Come svezzare il bambino?? Chiedete a lui: autosvezzamento: 7 consigli per iniziare
Tratto, modificato, dalla Rivista /sito di UPPA come passare al cibo dei grandi
La fase dello svezzamento richiede da
parte del pediatra informazioni alla famiglia e soprattutto rendere il genitore autonomo e competente a cibarsi bene
in quanto il bambino, all'inizio con assaggi, mangerà quello che si mangia a tavola.
Ci sono state nel passato, e ci sono tuttora da parte di
alcuni operatori della salute, pediatri compresi, azioni tese a promuovere una alimentazione
dei bambini soprattutto, o esclusivamente, con prodotti industriali. Cosa fare??? Via tutti i prodotti industriali e subito pasta al pesto?
La verità, al solito è nel mezzo. Dobbiamo tenere conto che l’inquinamento
ambientale è un problema e molti alimenti possono contenere sostanze
potenzialmente dannose per cui, nel dubbio, si può ricorrere ai prodotti per l’infanzia accuratamente controllati. Quindi senza voler demonizzare nulla l’uso ANCHE dei prodotti industriali è utile quando
non si hanno alimenti “genuini” a disposizione on in certe situazioni come
viaggi, trasferimenti o impegni di lavoro che non hanno consentito di avere
tempo a disposizione per fare la spesa e per cucinare. Ma....il miglior alimento
per i bambini deve essere quello che mangia tutta la famiglia, anzi lo svezzamento è
l’occasione per tutta la famiglia di migliorare la propria alimentazione scegliendo
una dieta mediterranea e facendo attenzione a quello che si mangia (ad esempio nello
yogurt deve esserci yogurt e non conservanti, coloranti, dolcificanti, e aromi “naturali”
e altre cose…).
Per approfondire dal sito www.uppa.it
trovate articoli sull’autosvezzamento. Chi volesse approfondire può scaricare
lo speciale curato dal pediatra Lucio Piermarini, autore di “Io mi svezzo da
solo”:
Intanto Sette semplici consigli
-
Tenere sempre il bambino a tavola con i genitori,
non appena è in grado di stare seduto con minimo appoggio sul seggiolone o in
braccio;
-
Se alimentazione materna alimentare con solo
latte fino al compimento dei sei mesi, come raccomandato dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità;
-
aspettare le richieste di cibo del bambino, di
solito il tentativo di raggiungerlo con le mani o uno sguardo sostenuto ed
eccitato;
-
soddisfare le sue richieste purché si tratti di
cibo idoneo a giudizio dei genitori e,
se avete dubbi, consultate il pediatra
-
smettere gli assaggi se il bambino smette di
chiederli, o se il pasto della famiglia è finito. Questo vale sempre: mai
forzare a mangiare!!!;
-
non cambiare ritmi e durata dei pasti dei
genitori: il bambino deve prendere il loro ritmo;
-
l’allattamento materno prosegue a richiesta fin
quando la mamma e il bambino saranno, entrambi, d’accordo a continuarlo.
Ovviamente ogni regola ha le sue eccezioni, ogni bambino è
diverso e lo svezzamento va adattato alle caratteristiche del bambino e alle
abitudini e ai ritmi della famiglia
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