giovedì 4 gennaio 2018

TANTA SANITA’ E POCA SALUTE

TANTA SANITA’ E POCA SALUTE
In questi giorni l’attenzione popolare è calamitata da due eventi:
-       il collasso dei Pronto Soccorso per epidemia influenzale
-       i sacchettini biologici a pagamento L nei supermercati.
Tralascio il secondo non problema che ha fatto notizia e mi soffermo sul primo.
Il fatto che in una epidemia, prevista, di influenza i Pronto Soccorso sarebbero stati presi d’assalto era un fatto assolutamente prevedibile e le conseguenze prevenibili:  sarebbe bastato una programmazione sanitaria con una  soluzione che non può essere solo quella di potenziare i Pronto Soccorso o di evitare interventi o ricoveri ordinari ma anche, e soprattutto, di offrire dei servizi sul territorio.
Alcuni, invece di affrontare il problema, cercano le colpe. La mente umana ha bisogno di un capro espiatorio. Le cause più frequenti sono ritenute causate da chi si reca in PS, all’ansia e si afferma che più servizi si offrono e più si induce un bisogno. Una soluzione propugnata è far pagare chi accede al PS ma non sta così male (chi lo stabilisce?).
Non dico che non ci sia del vero in alcune considerazioni ma intanto chi “sta male” (e uno che va al PS sta male davvero o pensa di stare male ma ….anche se non stesse male (mettiamo non ha un infarto o altra patologia organica) , di fatto, sta male: pensiamo agli attacchi di panico che non si risolvono di certo dicendo a chi lo ha che non ha niente…o maltrattandolo per uso improprio del PS).
Basterebbe poco per organizzare un servizio in certi periodi ma penso che non ci sia la volontà politica, ma quello che mi preoccupa maggiormente è quanto poco si investa invece in salute e in prevenzione e si parli solo si sanità, PS, Guardia Medica e 118, posti letto, spese e risparmi.
Giusto parlare e organizzare, cosa che, finora, non è, comunque, stata fatta ma lo stato di salute dipende da tanti fattori e non solo dalle malattie che,  anzi, incidono meno di altre condizioni sulla  mortalità. Di prevenzione poco, se ne parla per i vaccini che pur se importanti rappresentano una minima parte della prevenzione.
La prima causa di morte da 1 a 44 anni sono gli incidenti…..e se ne parla, e soprattutto si fa, poco. A Genova decisioni “politiche” hanno portato alla sospensione di un interventi salvavita: la manovra antisoffocamento da corpo estraneo che veniva eseguita, illustrata e fatta fare ai genitori da anni dai pediatri L
L’altra principale causa di morte sono le malattie croniche non trasmissibili che dipendono soprattutto da cattivi stili di vita. E quanto poco si investe su campagne di informazione  di educazione  e di sostegno alla genitorialità per:
-       corretta alimentazione (alimntazione con abbondante consumo di verdura, frutti e semi, uso di cibo integrale e scarso uso di sale)
-       Attività fisica e contrasto all’eccesso di peso
-       Contrasto al fumo e all’alcol…..(vedete tabella 3)

Alcuni grafici parlano più di tante parole (vedi sotto):
La prima causa di mortalità da 1 a 44 anni sono gli incidenti. La mortalità da incidenti in età pediatrica è dovuta principalmente a incidenti legati al traffico, all’annegamento, al soffocamento, seguono incidenti domestici e avvelenamento
Le 10 principali cause di mortalità (dati CDC di Atlanta): https://webappa.cdc.gov/sasweb/ncipc/leadcause.html


Cause di mortalità
Negli USA 1 persona muore a causa di un incidente ogni tre minutes.
Le morti da incidenti rappresentano la cima dell’iceberg in quanto ogni anno milioni di person sopravvivono agli incidenti e molti hanno problemi di salute fisica, mentale e problemi economici





TABELLA 3
Fattori di rischio di mortalità dal 1995 al 2010: http://www.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140-6736(17)30505-6.pdf





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