LO SPINELLO FA MALE: INFORMAZIONE NEI PRIMI 1000 GIORNI DI VITA
NORMALE LO SPINELLO PER IL 90% DEI RAGAZZI: la notizia è "vecchia" (di ottobre) ma ci dovremmo riflettere e iniziare a fare interventi di informazione ed educazione nei bambini , e genitori, fin dalle scuole materne, anzi prima.
(L'HASHISH HA EFFETTI DANNOSI SOPRATTUTTO NEI RAGAZZI UNDER 21 ANNI)
Bisogna seminare per ottenere e interventi sulle famiglie debbono essere fatti precocemente: NEI PRIMI 1000 GIORNI DI VITA (periodo che va dal concepimento al compimento del 2 anno di vita). Non lo dico io ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Vedete l'iniziativa "Genitoripiù: www.genitoripiu.it).
Bisogna investire in informazione sui genitori e non fare "solo" (anche se è sempre qualcosa) interventi sui ragazzi in adolescenza: in adolescenza e successivamente si raccoglie quello che si è seminato fin ...dalla prenascita.
Pensate che ho avuto genitori preoccupati del fatto che il figlio adolescente non beveva alcol e non si faceva di spinelli :-(
Il 90% degli adolescenti considera normale consumare cannabis e fumare spinelli, anche in casa.
Circa il 50% lo vede fare ai propri compagni prima di entrare in classe, il 66% una volta usciti di scuola.
Il carattere di "normalità" che ha assunto il consumo di cannabis, non più vissuto come comportamento deviante come in passato veniva considerato, in analogia con il consumo di eroina, emerge da una ricerca su 2.671 ragazzi delle scuole superiori, licei e istituti professionali. La ricerca non si è basata su domande dirette su consumi e vissuti personali ma sulle esperienze di amici e compagni di scuola. Dall'indagine, svolta dalla Asl Roma 2, insieme alla Cooperativa Parsec, emerge che il 90% degli intervistati racconta di conoscere o frequentare amici che consumano, in modo regolare o sporadico, cannabis.
In particolare, sono stati intervistati i ragazzi di 14 istituti del centro storico e della periferia di Roma per capire anche se il territorio di riferimento incida sulla percezione del rischio del consumo. Il quadro che emerge rileva un rischio di un uso regolare più intenso tra gli amici degli studenti degli Istituti professionali rispetto a quelli dei Licei, mentre non si evidenziano sostanziali differenze tra le diverse aree geografiche della periferia e del centro storico di Roma. Quasi metà degli studenti intervistati, pari al 47,2%, dichiarano che ai loro amici e/o conoscenti capita (qualche volta o frequentemente) di fumare spinelli in casa. L'uso domestico della cannabis sembra dunque essere ampiamente diffuso tra gli amici degli intervistati.
Anche in ambito scolastico si percepisce la "normalizzazione" del consumo. La maggioranza degli studenti afferma di avere amici o conoscenti che consumano cannabis o prima di entrare a scuola (51,4%) o all'uscita della scuola (66,6%). Anche in questa dimensione non si rilevano sostanziali differenze tra gli studenti che frequentano le scuole del territorio della ASL Roma 2 e quelli iscritti ad istituti del centro storico.
Un forte indicatore di rischio è quello della presenza di amici che hanno avuto malori legati al consumo di cannabis. La percentuale di soggetti che hanno dichiarato di avere almeno un amico che ha avuto un malore oscilla tra il 32,8% nelle scuole di periferia e il 33,8% nelle scuole del centro cittadino.
Anche per il rischio relativo ai problemi legali o alle segnalazioni avute per il consumo di cannabis non si notano differenze sostanziali tra le due aree geografiche. La percentuale di soggetti che hanno dichiarato di avere almeno qualcuno degli amici che ha avuto problemi legali o segnalazioni oscilla tra il 42% nelle scuole di periferia e il 43,6% nelle scuole del centro cittadino. I risultati della ricerca, "Sto apposto così" Cannabis: realtà e percezione dei rischi legati al consumo di cannabis negli studenti degli Istituti Superiori sono stati presentati nel corso di un convegno oggi a Roma.(ANSA).
Circa il 50% lo vede fare ai propri compagni prima di entrare in classe, il 66% una volta usciti di scuola.
Il carattere di "normalità" che ha assunto il consumo di cannabis, non più vissuto come comportamento deviante come in passato veniva considerato, in analogia con il consumo di eroina, emerge da una ricerca su 2.671 ragazzi delle scuole superiori, licei e istituti professionali. La ricerca non si è basata su domande dirette su consumi e vissuti personali ma sulle esperienze di amici e compagni di scuola. Dall'indagine, svolta dalla Asl Roma 2, insieme alla Cooperativa Parsec, emerge che il 90% degli intervistati racconta di conoscere o frequentare amici che consumano, in modo regolare o sporadico, cannabis.
In particolare, sono stati intervistati i ragazzi di 14 istituti del centro storico e della periferia di Roma per capire anche se il territorio di riferimento incida sulla percezione del rischio del consumo. Il quadro che emerge rileva un rischio di un uso regolare più intenso tra gli amici degli studenti degli Istituti professionali rispetto a quelli dei Licei, mentre non si evidenziano sostanziali differenze tra le diverse aree geografiche della periferia e del centro storico di Roma. Quasi metà degli studenti intervistati, pari al 47,2%, dichiarano che ai loro amici e/o conoscenti capita (qualche volta o frequentemente) di fumare spinelli in casa. L'uso domestico della cannabis sembra dunque essere ampiamente diffuso tra gli amici degli intervistati.
Anche in ambito scolastico si percepisce la "normalizzazione" del consumo. La maggioranza degli studenti afferma di avere amici o conoscenti che consumano cannabis o prima di entrare a scuola (51,4%) o all'uscita della scuola (66,6%). Anche in questa dimensione non si rilevano sostanziali differenze tra gli studenti che frequentano le scuole del territorio della ASL Roma 2 e quelli iscritti ad istituti del centro storico.
Un forte indicatore di rischio è quello della presenza di amici che hanno avuto malori legati al consumo di cannabis. La percentuale di soggetti che hanno dichiarato di avere almeno un amico che ha avuto un malore oscilla tra il 32,8% nelle scuole di periferia e il 33,8% nelle scuole del centro cittadino.
Anche per il rischio relativo ai problemi legali o alle segnalazioni avute per il consumo di cannabis non si notano differenze sostanziali tra le due aree geografiche. La percentuale di soggetti che hanno dichiarato di avere almeno qualcuno degli amici che ha avuto problemi legali o segnalazioni oscilla tra il 42% nelle scuole di periferia e il 43,6% nelle scuole del centro cittadino. I risultati della ricerca, "Sto apposto così" Cannabis: realtà e percezione dei rischi legati al consumo di cannabis negli studenti degli Istituti Superiori sono stati presentati nel corso di un convegno oggi a Roma.(ANSA).
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