venerdì 29 marzo 2019

LE PAROLE FANNO PIU' MALE DELLE BOTTE: CYBERBULLISMO E LA STORIA VERA DI CAROLINA PICCHIO

LE PAROLE FANNO PIU' MALE DELLE BOTTE: CYBERBULLISMO E LA STORIA VERA DI CAROLINA PICCHIO
Nella lettera prima di suicidarsi la ragazza di 14 anni Carolina Picchio scriveva "Le parole fanno più male delle botte" e si scusava con i genitori di non essere stata abbastanza forte.
Ricordiamo questa ragazza. Guardate questo filmato e pensateci prima di......e se siete oggetti di violenza o attacchi verbali parlatene con gli amici, i genitori, il pediatra e segnalate.
Riporto anche  la lettera inviata dal papà di Carolina Picchio al Corriere della sera: “Sono il papà di Carolina, quella ragazzina meravigliosa che manca a me e al mondo da una notte di gennaio del 2013. Mia figlia aveva 14 anni, si è uccisa perché dei giovanotti poco più grandi di lei, dopo averla molestata sessualmente e aver filmato ogni scena, hanno messo tutto su Internet. Me la ricordo bene la notte in cui tornò da quella festa, andai a prenderla io stesso e la mattina dopo mi disse: papà non ricordo niente di quello che ho fatto ieri sera. Non sapeva nulla, povera stella. L’ha saputo giorni dopo, quando ha trovato il coraggio di buttarsi dal balcone dopo aver letto i 2.600 like, insulti e volgarità vomitati dal mondo anonimo della rete. Ma parliamo dei responsabili. Le hanno fatto perdere coscienza e si sono divertiti un po’. Chissà, a loro sarà sembrato normale… Ancora oggi, dopo le loro ammissioni, mi chiedo: hanno capito davvero il disvalore di quello che hanno fatto? La consapevolezza dichiarata non sempre corrisponde a quella vissuta ed è per questo che insisto ormai da mesi: devono dimostrare fino in fondo che sono pentiti, come hanno detto in tribunale. Hanno ottenuto la messa alla prova invece del procedimento penale? Bene. Se hanno elaborato le loro colpe sarà un bene condividerle con gli adolescenti nelle scuole. Questo sarà il loro percorso alternativo al carcere, quando li sentirò parlare sinceramente del male che hanno fatto saprò che hanno capito davvero. Se hai perduto tua figlia in modo così tragico hai bisogno di un motivo per alzarti ogni mattina. Io ho passato tre mesi senza avere nemmeno la voglia di aprire gli occhi. Poi mi sono detto che Carolina non poteva essere una riga in cronaca che si legge e si dimentica. Così oggi vivo per le Caroline che non conosco e che purtroppo, lo so, sono da qualche parte nella rete anche adesso mentre scrivo”.
Che pena per i ragazzi che hanno fatto il filmato e ,o hanno messo inerte? Reato estinto https://www.corriere.it/cronache/18_dicembre_19/carolina-picchio-reato-estinto-5-ragazzi-accusati-averla-spinta-suicidio-740538c8-0397-11e9-94ba-cb54e059ac5f.shtml
Ma ognuno ha a che fare con la propria coscienza che sarebbe meglio tirare fuori preventivamente. E ognuno, anche se non lo sa , ha la coscienza, magari esce fuori tardi, dopo tempo. Mas presenta sempre il conto...con gli interessi



Nessun commento:

Posta un commento