MORSI DI ANIMALI: COSA FARE, LA RABBIA, COME PREVENIRE. EDUCARE I BAMBINI
Ogni anno molte persone sono
morse da animali.
I cani e i gatti sono gli animali più diffusi
nelle case e i bambini giocano spesso con loro sottoponendoli, a volte, a un
eccesso di “attenzioni” cui possono seguire delle reazioni.
Ovviamente, più il cane è
grande, più pericoloso è il morso (di solito è una lesione da schiacciamento e,
talvolta, una lacerazione) e più il gatto si spaventa o s’indispettisce, più
profondo è il graffio o il morso (è una ferita da foratura dei tessuti per i
denti acuminati e le unghie aguzze).
In caso di graffio di gatto,
non è infrequente osservare nei giorni successivi, ma anche dopo 20 giorni, un
rigonfiamento dei linfonodi satelliti, cioè quei linfonodi che drenano la linfa
dell’area interessata dal graffio, o dal morso.
Talvolta i linfonodi si
arrossano o sono dolenti e compare febbre elevata: può trattarsi della
“malattia da graffio di gatto”. Non si tratta di nulla di particolarmente
grave, ma è una malattia che va diagnosticata e curata e potrebbe essere
necessario un antibiotico.
Contattare il pediatra per far visitare il
bambino.
I morsi di animali possono
essere sia provocati che non provocati.
Un morso provocato potrebbe
verificarsi quando il bambino infastidisce un animale mentre sta mangiando,
mentre un morso non provocato può verificarsi se, ad esempio, una persona è
attaccata da un animale senza motivi noti. Un cane randagio che si avvicina a
una persona e inizia a morderla, è classificabile come morso non provocato.
Questo tipo d’informazioni è molto importante per il medico che dovrà curare la
ferita causata dal morso, poiché alcuni morsi "non provocati" di
alcune specie di animali possono essere un segno o un indicatore dell'eventuale
presenza di rabbia. In questo caso, l'animale ha bisogno di essere catturato,
messo in quarantena o monitorato con attenzione.
LA RABBIA
La rabbia colpisce solo i
mammiferi: selvatici (soprattutto volpi e tassi, faine, erbivori selvatici)
domestici (cani, gatti, furetti, bovini, equini e ovicaprini). Il virus della
rabbia può essere trasmesso attraverso un morso, un graffio, o il semplice
contatto della saliva con le mucose o la cute non integra. Se ciò avviene,
bisogna intervenire il più rapidamente possibile per evitare il contagio e,
quindi, l’insorgenza della malattia.
Sia per l’uomo sia per gli
animali non esiste una cura per la rabbia. L’unica regola per evitare di
contrarre la malattia è la prevenzione. Per l’uomo la prevenzione si basa sulla
vaccinazione pre-esposizione e sul trattamento antirabbico post-esposizione da
iniziarsi al più presto dopo il presunto contagio, per esempio in caso di morso
da parte di un animale sospetto.
Cosa fare
• Accurata pulizia e abbondante irrigazione e disinfezione
delle ferite.
• Elevare l'arto colpito per ridurre il rischio d’infezione,
soprattutto per le ferite alla mano (immobilizzazione e elevazione verranno
mantenute il più a lungo possibile).
• Nel caso sia presente un’infiammazione che non tende a
risolversi o un’infezione (tumefazione, arrossamento, pus) consultare il
pediatra per un’eventuale terapia antibiotica.
• Se la ferita è profonda e lacerata è necessario recarsi al
Pronto Soccorso.
• Disinfettare più volte nei giorni successivi le ferite da
morso poiché stentano a cicatrizzare e tendono a infettarsi.
• Se il bambino è aggredito o morso da un animale selvatico
e/o domestico in territori a rischio, è necessario lavare subito la ferita per
almeno 15 minuti con abbondante acqua e sapone e recarsi al Pronto Soccorso per
la medicazione e, se necessaria, la somministrazione del trattamento vaccinale
antirabbico post contagio.
BAMBINI E ANIMALI:
NON METTETE PAURA AL
BAMBINO DEI CANI MA INSEGNATEGLI COME CI SI DEVE AVVICINARE. E IMPARATE ANCHE
VOI QUANTO SCRITTO QUI SOTTO:
L'intervento più efficace
è la prevenzione perciò, è necessario impedire che un cane del tipo timoroso,
possessivo e geloso delle sue cose e quello con animo predatore, possa entrare
in contatto con bambini in genere.
Non lasciare mai un
bambino sotto i 6 anni solo con il cane, anche se sembra docile e mansueto e,
quando ha più di 6 anni non dare nulla per scontato.
Se ti trovi, tuo malgrado
nella condizione di proteggere il bambino da un cane potenziale aggressore:
• frapponiti tra il cane e il bambino, cerca di evitare
che incrocino lo sguardo (o frapponi oggetti tipo bici o altro ndF)
• cerca indurre il bambino a guardare altrove
• tieni fermo il bambino e cerca di calmarlo
• non farlo strillare
• se puoi prendilo in braccio ed evita che si divincoli
• mettiti di schiena al cane
• se il bambino non si calma allontanati lentamente
• non prendertela con il cane perciò non inveire e non
affrontarlo
• non tentare di allontanarlo bruscamente, spesso lo si
fa con i piedi ed è assolutamente scorretto
• non guardarlo negli occhi, fingi di essere tranquillo
e disinteressato; ridere o canticchiare sommessamente potrebbe servire al cane
e al bambino. Sdrammatizza la situazione.
• se il cane ti conosce puoi cercare di rabbonirlo e di
distrarlo
• se qualcuno può aiutarti si può avviare una pratica
dell'allegria per spostare il suo interesse altrove
Non isolare il bambino
impedendogli di entrare in contatto con i cani, cerca solo di essere sempre
attento e prudente osservando attentamente sia il bambino che il cane per
essere pronto ad intervenire. Non è difficile capire quando un cane non è
docile ma, anche se ti convince, tieni sempre gli occhi bene aperti
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