martedì 20 febbraio 2018

RECENSIONE DEL LIBRO: “COME NUTRIRE MIO FIGLIO” di Alberto Ferrando Prof.ssa Chiara Evelli

RECENSIONE DEL LIBRO: “COME NUTRIRE MIO FIGLIO” di Alberto Ferrando
Prof.ssa Chiara Evelli
Un libro, senza dubbio, ricco di consigli utili e preziosi per i genitori!
Ciò che più mi colpisce è il concetto che è solo la mamma che conosce a fondo il proprio bambino ed occorre evitare di farsi condizionare dal giudizio o dai consigli di altre persone.
L'autore prende in considerazione tutte le problematiche riguardo a questo argomento, dal momento della nascita e quindi dell'allattamento, fino al periodo adolescenziale.
- La mamma, dopo il parto, va incoraggiata ed aiutata durante i primi giorni a soddisfare le richieste di allattamento del piccolo, che  possono arrivare anche a 8-12 volte durante la giornata.
- Ci sono mamme che riescono ad allattare i loro bambini per molto tempo, anche dopo i due anni, altre, invece, il latte non riescono a produrlo, ma non per questo devono essere colpevolizzate.
- L'allattamento deve essere un momento speciale che si instaura tra  mamma
e figlio e non una situazione dove prevale la paura di avere poco latte.
 Molto interessanti sono le risposte date dall'autore ad alcune mamme,  riguardo a questo momento e sarebbe molto utile che anche le gestanti le leggessero.
- Importantissimo il concetto che il piccolo si regola da solo, sa benissimo quando è sazio e quando necessita ancora di latte.
Il dott. Ferrando si sofferma molto sul periodo dello svezzamento che in generale dovrebbe avvenire intorno ai sei mesi, ed elenca una serie di consigli su come fare assaggiare gli alimenti ai bambini.
Non dimentichiamoci che questo momento deve avvenire in un clima  rilassato e tranquillo, senza stressare eccessivamente il piccolo. Quando il bambino è in grado di mangiare seduto da solo nel seggiolone, dovrebbe
pranzare e cenare con tutta la famiglia, poichè il momento del pasto deve essere speciale, dove tutti i componenti si riuniscono e con la televisione spenta, si raccontano la loro giornata, vivono il piacere di stare insieme.
- Il piccolo dovrebbe avere la possibilità di toccare il cibo con le mani, di portarselo alla bocca, stando naturalmente attenti alla grandezza dei pezzi di cibo che ha nel piatto.
- E' importante che siano i genitori a dare il buon esempio ai propri bambini, nutrendosi in modo adeguato ed evitando cibi spazzatura. Devono far abbondante uso di frutta e verdura, perchè i figli imparano da loro.
Vorrei riportare alcune parole del dott. Ferrando: " Il bambino può mangiare molti dei cibi destinati ai componenti del nucleo familiare se gli si presentano, o comunque gli vengono offerti, in forma e consistenza facili da masticare e da deglutire, preparati senza sale  e zucchero. Tuttavia, il bambino non può essere considerato un piccolo
adulto, ma ha esigenze nutrizionali specifiche che il pediatra  condividerà con i genitori".
Molto interessanti sono i consigli che l'autore ci fornisce, riguardo alla difficoltà che i genitori incontrano di fronte al rifiuto del cibo da parte del figlio.
- Ricordiamoci, ad esempio di non colpevolizzarlo troppo, facendolo soffrire con frasi come:" Così fai soffrire la mamma,ecc.".
- Vorrei citare questa frase, che a mio parere ogni genitore dovrebbe ricordare: " l'inappetenza deriva da un mancato equilibrio tra quanto un bambino mangia e quanto in famiglia si pensa debba mangiare. Si risolve,
riducendo le aspettative della famiglia e non facendo mangiare di più il bambino".
Anche riguardo allo svezzamento il dott. Ferrando, riporta nel suo libro le risposte date ad alcuni genitori.
Molto interessante è la parte dedicata alle porzioni e alla quantità di cibo che un bambino deve assumere dai tre , fino ai 17 anni di vita. Oltre a tutte queste problematiche l'autore si dimostra molto attento riguardo l'alimentazione legata allo sport, alle fobie che i bambini sviluppano intorno ai due anni di fronte ai cibi nuovi, facendo  emergere anche la loro voglia di autonomia nella scelta dei piatti.
Si sofferma, poi, sui capricci e vorrei riportare le regole che il dott. Ferrando elenca, per aiutare i genitori in queste situazioni  molto comuni.
  . Imporre regole chiare e ragionevoli.
  . Esprimere il vostro consenso e gradimento, quando il bambino si comporta bene: se il bambino avverte che quello che fa è approvato dai genitori, si sente gratificato e importante, e questo lo stimola a ripetere quel comportamento adottato.
  . Non impartire ordini rigidi e autorevoli ( Mangia e zitto!")
  . Non arrivare a contrattazione con il ricatto emotivo ("Fallo per     la mamma,ti prego").
  . Non forzare e fare pressioni.
  . Non insistere, perchè l'ostinazione si può trasformare gradualmente in costrizione e mettere il bambino a disagio, impedendogli di sperimentare la sensazione del piacere che, naturalmente, dovrebbe accompagnare l'esperienza del pasto.
  . Non infliggere punizioni, perchè non sono un mezzo educativo efficace.
  . Non ascoltare i consigli di parenti ed amici: voi solo conoscete vostro figlio come nessun altro.
  . Non fare confronti con fratelli, sorelle o amici.
  . Non usare minacce.
  . Non tormentatevi chiedendovi se state facendo le cose giuste e se     siete dei bravi genitori.
  . Armatevi di tanta pazienza e vedrete che il tempo risolverà molti     problemi".
L'autore si sofferma, inoltre, sul problema dell'obesità ( 44 milioni di bambini in sovrappeso) causata dalla mancanza di educazione alimentare, da un "ambiente obesogenico" , dove si incontrano molte difficoltà a
condurre una vita sana  e da fattori ereditari.
 Insomma il dott. Ferrando in questo libro ha analizzato tutti gli aspetti di questa problematica, senza tralasciare l'anoressia e la bulimia, i grandi mali della nostra società.
Un libro, senza dubbio, ricco di consigli utili e preziosi per i genitori!




Nessun commento:

Posta un commento