Sale? POCO ma IODATO. IODIO: un elemento essenziale per il
benessere quotidiano
Lo iodio è un minerale che il nostro
organismo deve assorbire dall`esterno, indispensabile per la tiroide e per la
produzione degli ormoni tiroidei, essenziale
per assicurare il normale accrescimento ed il benessere dell'organismo umano.
La
carenza di iodio rappresenta uno dei più
gravi problemi di salute pubblica secondo stime dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità poiché può determinare varie patologie, più o meno gravi a seconda dell’età e del sesso, come l’iper o
l’ipoproduzione di ormone tiroideo da parte della ghiandola.
La carenza di iodio è diffusa in varie parti del mondo
e anche in Italia e può causare un
aumento di volume della tiroide (gozzo) e la formazione di noduli..
Una carenza di ormone tiroideo
durante la vita fetale e neo natale può avere effetti diversi, fino all’arresto
irreversibile della maturazione dell’encefalo con gravi conseguenze sullo
sviluppo intellettivo, con conseguente ritardo mentale, sordomutismo e paralisi
spastica.
In Italia si ammalano di gozzo circa 6 milioni di persone, più del
10 per cento della popolazione del nostro paese e l’impatto economico di questa
malattia è stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno. Addirittura, nella
sola popolazione giovanile, il gozzo interessa almeno il 20 per cento delle
persone.
Il fabbisogno di iodio è particolarmente elevato per le donne in
gravidanza e per i bambini. Secondo le stime attuali, un neonato su 3mila nasce
con una forma di malattia tiroidea. In età adulta, le donne sono molto più
soggette alle malattie tiroidee rispetto agli uomini: una donna ha il 20 per
cento di possibilità di sviluppare problemi alla tiroide nel corso della sua
vita.
QUANTO IODIO
SERVE?
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità,
il fabbisogno giornaliero di iodio per un adulto è di 150 mcg/die, mentre
aumenta a 200 mcg/die nella donna durante la gravidanza e l'allattamento. Nei
bambini con meno di 1 anno di età occorrono 50 mcg/die e nei bambini da 1 a 10
anni 90-120 mcg/die.
IN
QUALI ALIMENTI SI TROVA?
Lo iodio è presente nel corpo umano
in quantità di 15-20 mg, e l’apporto giornaliero necessario è stimato in 150
ug/giorno. Gli alimenti più ricchi di iodio -oltre al sale iodato- sono i
prodotti della pesca
• pesci marini: es. merluzzo, pesce azzurro, salmone,
aringa
• crostacei: gamberetti
• molluschi: ostriche
• altri prodotti di origine marina: olio di fegato di
merluzzo, alghe
Considerata la scarsa presenza del pesce sulle nostre
tavole, lo iodio assunto è largamente inferiore ai livelli raccomandati. Tutte
le altre fonti sia di origine vegetale (legumi, frutta e ortaggi) che animale
(uova, carni, latte e formaggi) ne contengono solitamente modeste quantità.
Questo è dovuto alla scarsa presenza nel nostro suolo e all`aumentata
degradazione dell`ambiente ch rende il problema sempre più grave. Solo in una
limitatissima fascia (circa 4-5 Km) in prossimità del mare si riscontrano nei
terreni (e quindi nei prodotti coltivati) concentrazioni significative di tale
oligoelemento. Inoltre, i processi di raffinazione degli alimenti e i modelli
intensivi di produzione agricola finiscono con eliminare gran parte dello iodio
presente negli alimenti.
COME
PREVENIRE LA CARENZA DI IODIO?
Tentativi effettuati in alcuni Paesi mediante
iodazione del pane, dell`acqua e iniezioni di olio iodato sono stati meno
efficaci dell`uso del sale iodato che, in Austria, Svizzera, Scandinavia, Gran
Bretagna e Stati Uniti d’America, ha portato alla scomparsa del gozzo endemico.
Si capisce pertanto l’importanza di sostituire definitivamente il sale comune
-fine e grosso- con sale arricchito di iodio. La legislazione attualmente
vigente in Italia prevede la produzione e la vendita di sale iodato su tutto il
territorio nazionale, ma il suo consumo rimane su base volontaria.
Si tratta di sale normale a cui viene aggiunta una
minima quantità di iodio che, pur presente in gran quantità nell’acqua di mare,
viene perso nel processo di produzione del sale comune. Esistono due tipi di
sale arricchito con iodio:
1. Sale iodato: ottenuto con aggiunta di iodato di
potassio. E’ più stabile di quello iodurato, non contiene impurità che possono
decomporre lo ioduro. Inoltre esso è meno solubile in acqua e pertanto in caso
di esposizione all’umidità si ha una minore riduzione del tenore di iodio
2. Sale iodurato: ottenuto con aggiunta di ioduro di
potassio. Il cosiddetto sale marino contiene invece poco iodio in quanto nel
corso della preparazione, dopo la formazione dei cristalli di sale, il liquido
residuo, che contiene la maggior parte di iodio, viene eliminato per evitare
che il sale abbia un sapore amaro. Il sale arricchito con iodio: • si può
acquistare nei comuni negozi e supermercati, • ha un prezzo sovrapponibile a
quello tradizionale • è privo di effetti organolettici sugli alimenti (colore,
odore e sapore del sale sono gli stessi).
E
ALLORA?
USARE sale arricchito con iodio non comporta alcun
problema -neppure per i pazienti ipertiroidei E non vi è rischio di eccessiva
introduzione di iodio con la dieta il consiglio è di sostituire a tutte le età e in tutte le condizioni (anche
in gravidanza) il sale comune con sale iodato, misura semplice, efficace e
priva di controindicazioni per prevenire le conseguenze della carenza iodica,
spesso sottovalutata. L’utilizzo del sale deve comunque essere
moderato per non influire negativamente sulla pressione arteriosa. Ricorda
quindi: “Usa poco sale, ma solo sale arricchito con iodio".
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