sabato 24 febbraio 2018

NO MIELE AI BAMBINI FINO A 1 ANNO: BAMBINO DI 5 MESI GRAVE A ROMA

NO MIELE AI BAMBINI FINO A 1 ANNO: BAMBINO DI 5 MESI GRAVE A ROMA
Cari genitori il miele ha tante benefiche proprietà ma sotto all’età di 1 anno presenta un rischio, raro ma grave: il botulismo per cui, almeno fino a 1 anno di età,  è sconsigliata la somministrazione.
In questi giorni la notizia di un bambino di 5 mesi ricoverato a Roma (bambino originario di Torino) (vedi sotto).
Il botulismo infantile e' una malattia grave, rara, che può essere mortale se non diagnosticata in tempo, e che colpisce i bambini di meno di un anno. Causata da un germe, il  Clostridium botulinum,  che produce una tossina considerata il veleno naturale più potente al mondo.
Quando gli adulti ingeriscono le spore, che sono frequentemente presenti nel terreno o nella polvere, non succede niente perché l’ intestino le metabolizza senza danni. L' intestino dei bambini invece, prima dello svezzamento, non e' ancora in grado di uccidere queste spore: la loro flora intestinale non e' capace di inattivarle. Le spore si moltiplicano nell’intestino, possono  diventare batteri attivi che producono la tossina.
APPROFONDIMENTI:
L’Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it/binary/spva4/cont/Il_botulismo_infantile.pdf ): “Il miele è il solo veicolo alimentare sicuramente correlato, da evidenze epidemiologiche e di laboratorio, al botulismo infantile.
 Il miele, in quanto prodotto naturale, può contenere le spore che le api raccolgono durante la loro attività. Nel miele le spore possono sopravvivere ma non moltiplicarsi e produrre la tossina. Inoltre, i trattamenti convenzionali utilizzati per distruggere le spore non possono essere usati nel caso del miele perché altererebbero le caratteristiche del prodotto, rendendolo non idoneo al consumo umano.
Indagini effettuate in diversi paesi su campioni di miele presenti in commercio hanno evidenziato la presenza si spore di C. botulinum nel 2-7% dei campioni esaminati, con una notevole variazione tra le differenti aree geografiche, ma in generale con cariche molto basse.
In un report americano (CDC 2003) viene stimato che l’incidenza annuale di botulismo infantile negli Stati Uniti è di due casi su 100.000 nascite; nella città di New York l’incidenza annuale è raddoppiata (4 casi su 100.000) e nel solo quartiere di State Island nel 2000 sono stati rilevati 68 casi su 100.000 nascite. La maggior parte dei casi è causata da tossine di tipo A e B e interessa lattanti di età inferiore a 6 mesi. I casi mortali in pazienti ricoverati in ospedale sono inferiori all’1%.
Una parte di casi di morte improvvisa di lattanti senza cause apparenti (SIDS Sudden Infant Death Sindrome) è stata reinterpretata attraverso la sintomatologia e attribuita a questa origine. Ricerche di laboratorio e studi epidemiologici hanno accertato che il miele rappresenta uno dei più importanti reservoir di spore di Cl. Botulinum e che quindi la principale causa di botulismo infantile possa essere ricercata nel consumo di tale alimento (Schocken, 1999).  (da: http://cms.aivemp.it/SiteTailorCommon/showBinary.aspx?id=1209) .

Nella principale banca dati mondiale di riviste mediche il numero di pubblicazioni è limitato (circa 70) e, spesso, riporta singoli casi di intossicazione.


Nessun commento:

Posta un commento