MENINGITE A FRAMURA: ISOLAMENTO, PROFILASSI A CHI VA FATTA E COME
Cari Genitori
Da ieri, ancora prima della segnalazione ufficiale,
ricevo richieste di informazioni per il “caso” di meningite verificatosi in una
ragazza genovese in vacanza a Framura a cui va il mio pensiero e la preghiera
per una evoluzione favorevole
COSE
IMPORTANTI DA SAPERE:
Il meningococco è sensibile alle variazioni di
temperatura e all’essiccamento per cui è sufficiente procedere ad una accurata
pulizia degli oggetti contaminati dalle secrezioni del naso e della gola del
malato e ad una prolungata aerazione
degli ambienti.
Nel caso di collettività (caserme, colonie,
convitti, dormitori ) o situazioni di sovraffollamento, è bene tenere separate
le persone e ventilare bene gli ambienti di vita e di riposo di tutti coloro
che sono particolarmente esposti all’infezione.
NON FUGGITE DALLE VACANZE E CHIEDETE AL VOSTRO MEDICO
A CHI
FARE LA PROFILASSI CON ANTIBIOTICO?
ALLE PERSONE
“ad alto rischio” E va iniziata il più presto possibile.
- contatti conviventi: specialmente bambini
piccoli.
- contatti dei bambini degli asili nido e contatti
dei bambini di scuole materne, purché i contatti siano stati sufficientemente
intimi da aver condiviso stoviglie. Nel caso degli asili nido sono considerati
tali tutti i presenti, anche il personale di assistenza; nel caso delle scuole
materne solo i bambini della sezione, e quelli che hanno condiviso con il caso
indice il locale di riposo pomeridiano.
- Esposizione diretta alle secrezioni del paziente
affetto attraverso baci, condivisione dello spazzolino da denti, delle posate.
- Soggetto che ha mangiato o dormito frequentemente
nella stessa abitazione del paziente indice (in questo gruppo vanno valutate le
persone che frequentano dormitori collegi, caserme e affini).
- Contatti non protetti durante intubazione
endotracheale o respirazione bocca-bocca.
Persone a
basso rischio: Chemioprofilassi non raccomandata
- contatto
casuale: nessuna storia di esposizione diretta alle secrezioni orali del
malato, per esempio compagni di classe o di lavoro.
- contatto
indiretto: contatto esclusivamente con un contatto ad alto rischio, nessun
contatto diretto con il paziente indice.
- L’esposizione
durante la frequenza di altre collettività: piscine, palestre, discoteche, etc
andrà’ di volta in volta valutata con il Servizio di Igiene Pubblica, tenendo
conto dell’entità del rischio, valutato in termini di intimità del contatto.
- La probabilità di osservare casi secondari
ad un primo caso di malattia meningococica è stata stimata di circa 4 su 1000
soggetti esposti nell’ambito familiare (STRETTO E PROLUNGATO CONTATTO); Nella
casistica italiana il numero di casi secondari è molto basso: meno del 2% di
tutti i malati notificati.
- VANNO IDENTIFICATI I conviventi e contatti
stretti nel periodo di 10 giorni precedenti l’ultimo contatto con l’ammalato a
partire dalla data della diagnosi. I 10 giorni sono il tempo massimo
previsto per la sorveglianza sanitaria, trascorsi 10 giorni dall’ultimo
contatto, gli individui esposti non sono considerati a rischio.
- Va avviata una stretta sorveglianza sanitaria
dei contatti familiari, scolastici, di lavoro, per 10 giorni: gli
individui esposti che presentino febbre devono essere subito visitati; se
indicata, deve essere instaurata terapia antibiotica adeguata.
COME FARE
LA PROFILASSI: SCHEMI ANTIBIOTICI
RIFAMPICINA: Lo
schema consigliato è di 10 mg/Kg (massimo 600 mg) ogni 12 ore per 2 giorni per
os.
Per gli adulti la dose è di 600 mg per 2 volte al
giorno per 2 giorni.
(Schema alternativo, utilizzato nei casi dovuti a meningite
da hemophilus influenzae: 20 mg una volta al giorno per 4 giorni si è rivelato
efficace per la prevenzione della malattia da meningococco).
NOTATE: La chemioprofilassi con rifampicina va
limitata ai soli casi considerati ad alto rischio; poiché il suo uso è stato
associato a comparsa di ceppi resistenti, questo farmaco non è raccomandato
per una profilassi di massa.
CEFTRIAXONE
in singola somministrazione IM : 125 mg per i bambini di meno di 12
anni; 250 mg per quelli di più di 12 anni;
CIPROFLOXACINA
500 mg in dose singola per os; non è consigliata sotto i 18 anni e
nelle donne gravide.
INFORMAZIONE
SANITARIA
In caso di meningite meningococcica molta
importanza riveste il ruolo di una informazione sanitaria accurata e tempestiva
relativamente alla malattia ed al rischio di trasmissione.
Deve essere data ampia disponibilità alla
partecipazione ad incontri collettivi (es. scuole ) o a risposte individuali
(es. telefonate); in particolari casi l’immediata comunicazione delle
informazioni ai media, alle scuole ed ad altri gruppi a rischio può servire a
ridurre l’ansia nella comunità e contribuire a limitare le richieste di
intervento a provvedimenti ragionevoli.
La meningite è da meningococco, ad oggi non si sa
ancora il tipo, per cui è indicata la profilassi, con antibiotico, dei contatti
ad alto rischio (vedi sopra). A distanza di pochi giorni abbiamo avuto in
Italia, vari casi di meningite da meningococco:
- Ragazza
di 24 anni a Milano, morta
- Ragazza
italiana , morta a Vienna, mentre rientrava dalla Giornata Mondiale della
Gioventù 2016 di Cracovia
- Ragazza
toscana ricoverata a Firenze e che aveva fatto un viaggio in aereo a e da
Palermo
- Ieri
ragazza di 17 anni di Genova, in vacanza
a Framura, ricoverata a La Spezia.
La raccomandazione è di fare PROFILASSI AI CASI “A
RISCHIO” (CONTATTI DIRETTI) E NON AI CONTATTI DEI CONTATTI.
Un farmaco utilizzato negli adulti è la
Ciprofloxacina : UNA PASTIGLIA SOLO che NON può essere somministrato a donne in
gravidanza e a ragazzi sotto ai 18 anni.
Nei bambini la RIFAMPICINA.
Per indicazioni dettagliate e alternative vedete tabella allegata e
articolo qui: http://www.apel-pediatri.it/Materiale/Profilassi%20meningite.pdf
Incidenza della meningite da meningococco (3-6
casi/1.000.000 abitanti, più bassa rispetto alla media europea di 14,5 casi
ogni 1.000.000 di abitanti), con circa 180 casi segnalati ogni anno.
Una quota sempre crescente di meningococchi
identificati in Italia negli ultimi anni (69%) è risultata appartenere al
sierogruppo B mentre il sierogruppo C è stato identificato nel 24% dei
pazienti ed la restante proporzione è divisa tra gruppo A e W135, che sono
più rari.
In genere, nella popolazione generale, esiste una
consistente proporzione di soggetti che sono colonizzati dal batterio nel
rino-faringe, i cosiddetti portatori sani.
La prevalenza di portatori sani può oscillare
entro limiti ampi, dall’1-2% fino al 15-20% della popolazione sana, salvo
raggiungere livelli assai elevati (60-70%) in comunità chiuse e circostanze
particolari.
SINTOMI, INCUBAZIONE, PROFILASSI –
La meningite è un'affezione acuta del sistema
nervoso centrale caratterizzata dall'infiammazione delle meningi (le membrane
protettive che ricoprono l'encefalo e il midollo spinale). La forma più grave
pericolosa è queIla batterica, innescata dal germe del meningococco. I sintomi
della meningite, comunque, sono indipendenti dall'agente che causa la malattia.
I più tipici, secondo il portale dell'epidemiologia
per la sanità pubblica, includono:
- irrigidimento della parte posteriore del collo
(rigidità nucale)
- febbre alta
- mal di testa
- vomito o nausea
- alterazione del livello di coscienza
-convulsioni.
PERIODO DI INCUBAZIONE - Può variare a seconda
dell'agente causale e della presentazione clinica. Per la forma batterica, il
periodo di incubazione della meningite va dai 2 ai 10 giorni. Per quella virale
invece, il tempo è più breve e va dai 3 ai 6 giorni. La malattia è contagiosa
soltanto durante la fase acuta. I 10 giorni sono il tempo massimo previsto per
la sorveglianza sanitaria, tenuto conto del massimo periodo di incubazione
della malattia. Chi è venuto a contatto con il soggetto colpito dalla malattia,
passati 10 giorni dall'esposizione non è più considerato a rischio.
COSA FARE - Il trattamento della meningite
batterica si basa soprattutto sulla terapia antibiotica. L’identificazione del
batterio che causa la malattia è importante sia per orientare la terapia
antibiotica di chi è stato colpito dalla malattia, sia per definire se è
necessaria la profilassi antibiotica delle persone che hanno avuto contatti con
la persona contagiata.
Per quanto riguarda i tipi di meningite e vaccini: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2015/08/menigite-quali-vaccini-cosa-fare-se.html
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