Genitali maschili: è
normale? E’ piccolo? Debbo fare qualcosa?
Cari Genitori
Sui genitali maschili vengono poste tante domande molte più di
quelle poste sui genitali femminili. Le più frequenti riguardano:
• dimensioni;
• fimosi e parafimosi
• testicoli (criptorchidismo, testicolo in ascensore, idrocele).
Qui una piccola sintesi di quanto trovate più dettagliato nel
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Pene piccolo: Una domanda che viene posta abbastanza
frequentemente al pediatra durante la visita al bambino è se “lì è tutto a
posto” ove per “lì” s’intendono i genitali la cui valutazione fa parte
integrante della visita pediatrica. I pediatri, spesso, debbono tranquillizzare
genitori, e anche bambini grandicelli, sulla normalità delle dimensioni del
pene in quanto molte volte, soprattutto se il bambino è cicciottello, le
dimensioni appaiono piccole rispetto a quelle dei coetanei. Esiste, inoltre,
una grande varietà nelle dimensioni del pene in qualsiasi età e, soprattutto,
nel periodo dello sviluppo quando i genitali passano dallo stato infantile a
quello adulto.
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Fimosi: Alcune mamme dei
maschietti appena nati, spesso, un po’ preoccupate, pongono al pediatra domande
del tipo: “Dottore, mi dicono tutti che devo fare la ginnastica al pisello del
bambino!”. Nel neonato e nel lattante, e in molti bambini nei primi anni di
vita, è impossibile retrarre il prepuzio e scoprire il glande. E su questo se
ne possono sentire di tutti i colori: c’è sempre qualcuno (la cugina, la mamma
di un altro bambino, l’educatrice del nido, la nonna) che insiste: “Devi aprire
il pisellino, sennò resta chiuso e bisogna operare!”, “A mio figlio lo hanno
fatto...”. Ed è vero perché una volta questa manovra, non priva di effetti collaterali
oltre che dolorosa, determinava conseguenze a breve e lunga distanza. A breve:
dolore intenso per cui il bambino piange e non fa la pipì per ore, e talora,
per tutta la giornata. A lunga distanza: si possono creare lesioni cicatriziali
per cui si rende effettivamente necessario un intervento chirurgico di
circoncisione. Il prepuzio è la pelle che ricopre il glande e nei bambini
l’importante è che lasci passare la pipì, per cui è “incollato” con la
sottilissima mucosa che riveste il glande impedendo così l’accumulo di sostanze
nel solco balano prepuziale e le conseguenti infezioni. Nulla è casuale in
natura: il nostro corpo è il risultato di un lunghissimo processo di evoluzione
che è durato milioni di anni. Neppure il pisellino dei neonati sfugge a questa
regola, perciò si può certo forzare la natura e sfoderare con violenza il
pisellino, ma ciò che si ottiene è non solo dolore e spargimento di sangue, ma
soprattutto la normale reazione di un tessuto biologico alle lacerazioni, la
cicatrizzazione, con il probabile risultato di un esito fibroso che deve essere
rimosso chirurgicamente. Se non si fa nulla, crescendo avverrà lo scollamento e
il prepuzio scivolerà sul glande. Quando può accadere varia molto da bambino a
bambino: in alcuni a pochi anni, molti verso i 6-7 anni, ma in alcuni casi
anche più tardi. L’importante è che capiti prima della maturazione sessuale.
Quindi cosa fare? Assolutamente nulla! Si devono evitare manovre di scollamento
e, in caso di dubbi, consultate il pediatra che assisterà insieme a voi alla
normale evoluzione, come fa per altre cose altrettanto importanti. Alcune
religioni, o anche abitudini, prevalentemente anglosassoni, prevedono la
circoncisione in epoca neonatale, un’operazione che consiste nel tagliare e
asportare la parte terminale del prepuzio, consentendo al glande di essere
sempre scoperto. La vera fimosi è il restringimento dell’orifizio prepuziale
che non permette di scoprire il glande dopo una certa età: in periodo prepubere
e pubere il prepuzio deve scorrere sul glande. Non è fimosi il prepuzio
esuberante (a proboscide) e non sono fimosi le aderenze balano-prepuziali
fisiologiche dei primi anni di vita, per cui il prepuzio resta fissato al
glande in almeno un quinto dei maschi anche dopo i primi due anni di vita e si libera
solo negli anni successivi, di norma prima dell’età scolare. Tali aderenze
balano-prepuziali fisiologiche vanno rispettate e le manovre di scopertura
forzata del glande staccando le aderenze sono da evitare.
Parafimosi La parafimosi si
verifica quando il prepuzio, non ancora aperto del tutto, viene retratto dietro
il glande e non può essere riportato alla sua posizione originale. Si determina
quando si cerca di tirare indietro il prepuzio in un periodo in cui non si è
ancora completamente aperto (fimosi fisiologica). Una volta che la pelle è
intrappolata, si verifica un gonfiore nell’area circostante (edema) che
peggiora la restrizione del prepuzio, come a formare un “anello di pelle” molto
stretto: dolore e gonfiore sono i sintomi caratteristici. Cosa non fare? Non
forzare mai a tirare indietro il prepuzio. Cosa fare se avviene? Cercare di
prendere tra le dita il prepuzio per riportalo in posizione. Se non si riesce
contattare un pediatra o portare il bambino al Pronto Soccorso. Criptorchidismo….prosegue..
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