SUICIDIO NEI
BAMBINI E CHOKING GAMES (Suicidio di un 12enne)
Cose che non
vorremmo leggere e che vorremmo non esistessero.
Quanto ci
preoccupiamo per le meningiti, e quanto poco si parla e quanto si omette
l’informazione sul grande tema della salute mentale dei nostri bambini (e la
nostra mente si rifiuta a volte di volerci pensare tanto che quando avviene
sembra che il suicidio sia un evento raro ed eccezionale nel bambino.).
Assistiamo anzi
ad eccesso di stimoli e di stress ai bambini e spesso si creano impegni e
competizioni
I dati dei
Center for Disease control ci dicono che negli Stati Uniti il suicidio è la
seconda causa di morte, dopo gli incidenti, dai 14 ai 24 anni!!!!! Ma avviene
anche in bambini più piccoli.
In un recente
studio di Gregory Fritz, direttore della
Division of Child and Adolescent Psychiatry presso la Brown University afferma
“Gli adulti devono capire che persino bimbi di 5 anni possono uccidersi”.
I bambini tra
5 e 7 anni mostrano una percentuale di suicidio dello 0,17 su 100 mila bambini,
per gli adolescenti si passa a 5,18 su
1000 mila (superiore a tutte le meningiti).
Fattori di
rischio sono problemi di relazione coi loro famigliari, negli adolescenti
problemi con il fidanzato o la fidanzata. Integrazione sociale e uso di alcol e
droghe.
Da sapere che
la depressione si presenta anche in età pediatrica.
Alcuni casi, ricorda
l’amico Giorgio Conforti, pediatra di famiglia sono “morti accidentali”
come i cosìdetti "choking game
": maldestri tentativi di provocarsi sensazioni piacevoli al momento del
rilascio della corda cui ci si è appesi. È una "moda" giunta anche in
Europa dove i ragazzi per sfida o per provare sensazioni simili alla dipendenza
(l'organismo,rilascia mediatori euforizzanti al momento della ripresa
dell'ossigenazione) si appendono a una corda o si stringono il collo. Qualche
volta tutto ciò si trasforma in dramma che,ripeto, talora non è voluto. Anche
questo va conosciuto e indagato.
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