MONONUCLEOSI INFETTIVA
In tutti i periodi dell'anno si osservano dei casi di mononucleosi infettiva, malattia virale causata da un virus chiamato di Epstein Barr. Solo il nome incute timori e paure ma nella maggior parte dei casi non causa nessun disturbo o causa una sindrome influenzale. Sono una minoranza i casi con febbre alta, persistente e linfonodi infiammati e dolenti. Il virus ha un lunghissimo periodo di incubazione e può essere eliminato per mesi ...per cui possiamo pensare di essere quotidianamente a contatto. E' scarsamente infettivo (la mononucleosi viene chiamata malattia del bacio perché serve una altissima carica virale e una particolare debolezza del nostro organismo per prendere la malattia...questione di fortuna o s...fortuna :-) )
E’ una malattia per cui NON è previsto l’isolamento e che nella maggior parte delle persone non causa sintomi ( avolte si scopre per caso in occasione di un prelievo: anticorpi contro il virus senza alcuna storia di malattia).
I sintomi sono quanto mai vari e vanno dal “nessun sintomo” a febbri di lunga durata o molto alte alla vera mononucleosi con febbre alta e/o persisetne, mal di gola, aumento dei linfonodi del collo, grande stanchezza, macchie sul corpo, aumento del fegato e della milza.
Il periodo di incubazione varia da 10 60 giorni e la contagiosità (non alta) si manifesta da 2 settimane PRIMA della malattia a mesi e anche anni dopo. Il virus rimane latente nell'ospite anche dopo la guarigione. Nei soggetti infettati l'eliminazione del virus con la saliva continua per circa un anno; tuttavia, passato questo periodo, l'eliminazione del virus continua in maniera saltuaria per tutta la vita, ciò è dimostrabile attraverso la positività per il virus nel gargarizzato in circa il 15-20% dei casi di soggetti esposti ed asintomatici.
Diagnosi: febbre o mal di gola che non recedono in pochi giorni
Diagnosi differenziale: con mal di gola da streptococco (tampone faringeo negativo anche se
che a volte si associa (anche oltre il 30%) dei casi per cui si fa terapia antibiotica che è efficace nello streptococco ma non accorcia la durata della malattia (mononucleosi).
che a volte si associa (anche oltre il 30%) dei casi per cui si fa terapia antibiotica che è efficace nello streptococco ma non accorcia la durata della malattia (mononucleosi).
Le macchie seguono frequentemente la terapia antibiotica se si usa amoxicillina e compaiono dopo 7 giorni dall’inizio della terapia antibiotica. Sono diffuse su tutto il corpo e “sembra” un morbillo. Associate talora a prurito
TERAPIA: riposo (salvo casi particolari)
CONFERMA DIAGNOSTICA: Prelievo per ricerca di anticorpi anti virus. Costante la presenza di aumento degli enzimi del fegato (transaminasi) il cui innalzamento va controllato e nessuna attività fisica (sport) fino a normalizzazione delle stesse.
IN sintesi: NESSUN ALLARMISMO. I bambini possono tornare in comunità. Nessuna profilassi o terapia.
Per gli ammalati: riposo, non forzare a mangiare, dieta equilibrata, possono uscire se non hanno febbre o andare da una casa all’altra.
PREVENZIONE: UNICA MISURA DI prevenzione: igiene e lavaggio delle mani. Quando la malattia si manifesta il soggetto era contagioso da settimane e, come detto, il virus è in mezzo a noi e ammalarsi dipende dalla sfortuna del singolo: alcuni non manifestano nulla, altri poca febbre, pochi (quelli con “fattore Q” basso) la malattia. In alcuni casi la malattia è solo un mal di gola indistinguibile da una infezione da streptococco. Nel 30% dei casi si associa streptococco e mononucleosi
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