CARATTERE
DEI BAMBINI E ORDINE DI NASCITA:
TRATTO
dal libro “Come crescere mio figlio” http://www.amazon.it/crescere-figlio-genitori-risposte-pediatra/dp/886895107X/ref=zg_bs_5329313031_8
“Vari
fattori influenzano il carattere di un bambino e un fattore poco conosciuto e
abbastanza ignorato è quello dell’ordine di nascita.
Esistono
studi che documentano che la personalità, il comportamento e la capacità di
apprendimento, e di conseguenza probabilmente anche il posto nella società,
risentono dell’ordine di nascita.
È diverso essere
primogenito, ultimogenito, mediano o figlio unico.
Anche l’ordine di
nascita dei genitori ha un’influenza all’interno della famiglia. Ovviamente l’ordine
di nascita è uno dei fattori e non è matematico che i primogeniti siano
necessariamente tradizionalisti, organizzati, responsabili, gelosi,
perfezionisti e sensibili alle frustrazioni mentre i nati successivi più
collaborativi e accomodanti, ma è più probabile che sia così. Approfondire però
questo fattore, l’ordine di nascita, può servire a capire meglio noi stessi, il
comportamento dei nostri figli, dei nostri fratelli e/ o sorelle e anche le
complesse dinamiche delle sempre più frequenti e numerose famiglie
“allargate”(con figli nostri e del partner) e certi comportamenti del nostro
coniuge o partner (primogeniti più organizzati, ordinati, maniaci dell’ordine
spesso permalosi, ultimogeniti più accomandanti, disordinati, spesso caotici).
La
personalità è influenzata da tante variabili personali, costituzionali e
familiari e qui potremmo fare una diversione sull’importanza della
buona educazione e sui danni della cattiva educazione: la più frequente è
quella di minare il senso di autostima del bambino ignorandolo o
rinfacciandogli in continuazione le sue debolezze o mancanze. Oppure
alleviandogli tutti gli ostacoli e superandoli noi per lui. Come genitori
dobbiamo seguire questa massima: “Non
fare mai per i bambini le cose che sono in grado di fare da soli”. Potrei dire
che “sarebbero”in grado di fare da soli: in ambulatorio spesso vedo mamme in
ginocchio davanti a figli adolescenti o quasi, per allacciare o slacciare
scarpe o che li aiutano a vestirsi.
Quando
lo faccio notare la giustificazione più frequentemente adotta è che sono lenti!
Ovviamente, quando sentono affermazioni di questo tipo lo diventano ancora di
più, per cui riescono a schiavizzare i genitori anche nei banali atti di vita
quotidiana.
Oltre
all’ordine di nascita è importante la differenza di età tra i figli: una
differenza di età inferiore a due anni può determinare un aumento della
rivalità. Un fratello vicino di età può essere visto come una minaccia perché
in grado di fare cose o suscitare reazioni nei genitori che mettono in ombra la
superiorità del primogenito. Succede anche quanto nasce un fratellino magari
ben accettato o tollerato fino a quando non acquisisce autonomia e si
“impone”in famiglia soprattutto se di carattere gioioso e comunicativo rispetto
a un primogenito magari più introverso e musone. La “competizione” spesso
reciproca si accentua negli anni successivi man mano che l’ultimo nato
acquisisce competenze.
E
qui nasce uno degli errori principali che un genitore può fare: il primogenito
non ha magari un ottimo rendimento scolastico, mentre la secondogenita ha
ottimi risultati a scuola (non solo: è anche socievole, sorridente, buontempona
e simpatica) e i genitori la lodano pubblicamente, di fronte al fratello,
accentuando rivalità e gelosie e danneggiando la stima del primogenito. Se la
differenza di età invece è oltre i 5-6 anni può accadere che si sentano due
primogeniti. Dinamiche particolari insorgono in alcune situazioni come la
perdita di un fratello (da consigliare un supporto psicologico per queste
famiglie), quando in famiglia ci sono bambini con bisogni speciali (disabilità,
malattia cronica, malattia “rara”), quando avviene un’adozione (soprattutto se
l’adottato è inserito in una famiglia con altri figli).
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