I SUPERGENITORI (Genitori elicottero) - OVERPARENTING
La “professione” di
genitore è molto difficile e non esiste una formula identica e valida per tutti.
Importante è l’educazione che diamo ai
nostri figli dai primi periodi della vita. Educazione che si trasmette
soprattutto con il nostro comportamento e con la nostra coerenza e non solo con
le parole o con le punizioni, le lodi e i controlli.
L’educazione vuol dire
tanto amore e rispetto e insegnare delle regole che anche noi dobbiamo
rispettare. Un controllo deve esserci ma non bisogna esagerare. E’ stato
coniato un termine per i genitori che vogliono controllare tutto e che, a
volte, arrivano anche a precedere quello che i figli vogliono, privandoli della gioia del desiderio e non consentendo
una crescita ed una maturazione nelle decisioni. Si chiamano “genitori
elicottero”
Vari studi confermano come
il comportamento opprimente dei genitori influisca sul figlio facendolo
divenire troppo ansioso e tendente alla depressione. Uno studio di qualche anno
fa pubblicato sul “Journal of Child and Family Studies” ha messo in evidenza
come genitori troppo protettivi o che vogliano continuamente essere informati
della vita dei propri figli abbiano su questi ultimi un effetto negativo,
facendoli diventare ansiosi e depressi.
Lo studio ha visto come
protagonista un campione di 297 studenti del college, di età compresa tra i 18
e i 23 anni. Chi era cresciuto in una famiglia eccessivamente protettiva
manifestava più insicurezza, una minore capacità di assumere delle decisioni e
una tendenza più elevata alla depressione. Il fenomeno in realtà non è nuovo e
lo studio si presenta solo come un’ennesima conferma di una realtà comportamentale
che si evince chiaramente nella vita di tutti i giorni. Per questa tipologia di
genitori è stata infatti già da tempo coniata l’espressione “helicopter
parenting“: i genitori sbaglierebbero nell’essere eccessivamente premurosi nei
confronti dei bambini, in particolar modo se questi sono in tenera età. Il
bambino deve essere lasciato libero di sperimentare da solo e di scegliere in
modo autonomo la linea risolutiva che ritiene più appropriata. In fin dei
conti, è una lezione che i nostri antenati conoscevano già perfettamente:
“Sbagliando si impara!”
Un altro termine utilizzato
è l’”overparenting” caratterizzato da genitori che “stanno addosso” ai
figli col fiato sul collo, non li lasciano sbagliare o cercare la propria
strada da soli.
Questo si osserva
soprattutto nella scuola ove alcuni genitori si trasformano in studenti e, non
solo controllano, ma si sostituiscono ai figli per i compiti in casa. Non si
lascia, così, al bambino la possibilità di sbagliare né li si lascia la
possibilità di assumersi le responsabilità che, prima o poi, nella vita si
debbono assumere. Abbiamo il dovere di lasciarli sbagliare come scrive Jessica Lahey, madre e insegnante, scrittrice del libro «Lasciamoli
sbagliare».
Non dobbiamo proteggere i
nostri figli da tutte le minacce della
vita.
Sbagliando si impara,
ripeto, e sbagliando saranno in grado di prendere nel futuro le decisioni e sapranno fronteggiare situazioni
difficili. I genitori elicottero controllano e forniscono consigli e istruzioni
non richiesti o fanno al posto dei figli,
propongono soluzioni o risposte prima che il ragazzo abbia avuto modo di
affrontare il problema. Non permettono ai figli di decidere per conto proprio.
In sintesi cara mamma
lasciate spazio a vostro figlio, non fate o decidete pere lui, controllate
(osservare, senza reagire) e siate pronti a intervenire se richiesti o in caso
di “rischio”.
Come scrive Lahey “i bambini devono imparare a essere
indipendenti e devono essere felici, non farci felici. Togliere ogni ostacolo
non rafforza la loro autostima, ma la nostra. Cambiando atteggiamento i ragazzi
di oggi diventeranno, domani, adulti capaci di affrontare la vita e di trovare
il proprio posto nel mondo”.
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