ tra le prime cause di
mortalità accidentali
- 3 milioni di bambini
sono vittime di infortuni in acqua e rischiano di annegare (5000 bambini
solo in Europa)
- nel 2010 negli Stati
Uniti d’America (USA) secondo i dati dei CDC (Center for Disease Control) solo
nel 2010 sono morti per annegamento 1382 soggetti dalla nascita ai 24 anni, rappresenta
la prima causa di morte per incidente da 1 a 4 anni (436 bambini), la seconda causa da 5 a 9 anni
e la terza causa da 10 a 14 anni. (La prima causa sotto a 1 anno è il
soffocamento da corpo estraneo, nelle età dai 10 ai 44 anni la prima causa sono
gli incidenti da traffico).
Cari Genitori i dati sono
impressionanti, e non solo per i bambini: guardate qui sotto:
Alcuni dati sul nuoto
tratti dal sito:
www.educazioneacquatica.it
• Quasi il 40% degli
Italiani non sa nuotare !
• Solo il 32 % sa
nuotare effettuando la corretta respirazione
• Solo il 41 % riesce a
mantenersi a galla con facilità in acqua profonda
• Solo il 35% riesce a
mantenere gli occhi aperti sott’acqua al mare o in piscina
• Il 93 % ritiene
importante sensibilizzare i genitori e fornire loro strumenti educativi utili
Risultati indagine
statistica 2012 Istituto Piepoli SpA (Indagine commissionata da Acquatic
Education).
APPARE IMPORTANTE QUINDI
CHE SI DIFFONDA LA CULTURA del nuoto sia nei bambini che negli adulti. Trovate
utili istruzioni e un volume a questo indirizzo: http://www.educazioneacquatica.it/public/uploads/pdf/ESTRATTO_ED_ACQUATICA.pdf
A livello Mondiale i
bambini sotto ai 5 anni sono a maggior rischio di annegamento. Inoltre
NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI
LA MAGGIOR PARTE DEGLI ANNEGAMENTI CHE COINVOLGONO I BAMBINI AVVIENE IN
PISCINA.
NON PERDETE MAI DI VISTA
VOSTRO FIGLIO IN PROSSIMITA’ DI ZONE D’ACQUA!!!
Imparate a nuotare e insegnate
a Vostro figlio/figlia a nuotare. L’acquaticità di acquista fin dai primi
periodi di vita ma si impara a nuotare solo dopo i 4 anni.
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