INFLUENZA E
VACCINAZIONE: 2015
L’influenza,
ogni anno, è sostenuta da virus ad elevata variabilità e l’epidemia stagionale,
CHE IN GENERE , avviene tra dicembre e gennaio con una ondata successiva, può
interessare anche coloro che hanno già avuto l’infezione o sono stati vaccinati
l’anno precedente.
La
PREVENZIONE SI BASA SU VACCINI …E NON SOLO:
Misure di igiene e
protezione individuale
La trasmissione interumana
del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce
di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con
mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni
respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione
dell’influenza.
LE evidenze sulle misure
di protezione personali (misure non farmacologiche) utili per ridurre la
trasmissione del virus dell’influenza, e ha raccomandato le seguenti azioni:
1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di
gel alcolici) Fortemente raccomandato
2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso
quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
Raccomandato
3. Isolamento volontario a casa delle persone con
malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale Raccomandato
4. Uso di mascherine da parte delle persone con
sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali)
Raccomandato.
La malattia
può avere un decorso asintomatico (senza alcun disturbo), ma nella maggior
parte dei casi compare febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e
delle articolazioni, cefalea e malessere generale, nei bambini possono essere
presenti anche disturbi intestinali. Nei casi non complicati i sintomi si
risolvono entro una settimana dall'esordio mentre le complicanze dell’influenza
sono più frequenti oltre che nelle persone al di sopra dei 65 anni di età e in
soggetti con diabete o malattie immunitarie, cardiovascolari o respiratorie,
nei bambini soprattutto nei primi anni di vita.
Il Ministero
della Salute ha emanato una Circolare con le raccomandazioni per la
prevenzione e il controllo dell’influenza nella stagione. Il virus influenzale
si può trasmettere attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce,
ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni
respiratorie.
OLTRE AI
PUNTI RIPORTATI SOPRA:
Evitare
contatti ravvicinati in caso di malattie respiratorie febbrili in fase iniziale.
Uso di
mascherine delle persone con sintomi influenzali quando si trovano in ambienti
sanitari (ospedali, ambulatori medici)
Queste
misure semplici, ma ad elevata efficacia, sono complementari a quelle
farmacologiche con vaccini e antivirali.
Il vaccino è
indicato in tutti i soggetti che desiderano evitare l’influenza e che non
abbiano specifiche controindicazioni. Il periodo destinato alle campagne
di vaccinazione antinfluenzale è quello autunnale a partire dalla metà/fine del
mese di ottobre fino alla fine di dicembre 2013. L’offerta del vaccino è
rivolta principalmente ai soggetti classificati e individuati a rischio per
complicanze gravi se non letali in caso di influenza. I principali destinatari
dell’offerta di vaccino sono i soggetti di età maggiore di 65 anni e i
soggetti di qualsiasi età con patologie di base che aumentano il rischio di
complicanze in corso di influenza. Lo schema vaccinale varia per tipo, modalità
e dosi in base all’età . ANCHE QUEST’ANNO , CONTRARIAMENTE A QUANTO
AVVIENE IN ALTRI PAESI E’ STATO SCELTO DI NON PROCEDERE all’offerta gratuita di
vaccino influenzale stagionale ai bambini che non presentano fattori di rischio
individuali. Pur essendo noto che i bambini sono i principali diffusori e
“untori” della malattia e siamo più a rischio di complicazioni. Nei bambini
“sani” di età superiore ai sei mesi non esiste controindicazione alla
vaccinazione.
Il vaccino
antiinfluenzale non deve essere somministrato a:
- Lattanti al di
sotto dei 6 mesi (per mancanza di studi clinici controllati in questa fascia
d’età)
- Soggetti che
hanno manifestato una reazione allergica grave (anafilassi) alla
somministrazione di una precedente dose o una reazione allergica grave
(anafilassi) ad un componente del vaccino.
- Soggetti con
una malattia in fase acuta di media o grave entità. Questa rappresenta una
controindicazione temporanea alla vaccinazione. Il soggetto potrà essere
vaccinato alla guarigione.
- Soggetti con
anamnesi positiva per sindrome di Guillain-Barrè insorta entro 6 settimane dalla
somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale. Una sindrome
di Guillan-Barrè insorta da più di un anno e non correlata alla vaccinazione è
motivo di precauzione.
Non è controindicato
vaccinare persone asintomatiche ad epidemia già iniziata, così come sono da
considerare false controindicazioni:
- Allergia alle
proteine dell’uovo
- Malattie acute
di lieve entità
- Allattamento
- Infezione da
HIV e altre immunodeficienze congenite o acquisite
Il vaccino
antinfluenzale può essere somministrato con altri vaccini e non interferisce
con la loro risposta immune. I vaccini antinfluenzali contengono solo virus
inattivati o parti di questi e pertanto non possono essere responsabili di
infezioni influenzali. Effetti collaterali comuni sono le reazioni locali nel
sito di iniezione. Reazioni sistemiche con malessere, febbre e mialgie possono
insorgere dopo 6-12 ore e hanno la durata di 1-2 giorni.
CONSIGLIO DI
VALUTARE NELLA SCELTA SE VACCINARE O MENO, IN OGNI FAMIGLIA, ANCHE IL “RISCHIO”
FAMIGLIARE quale presenza di neonati da proteggere o soggetti a rischio in
famiglia
ALTRI DATI:
Vaccini disponibili
Attualmente in Italia sono disponibili
vaccini antinfluenzali trivalenti (TIV) che contengono 2 virus di tipo A (H1N1
e H3N2) e un virus di tipo B e un vaccino quadrivalente che contiene 2 virus di
tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B.
L’efficacia del vaccino dipende
soprattutto dal match esistente fra i virus in esso contenuti e quelli
circolanti. Per tale motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
indica ogni anno la composizione del vaccino basandosi sulle informazioni sui
ceppi virali circolanti e sull’andamento delle ILI raccolti dal Global
Influenza Surveillance Network dell'OMS, con la collaborazione dei National
Influenza Centres (NIC), afferenti alla rete internazionale dell’OMS composta
da oltre 140 laboratori.
L’OMS ha indicato che la composizione
del vaccino per l'emisfero settentrionale nella stagione 2015/2016 sia la
seguente:
- antigene analogo al ceppo
A/California/7/2009 (H1N1)pdm09;
- antigene analogo al ceppo
A/Switzerland/9715293/2013 (H3N2);
- antigene analogo al ceppo
B/Phuket/3073/2013 (lineaggio B/Yamagata).
Elenco
delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata.
Categoria
|
Dettaglio
|
|
1
|
Soggetti di età pari o superiore a 65
anni
|
|
2
|
Bambini di età superiore ai 6 mesi,
ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il
rischio di complicanze da influenza
|
|
3
|
Bambini e adolescenti in trattamento a
lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in
caso di infezione influenzale.
|
|
4
|
Donne che all’inizio della stagione
epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
|
|
5
|
Individui di qualunque età ricoverati
presso strutture per lungodegenti.
|
|
6
|
Medici e personale sanitario di
assistenza.
|
|
7
|
Familiari e contatti di soggetti ad
alto rischio.
|
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8
|
Soggetti addetti a servizi pubblici di
primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
|
avvantaggiarsi
della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro
attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA.
definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
|
9
|
Personale che, per motivi di lavoro, è
a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus
influenzali non umani
|
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