STIPSI
Si definisce stitichezza quando il bambino va di corpo ad intervalli che superano le 48 ore o anche se, per
periodi più brevi, presenta feci dure
che vengono emesse con sforzo.
Nei primi 6 mesi e talora fino ad 1 anno di vita la
causa è quasi sempre una
incoordinazione tra la spinta e il rilasciamento dello sfintere anale esterno
(dischezia): il bambino si sforza
ma non riesce ad evacuare perché non si rilasciano gli sfinteri, piange e diventa
tutto rosso in volto per lo sforzo. Basta una stimolazione (punta del
termometro o sondino o alro) per far rilasciare lo sfintere anale e farlo
andare di corpo ed emettere feci che sono di consistenza normale o precedute
da un piccolo ‘tappo’. La stimolazione non deve diventare un’abitudine, ma
solo un rimedio ‘d’emergenza’ se il bambino appare fortemente disturbato,
altrimenti non lo si abitua ad evacuare da solo. La dischezia è dovuta ad
un’immaturità funzionale ed è destinata a risolversi da sé nel giro di pochi
mesi. Buoni risultati si ottengono
anche con adeguati massaggi
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Fattori che
favoriscono la stipsi
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Cambio di
alimentazione (ad es. svezzamento)
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Episodi
infettivi (portano ad una perdita di liquidi)
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Passaggio dal
pannolino al vasino
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Predisposizione
familiare
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Fattori
psicologici
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Infiammazioni
nella zona perianale (per esempio dermatite da pannolino)
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Alimentazione
carente di fibre
Una stipsi può causare
-
dolori
addominali anche importanti soprattutto nel lattante e nei primi anni di vita
-
emorroidi
esanguinamento
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riduzione
dell’appetito
-
nervosismo,
irritabilità, irrequietezza
COSA FARE
OVVIAMETE SENTIRE I PEDIATRA PER VALUTARE LA POSSIBILE CAUSA
DI STIPSI E PERSONALIZZARE I RIMEDI
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Offrire da
bere
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Dare
alimenti ricchi di fibre: farina integrale, frutta (soprattutto pesche, prugne,
melone) e verdura
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Abituare il
bambino ad andare alla toilette quando avverte lo stimolo e non trattenere la
defecazione
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In caso di
persistenza o non risoluzione con la dieta si possono somministrare rammollitori
fecali, a base di Macrogol o Politilenglicole che assorbono acqua ed aumentano il volume delle feci.
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Se dolori
addominali ricorrere alla stimolazione locale con una perettina o una supposta
o un clistere
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NORME IGIENICHE:
- abituare bambino
ad andare in bagno ogni giorno alla stessa ora;
- farlo
sedere con l’aiuto di un riduttore e di uno sgabello, in modo che abbia i piedi
ben appoggiati ed assuma la corretta posizione un po’ accovacciata;
- non tenerlo sul water o sul
vasino troppo tempo: se dopo qualche non si scarica, meglio ritentare dopo
qualche ora.
NON Minacciarlo o punirlo se trattiene le feci
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