sabato 24 ottobre 2015

Infezioni delle vie urinarie (non solo cistite)

Infezioni delle vie urinarie
Le infezioni delle vie urinarie nel bambino piccolo sono frequenti. Nei primi 3 anni di vita circa il 3 % delle femminucce e l’1% dei maschietti presentano un’infezione entro i 10 anni di età. 
Nella maggior parte dei casi il sintomo che porta al sospetto di infezione urinaria è, soprattutto nei bambini più piccoli, la febbre, spesso senza altri sintomi. Talora molto alta.
Ma possono essere presenti vari altri sintomi, bruciore e dolore alla minzione, scarso accrescimento, stato generale “abbattuto”, “mogio”.
La diagnosi va posta rapidamente perché se l’infezione arriva ai reni si determina una pielonefrite: una situazione più rischiosa di quella in cui i batteri si sono fermati nelle basse vie urinarie (vescica) , detta, comunemente,  cistite, ( semplice bruciore a fare la pipì spesso associato a uno stimolo frequente ad urinare ).
Nel primo anno di vita i sintomi della pielonefrite sono più sfumati e subdoli ma, se i batteri arrivano nel tessuto renale, innescano un’infiammazione capace di danneggiare il rene stesso: e tanto più importante è questa infiammazione e tanto più a lungo questa persisterà, tanto maggiore sarà il danno.
Quando un bambino piccolo ha la febbre alta senza altri sintomi è importante fare un esame delle urine: quasi tutti i pediatri ormai utilizzano delle strisce che, passate nella  pipì, ci forniscono vari dati sulla presenza o assenza di Globuli rossi, bianchi (leucociti), proteine, nitriti ecc e indicare la necessità di una terapia antibiotica, possibilmente, dopo aver raccolto le urine per fare una urinocoltura per sapere quale germe ha causato l’infezione..
Non bisogna, salvo casi particolari, fare esami del sangue o procedere al ricovero ecctto che nel il bambino piccolo o se le condizioni generali paiono compromesse (mogio, poco reattivo, che vomita e non si alimenta).
Nella maggior parte dei casi basta un antibiotico per bocca somministrato per 10 giorni. Importante  fare una diagnosi e di conseguenza una terapia più precoce possibile .
 Poi? Ci si rivolge al pediatra curante per valutare controlli, esami, profilassi in base al tipo di infezione e all’età del bambino
Sicuramente utile, non invasiva e non dannosaIl un’ecografia dei reni e delle vie urinarie, fatta da un’esperto ecografista: se normale può escluderci la presenza di anomalie significative, reflussi gravi, alterazioni), grave danno del tessuto renale (cicatrici estese, con rene di dimensioni francamente al di sotto della normalità). Se patologica ci indicherà quei pochi bambini a cui va posta un’attenzione particolare, che meritano perciò qualche accertamento e qualche controllo in più e vanno seguiti a lungo dallo specialista nefrologo.
Esame delle urine: Con l’esame urine e lo stick si ricerca:
Globuli bianchi (leucociti) e nitriti: se questi elementi sono presenti, la diagnosi di infezione è molto probabile, anche se alcuni leucociti, specie nelle bambine, possono provenire dai genitali esterni. Quasi impossibile, che un’infezione si verifichi senza la comparsa di molti leucociti nell’urina.
Se si vuole fare una urinocoltura bisogna  raccogliere una urina sterile:
-       sacchetto sterile, (circa la metà delle urine raccolte in questo modo saranno falsamente positive), Ma se nelle urine non ci sono leucociti né nitriti, possiamo essere quasi certi che non c’è infezione; se invece questo test dovesse essere positivo, sarebbe meglio confermare o meno questo dato con un altro esame urine, possibilmente raccogliendo la pipì “al volo” durante la minzione. Ci vuole un po’, tanta, pazienza nel bambino piccolo, che ancora non fa la pipì a comando.
IN SINTESI: se febbre alta senza disturbi o se presenti disturbi a fare la pipì o se l’urina appare diversa (densa, spessa, rosata) o ha “cattivo” odore è indiata l’esecuzione di un esame urine che può anche essere eseguito nell’ambulatorio del pediatra che fornirà indicazioni successive.
(DA UPPA: Un pediatra per amicoo: www.uppa.it)




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