TANTA SANITA’ E POCA SALUTE
In questi giorni l’attenzione popolare è calamitata da due
eventi:
-
il collasso dei Pronto Soccorso per epidemia
influenzale
-
i sacchettini biologici a pagamento L nei supermercati.
Tralascio il secondo non problema che ha fatto notizia e mi
soffermo sul primo.
Il fatto che in una epidemia, prevista, di influenza i Pronto Soccorso sarebbero stati presi d’assalto
era un fatto assolutamente prevedibile e le conseguenze
prevenibili: sarebbe bastato una programmazione sanitaria con
una soluzione che non può essere solo
quella di potenziare i Pronto Soccorso o di evitare interventi o ricoveri
ordinari ma anche, e soprattutto, di offrire dei servizi sul territorio.
Alcuni, invece di affrontare il problema, cercano le colpe.
La mente umana ha bisogno di un capro espiatorio. Le cause più frequenti sono
ritenute causate da chi si reca in PS, all’ansia e si afferma che più servizi si
offrono e più si induce un bisogno. Una soluzione propugnata è far pagare chi
accede al PS ma non sta così male (chi lo stabilisce?).
Non dico che non ci sia del vero in alcune considerazioni ma
intanto chi “sta male” (e uno che va al PS sta male davvero o pensa di stare
male ma ….anche se non stesse male (mettiamo non ha un infarto o altra
patologia organica) , di fatto, sta male: pensiamo agli attacchi di panico che
non si risolvono di certo dicendo a chi lo ha che non ha niente…o
maltrattandolo per uso improprio del PS).
Basterebbe poco per organizzare un servizio in certi periodi
ma penso che non ci sia la volontà politica, ma quello che mi preoccupa maggiormente
è quanto poco si investa invece in salute e in prevenzione e si parli solo si
sanità, PS, Guardia Medica e 118, posti letto, spese e risparmi.
Giusto parlare e organizzare, cosa che, finora, non è,
comunque, stata fatta ma lo stato di salute dipende da tanti fattori e non solo
dalle malattie che, anzi, incidono meno
di altre condizioni sulla mortalità. Di
prevenzione poco, se ne parla per i vaccini che pur se importanti rappresentano
una minima parte della prevenzione.
La prima causa di morte da 1 a 44 anni sono gli incidenti…..e
se ne parla, e soprattutto si fa, poco. A Genova decisioni “politiche” hanno
portato alla sospensione di un interventi salvavita: la manovra antisoffocamento
da corpo estraneo che veniva eseguita, illustrata e fatta fare ai genitori da
anni dai pediatri L
L’altra principale causa di morte sono le malattie croniche non
trasmissibili che dipendono soprattutto da cattivi stili di vita. E quanto poco
si investe su campagne di informazione
di educazione e di sostegno alla
genitorialità per:
-
corretta alimentazione (alimntazione con
abbondante consumo di verdura, frutti e semi, uso di cibo integrale e scarso
uso di sale)
-
Attività fisica e contrasto all’eccesso di peso
-
Contrasto al fumo e all’alcol…..(vedete tabella
3)
Alcuni grafici parlano più di tante parole (vedi sotto):
La prima causa di mortalità da 1 a 44 anni sono gli
incidenti. La mortalità da incidenti in età pediatrica è dovuta principalmente
a incidenti legati al traffico, all’annegamento, al soffocamento, seguono incidenti
domestici e avvelenamento
Le 10 principali cause di mortalità (dati CDC di Atlanta): https://webappa.cdc.gov/sasweb/ncipc/leadcause.html
Cause di mortalità
Negli USA 1 persona muore a causa di un incidente ogni tre minutes.
Le morti da incidenti rappresentano la cima dell’iceberg in
quanto ogni anno milioni di person sopravvivono agli incidenti e molti hanno
problemi di salute fisica, mentale e problemi economici
TABELLA 3
Fattori di rischio di mortalità dal 1995 al 2010: http://www.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140-6736(17)30505-6.pdf
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