venerdì 9 dicembre 2016

SUICIDIO A 12 ANNI. SUICIDIO E CHOKING GAMES

SUICIDIO NEI BAMBINI E CHOKING GAMES (Suicidio di un 12enne)
Cose che non vorremmo leggere e che vorremmo non esistessero.
Quanto ci preoccupiamo per le meningiti, e quanto poco si parla e quanto si omette l’informazione sul grande tema della salute mentale dei nostri bambini (e la nostra mente si rifiuta a volte di volerci pensare tanto che quando avviene sembra che il suicidio sia un evento raro ed eccezionale nel bambino.).
Assistiamo anzi ad eccesso di stimoli e di stress ai bambini e spesso si creano impegni e competizioni
I dati dei Center for Disease control ci dicono che negli Stati Uniti il suicidio è la seconda causa di morte, dopo gli incidenti, dai 14 ai 24 anni!!!!! Ma avviene anche in bambini più  piccoli.
In un recente studio di  Gregory Fritz, direttore della Division of Child and Adolescent Psychiatry presso la Brown University afferma “Gli adulti devono capire che persino bimbi di 5 anni possono uccidersi”.
I bambini tra 5 e 7 anni mostrano una percentuale di suicidio dello 0,17 su 100 mila bambini, per gli adolescenti si passa a  5,18 su 1000 mila (superiore a tutte le meningiti).
Fattori di rischio sono problemi di relazione coi loro famigliari, negli adolescenti problemi con il fidanzato o la fidanzata. Integrazione sociale e uso di alcol e droghe.
Da sapere che la depressione si presenta anche in età pediatrica.
Alcuni casi, ricorda l’amico Giorgio Conforti, pediatra di famiglia sono “morti accidentali” come  i cosìdetti "choking game ": maldestri tentativi di provocarsi sensazioni piacevoli al momento del rilascio della corda cui ci si è appesi. È una "moda" giunta anche in Europa dove i ragazzi per sfida o per provare sensazioni simili alla dipendenza (l'organismo,rilascia mediatori euforizzanti al momento della ripresa dell'ossigenazione) si appendono a una corda o si stringono il collo. Qualche volta tutto ciò si trasforma in dramma che,ripeto, talora non è voluto. Anche questo va conosciuto e indagato.

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