Infezioni
delle vie urinarie
Le infezioni
delle vie urinarie nel bambino piccolo sono frequenti. Nei primi 3 anni di vita
circa il 3 % delle femminucce e l’1% dei maschietti presentano un’infezione
entro i 10 anni di età.
Nella
maggior parte dei casi il sintomo che porta al sospetto di infezione urinaria
è, soprattutto nei bambini più piccoli, la febbre, spesso senza altri sintomi.
Talora molto alta.
Ma possono
essere presenti vari altri sintomi, bruciore e dolore alla minzione, scarso
accrescimento, stato generale “abbattuto”, “mogio”.
La diagnosi
va posta rapidamente perché se l’infezione arriva ai reni si determina una pielonefrite:
una situazione più rischiosa di quella in cui i batteri si sono fermati nelle
basse vie urinarie (vescica) , detta, comunemente, cistite, ( semplice
bruciore a fare la pipì spesso associato a uno stimolo frequente ad urinare ).
Nel primo
anno di vita i sintomi della pielonefrite sono più sfumati e subdoli ma, se i
batteri arrivano nel tessuto renale, innescano un’infiammazione capace di
danneggiare il rene stesso: e tanto più importante è questa infiammazione e
tanto più a lungo questa persisterà, tanto maggiore sarà il danno.
Quando un
bambino piccolo ha la febbre alta senza altri sintomi è importante fare un
esame delle urine: quasi tutti i pediatri ormai utilizzano delle strisce che, passate
nella pipì, ci forniscono vari dati
sulla presenza o assenza di Globuli rossi, bianchi (leucociti), proteine,
nitriti ecc e indicare la necessità di una terapia antibiotica, possibilmente,
dopo aver raccolto le urine per fare una urinocoltura per sapere quale germe ha
causato l’infezione..
Non bisogna,
salvo casi particolari, fare esami del sangue o procedere al ricovero ecctto
che nel il bambino piccolo o se le condizioni generali paiono compromesse (mogio,
poco reattivo, che vomita e non si alimenta).
Nella
maggior parte dei casi basta un antibiotico per bocca somministrato per 10
giorni. Importante fare una diagnosi e
di conseguenza una terapia più precoce possibile .
Poi? Ci si rivolge al pediatra curante per
valutare controlli, esami, profilassi in base al tipo di infezione e all’età
del bambino
Sicuramente
utile, non invasiva e non dannosaIl un’ecografia dei reni e delle vie urinarie, fatta da
un’esperto ecografista: se normale può escluderci la presenza di anomalie
significative, reflussi gravi, alterazioni), grave danno del tessuto renale
(cicatrici estese, con rene di dimensioni francamente al di sotto della
normalità). Se patologica ci indicherà quei pochi bambini a cui va posta un’attenzione
particolare, che meritano perciò qualche accertamento e qualche controllo in
più e vanno seguiti a lungo dallo specialista nefrologo.
Esame
delle urine: Con
l’esame urine e lo stick si ricerca:
Globuli
bianchi (leucociti) e nitriti: se questi elementi sono presenti,
la diagnosi di infezione è molto probabile, anche se alcuni leucociti, specie
nelle bambine, possono provenire dai genitali esterni. Quasi impossibile, che
un’infezione si verifichi senza la comparsa di molti leucociti nell’urina.
Se si vuole
fare una urinocoltura bisogna
raccogliere una urina sterile:
-
sacchetto
sterile, (circa la metà delle urine raccolte in questo modo saranno falsamente
positive), Ma se nelle urine non ci sono leucociti né nitriti, possiamo essere
quasi certi che non c’è infezione; se invece questo test dovesse essere positivo,
sarebbe meglio confermare o meno questo dato con un altro esame urine,
possibilmente raccogliendo la pipì “al volo” durante la minzione. Ci vuole un
po’, tanta, pazienza nel bambino piccolo, che ancora non fa la pipì a comando.
IN
SINTESI: se febbre alta senza disturbi o se presenti disturbi a fare la pipì o
se l’urina appare diversa (densa, spessa, rosata) o ha “cattivo” odore è
indiata l’esecuzione di un esame urine che può anche essere eseguito nell’ambulatorio
del pediatra che fornirà indicazioni successive.
(DA UPPA:
Un pediatra per amicoo: www.uppa.it)
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