DECALOGO PER GENITORI DA MONTESSORI
1.
Trattate il vostro bambino come un “piccolo adulto”
Tratto da:
http://www.montessori4you.it/il-decalogo-del-genitore-montessori-da-0-a-2-anni/
1. Trattate il vostro bambino come un “piccolo adulto”
1. Trattate il vostro bambino come un “piccolo adulto”
2. Usate la disciplina positiva
3. Dategli l’opportunità di provare cose nuove
4. Non interrompete i suoi momenti di concentrazione
5. Incoraggiate invece di premiare
6. Proponetegli delle scelte (senza esagerare)
7. Limitate la quantità dei giochi a sua disposizione
8. Rispettate il vostro bambino
9. Dimenticare l’orologio (concetto del tempo)
10. Spegnete la TV
- rispetto verso il vostro bambino come lo
avreste per un adulto che amate e stimate:
·
Chiedete
cortesemente invece di dare ordini,
·
Parlate
con calma e senza urlare,
·
Abbassatevi
al suo livello quando gli parlate, in modo da guardarlo negli occhi e non
dall’alto in basso.
- Non parlate
del bambino con altre persone in sua presenza, anche se credete che sia ancora
troppo piccolo per capire.
Basate la
relazione con vostro figlio sul rispetto reciproco: vostro figlio è una persona
in sé, non una vostra proprietà.
2. Usate
la disciplina positiva
-
utilizzare
forme linguistiche affermative piuttosto che negative,
-
spostare
l’attenzione del bambino piuttosto che combattere frontalemente la sua volontà,
-
lodare
le azioni e gli atteggiamenti positivi correggendo quelli negativi,
-
dire
no alle punizioni verbali e fisiche, alle grida e alle minacce,
-
dar
poche regole, ma chiare, che devono essere sempre rispettate,
-
non
affibbiare al bambino nomignoli negativi o dirgli frasi del tipo “sei brutto,
sei cattivo”, piuttosto sottolineare che l’azione che ha compiuto o che il suo
atteggiamento sono sbagliati.
Dietro ogni
“capriccio” si cela un malessere. Il bambino vi ama immensamente e il suo
obiettivo non è farvi arrabbiare. Cercate in ogni situazione di andare a fondo
e di capire gli atteggiamenti del vostro bambino: sta cercando di dirvi
qualcosa, spesso che non vi occupate abbastanza di lui. Nutrirlo e vestirlo,
nonostante questo ci occupi molto tempo e ci dia l’impressione di prenderci
cura di lui, non basta. Per il bambino sono solo bisogni e non momenti di
qualità che trascorriamo insieme.
Tutti questi
atteggiamenti aiuteranno il bambino a sviluppare una maggiore fiducia in sé
stesso e ad avere una visione ottimistica della vita.
“La prima
nozione che i fanciulli debbono acquistare per essere attivamente disciplinati
è quella del bene e del male: e il compito dell’educatrice sta nell’impedire
che il fanciullo confonda il bene con
l’immobilità e il male con l’attività, come avveniva con le forme
dell’antica disciplina. Poiché il nostro scopo è di disciplinare all’attività,
al lavoro, al bene; non all’immobilità, alla passività.”
M.
Montessori, “La scoperta del bambino“
3.
Dategli l’opportunità di provare cose nuove
Genitori
impediscono ai propri figli di provare a fare qualcosa perché la considerano inadatta
alla loro età oppure la ritengono troppo pericolosa! Come possiamo far
capire ad un bambino che ancora non è pronto ad affrontare da solo quello che
vorrebbe fare? Solamente lasciandolo tentare!
-
Non
giudicate le sue capacità in base all’età e non impeditegli di fare qualcosa
perché è troppo piccolo.
-
A
volte sarete sorpresi dalle abilità del vostro bambino, altre dovrete consolare
la sua frustrazione nel non riuscire a fare quello che vorrebbe, ma solo così può imparare da solo quali sono i propri
limiti e acquistare fiducia in sé stesso e nella vostra persona, vedendo che
voi credete in lui e che siete sempre al suo fianco nelle difficoltà.
-
Vi
accorgerete che il bambino saprà presto autoregolarsi comprendendo ciò che è in
grado di fare da quello che ancora non è alla sua portata e apprenderà da solo
a giudicare le situazioni potenzialmente pericolose.
-
Dimostrategli
fiducia e lasciategli svolgere le attività domestiche più facili: potrà ad
esempio mettere il pane in tavola, più tardi potrà portare i piatti.
-
Il
vostro bambino sarà soddisfatto quando avrà la possibilità di esercitarsi e di
partecipare ai compiti quotidiani dando il massimo di cui è capace.
“Noi non possiamo sapere le conseguenze
di un atto spontaneo soffocato quando il bambino comincia appena ad agire:
forse noi soffochiamo la vita stessa.”
Maria
Montessori, “La scoperta del bambino”
4. Non
interrompete i suoi momenti di concentrazione
Quello che a
voi appare come un gioco per passare il tempo è invece un vero lavoro per il
vostro bambino. Sta lavorando per costruirsi. Lasciatelo in pace nella sua
occupazione, senza interromperlo né con commenti né con incoraggiamenti:
entrambi gli atteggiamenti spezzeranno il filo magico della sua concentrazione.
-
Cercate
il più possibile di lasciargli finire quello in cui è impegnato e, se proprio
dovete interromperlo, spiegategliene la ragione e avvisatelo per tempo: in
fondo neanche voi amate essere interrotti a metà di un lavoro importante e
pensate a quanto vi costa riprendere un lavoro lasciato a metà!
-
Oggi
si parla molto di disturbo di deficit dell’attenzione, non siatene la causa! La
capacità di concentrazione fa parte dell’intelligenza e il bimbo deve
apprenderla con il tempo, se però ogni volta che si cimenta nel concentrarsi
viene distratto dalle vostre parole, non solo non riuscirà ad imparare, ma
soprattutto crederà che concentrarsi non è importante.
“Vi sono
nell’individuo esigenze intime, per le quali mentre egli si abbandona ad un
lavoro misterioso, si richiede la completa solitudine, la separazione da tutto
e da tutti. Nessuno può aiutarci a raggiungere quest’intimo isolamento che ci
rende accessibile il nostro mondo più celato, più profondo, tanto misterioso,
quanto ricco e pieno. Se altri ci si immischia, interrompe e perciò distrugge.
Questo raccoglimento che si ottiene liberandosi dal mondo esterno, deve
provenire dalla nostra stessa anima, e ciò che è intorno a noi non può influire
in nessun modo fuorché con l’ordine e con la pace.”
Maria
Montessori, “Il segreto dell’infanzia“
5. Incoraggiate
invece di premiare
Nelle scuole
Montessori, per quanto strano possa sembrare, non esistono né voti né tantomeno
verifiche.
-
Il
bambino non ha bisogno di essere incanalato in giudizi né di lavorare per il
vostro riconoscimento.
-
La
sua soddisfazione viene da sé stesso.
-
Lodate
le azioni del bambino piuttosto che il bambino stesso, dirgli “Oh quanto sei
bravo! Oh quanto sei intelligente!” ottiene nella sua psiche l’effetto opposto
di quello che desidereremmo ottenere. Ditegli piuttosto “Oh che bel cerchio che
hai disegnato! Oh come sei stato gentile!” mettendo l’accento sull’attitudine
positiva del bambino.
Credo che
anche voi vi sentireste un po’ stupidi se qualcuno che amate vi lodasse come
siamo abituati a lodare un bambino. Se avete passato la mattinata a cucinare
con amore, non è più valorizzante sentirsi dire “Mamma, che buon pranzo che hai
preparato oggi” piuttosto che “Mamma che brava che sei”?
6.
Proponetegli delle scelte (senza esagerare. Non lasciategli la responsabilità
di decisioni importanti o farlo decidere per noi, per es. vuoi andare in
vacanza al mare o in montagna?)
- Lasciate
che il vostro bambino abbia la possibilità di scegliere nelle piccole cose che
lo riguardano: che frutto o che yogurt mangiare, se mettere un abito piuttosto che
un altro.
- Lo
abituerete in questo modo nel difficile compito di prendere una decisione e lo
farete sentire parte delle scelte invece di doverle subire.
- Saper
prendere una decisione fa parte di quanto egli dovrà imparare per divenire un
adulto libero, capace di scegliere secondo delle ragioni e non seguendo i
propri istinti.
- Ogni
piccola scelta quotidiana diventa una palestra di vita.
7.
Limitate la quantità dei giochi a sua disposizione
- Il bambino
ha bisogno di fare realmente, non di far finta.
- Fornitegli
del materiale “vero” di taglia adatta alla sua che possa utilizzare con uno
scopo utile, al posto dei giochi finti e di plastica che imitano la vita: invece di comprargli una bellissima e
costosa mini cucina finta dategli la possibilità di cucinare con voi.
“Crediamo
erroneamente che il bambino più ‘ricco di giocattoli’, più ‘ricco d’aiuti’
possa essere il meglio sviluppato. Invece la moltitudine disordinata di
oggetti, è essa che aggrava l’animo di un nuovo caos, e lo opprime nello
scoraggiamento.”
Maria
Montessori, “La scoperta del bambino”
Oggi
riempiamo la vita dei nostri figli di giocattoli, ma Maria Montessori aveva
notato che quando i bambini hanno
l’opportunità di adoperarsi in attività concrete, non hanno bisogno né voglia
di giochi: essi si concentrano e a lungo e l’attività crea in loro un’immensa
soddisfazione che i giocattoli con la loro applicazione finta non producono, al
contrario essi producono frustrazione.
Preferite
dunque la qualità alla quantità, scegliete dei giochi che siano ben fatti,
educativi e belli. Quando acquistate un gioco chiedetevi se esso ha una
finalità, se comporta delle decisioni da prendere, se incoraggerà
l’esplorazione e la manipolazione del bimbo.
Date al bimbo piccolo un solo gioco
alla volta e quando è sarà grande insegnategli a riordinare un’attività prima
di iniziarne un’altra.
“Nei
Paesi in cui l’industria del giocattolo non è tanto progredita, troverete bimbi
molto differenti: sono più calmi, sani ed allegri.”
Maria
Montessori, “La mente”
8. Rispettate
il vostro bambino
Il bambino è
talmente bello e lo amiamo talmente che avremmo voglia di stringerlo e
sbaciucchiarlo in continuazione. Ricordatevi
però che il bambino non è un cucciolo: è un essere umano autonomo che non vi
appartiene. (Neanche un cucciolo è un pupazzo o un giocattolo).
Toccatelo e
abbracciatelo solo quando è lui a chiedervelo oppure solo dopo averglielo
chiesto. Cercate di trattenere i vostri slanci di effusione amorosa e
dimostrategli invece il vostro amore attraverso il rispetto. Gli insegnerete in
questo modo anche a rispettare il proprio corpo e quello degli altri.
Quando è,
invece, il bambino a cercare le vostre carezze non fategliele mai mancare,
godetevi quei momenti di esplosione amorosa tra di voi.
“Giammai
attratti dalle sue grazie affascinanti dobbiamo aggredirlo con le nostre
carezze: e non mai, anche se questi ci vengono quando noi siamo disposti a
riceverli, mai respingere i loro slanci affettuosi, ma corrispondervi con
delicatezza e sincera devozione.”
Maria
Montessori, “Educazione alla libertà”
9.
Dimenticare l’orologio (concetto del tempo)
- Il vostro
bambino non ha il vostro stesso concetto del tempo: Non può capire “tra cinque
minuti” oppure “dopo”: vive nel presente.
- Quando
dovete interrompere una certa attività, ad esempio dovete andarvene dal parco
giochi, avvisatelo prima e trovate dei concetti temporali che possa comprendere
come: “quando suonano le campane, dobbiamo andare a casa”; “quando l’ombra
dell’albero arriva nel giardino, dobbiamo andare”; “quando il sole è tramontato
è sera ed è tempo di andare a letto/a casa”.
- Quando
sarà abbastanza grande potrete usare una clessidra per fargli capire il passare
del tempo e, ad esempio, lasciarlo leggere un libro prima di dormire fin quando
il tempo della clessidra si esaurisca, poi sarà tempo di andare a dormire.
- Per quanto
possibile, dimenticate la routine e l’orologio quando siete con lui: l’ora
della pappa e della nanna hanno senso solo per voi. Cercate invece di capire
quando ha fame e quando ha sonno e di proporgli quello che gli serve quando ne
ha bisogno e non quando lo dice la vostra sveglia.
- Quando
state passando un bel momento con il vostro bambino, pensate solo a quello,
stampatelo nella vostra mente (anche se è l’ora di preparare la cena): il tempo
passa e non ritorna più!
10.
Spegnete la TV (e non fategli cercare Picachu)
Maria
Montessori non ha potuto sperimentare l’enorme influenza della televisione che
alla sua epoca era solamente all’inizio della propria diffusione, ma possiamo
immaginare che non ne avrebbe approvato la visione da parte dei piccoli.
Per i
bambini al di sotto dei due anni la Tv, il Pc, il vostro telefono e il tablet
non sono degli strumenti per l’apprendimento, al contrario è dimostrato che per
ogni ora passata davanti alla tv prima dei due anni il vostro bambino avrà il
30% di possibilità in più di avere disturbi del linguaggio e dell’apprendimento
in età scolastica.
Anche la tv
come sottofondo è dannosa, diminuendo la possibilità di concentrazione del
bambino.
Non fidatevi
di chi vi dice che il tale programma è adatto al vostro bambino: non lo è, la
sola cosa adatta a lui è la tv spenta e la sperimentazione attraverso l’uso dei
cinque sensi.
“Le
condizioni che più verosimilmente nuocciono all’apprendimento precoce
comprendono un’eccessiva esposizione alla televisione, l’impotenza appresa e la
scarsa attività fisica.”
John
Medina
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