martedì 14 febbraio 2017

Sale? POCO ma IODATO. IODIO: un elemento essenziale per il benessere quotidiano

Sale? POCO ma IODATO.  IODIO: un elemento essenziale per il benessere quotidiano

Lo iodio è un minerale che il nostro organismo deve assorbire dall`esterno, indispensabile per la tiroide e per la produzione degli ormoni tiroidei, essenziale per assicurare il normale accrescimento ed il benessere dell'organismo umano.
La carenza di iodio  rappresenta uno dei più gravi problemi di salute pubblica secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità poiché può determinare varie patologie, più o meno gravi  a seconda dell’età e del sesso, come l’iper o l’ipoproduzione di ormone tiroideo da parte della ghiandola.
La carenza di iodio è diffusa in varie parti del mondo e anche in Italia e può causare  un aumento di volume della tiroide (gozzo) e la formazione di noduli..
Una carenza di ormone tiroideo durante la vita fetale e neo natale può avere effetti diversi, fino all’arresto irreversibile della maturazione dell’encefalo con gravi conseguenze sullo sviluppo intellettivo, con conseguente ritardo mentale, sordomutismo e paralisi spastica.
In Italia si ammalano di gozzo circa 6 milioni di persone, più del 10 per cento della popolazione del nostro paese e l’impatto economico di questa malattia è stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno. Addirittura, nella sola popolazione giovanile, il gozzo interessa almeno il 20 per cento delle persone.
Il fabbisogno di iodio è particolarmente elevato per le donne in gravidanza e per i bambini. Secondo le stime attuali, un neonato su 3mila nasce con una forma di malattia tiroidea. In età adulta, le donne sono molto più soggette alle malattie tiroidee rispetto agli uomini: una donna ha il 20 per cento di possibilità di sviluppare problemi alla tiroide nel corso della sua vita.
QUANTO IODIO SERVE?
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il fabbisogno giornaliero di iodio per un adulto è di 150 mcg/die, mentre aumenta a 200 mcg/die nella donna durante la gravidanza e l'allattamento. Nei bambini con meno di 1 anno di età occorrono 50 mcg/die e nei bambini da 1 a 10 anni 90-120 mcg/die.
IN QUALI ALIMENTI SI TROVA?
Lo iodio è presente nel corpo umano in quantità di 15-20 mg, e l’apporto giornaliero necessario è stimato in 150 ug/giorno. Gli alimenti più ricchi di iodio -oltre al sale iodato- sono i prodotti della pesca
• pesci marini: es. merluzzo, pesce azzurro, salmone, aringa
• crostacei: gamberetti
• molluschi: ostriche
• altri prodotti di origine marina: olio di fegato di merluzzo, alghe
Considerata la scarsa presenza del pesce sulle nostre tavole, lo iodio assunto è largamente inferiore ai livelli raccomandati. Tutte le altre fonti sia di origine vegetale (legumi, frutta e ortaggi) che animale (uova, carni, latte e formaggi) ne contengono solitamente modeste quantità. Questo è dovuto alla scarsa presenza nel nostro suolo e all`aumentata degradazione dell`ambiente ch rende il problema sempre più grave. Solo in una limitatissima fascia (circa 4-5 Km) in prossimità del mare si riscontrano nei terreni (e quindi nei prodotti coltivati) concentrazioni significative di tale oligoelemento. Inoltre, i processi di raffinazione degli alimenti e i modelli intensivi di produzione agricola finiscono con eliminare gran parte dello iodio presente negli alimenti.
COME PREVENIRE LA CARENZA DI IODIO?
Tentativi effettuati in alcuni Paesi mediante iodazione del pane, dell`acqua e iniezioni di olio iodato sono stati meno efficaci dell`uso del sale iodato che, in Austria, Svizzera, Scandinavia, Gran Bretagna e Stati Uniti d’America, ha portato alla scomparsa del gozzo endemico. Si capisce pertanto l’importanza di sostituire definitivamente il sale comune -fine e grosso- con sale arricchito di iodio. La legislazione attualmente vigente in Italia prevede la produzione e la vendita di sale iodato su tutto il territorio nazionale, ma il suo consumo rimane su base volontaria.
Si tratta di sale normale a cui viene aggiunta una minima quantità di iodio che, pur presente in gran quantità nell’acqua di mare, viene perso nel processo di produzione del sale comune. Esistono due tipi di sale arricchito con iodio:
1. Sale iodato: ottenuto con aggiunta di iodato di potassio. E’ più stabile di quello iodurato, non contiene impurità che possono decomporre lo ioduro. Inoltre esso è meno solubile in acqua e pertanto in caso di esposizione all’umidità si ha una minore riduzione del tenore di iodio
2. Sale iodurato: ottenuto con aggiunta di ioduro di potassio. Il cosiddetto sale marino contiene invece poco iodio in quanto nel corso della preparazione, dopo la formazione dei cristalli di sale, il liquido residuo, che contiene la maggior parte di iodio, viene eliminato per evitare che il sale abbia un sapore amaro. Il sale arricchito con iodio: • si può acquistare nei comuni negozi e supermercati, • ha un prezzo sovrapponibile a quello tradizionale • è privo di effetti organolettici sugli alimenti (colore, odore e sapore del sale sono gli stessi).
E ALLORA?
USARE sale arricchito con iodio non comporta alcun problema -neppure per i pazienti ipertiroidei E  non vi è rischio di eccessiva introduzione di iodio con la dieta il consiglio è di sostituire a tutte le età  e in tutte le condizioni (anche in gravidanza) il sale comune con sale iodato, misura semplice, efficace e priva di controindicazioni per prevenire le conseguenze della carenza iodica, spesso sottovalutata. L’utilizzo del sale deve comunque essere moderato per non influire negativamente sulla pressione arteriosa. Ricorda quindi: “Usa poco sale, ma solo sale arricchito con iodio".



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