COVID-19: Lettera a una amica: Un abbraccio a tutti, soprattutto a chi ha sofferto e a chi rischia ogni giorno.
Isolati in casa con mia moglie Roberta pensiamo a questo mondo stravolto, ai morti, al dolore, al lutto, alle abitudini saltate, e a tutto il tempo trascorso a studiare, programmare e lavorare e ci sentiamo derubati del nostro tempo, perché, diciamolo, quando si è giovani si ha tanto tempo davanti e il tempo non è un problema ma quando si è più avanti, come anni, nella vita il tempo della vita, della vita che ancora ti rimane acquista ancora più valore.
E’ in queste giornate così uguali e lunghe a passare, abbiamo pensato anche ai tanti amici in ospedale che stanno lottando per guarire e ai tanti colleghi che, a rischio della loro vita, affrontano la malattia con coraggio e responsabilità.
Un pensiero va anche, e soprattutto, agli amici che hanno perduto una persona cara, da un momento all’altro e vivono drammaticamente questi momenti nella solitudine.
Perché è vero quando si è tristi, soli, quando hai un dolore, la certezza di una carezza, di un abbraccio, possono essere consolatori della perdita, possono aiutare a non sentirsi abbandonati.
Scrivo questo per una cara amica che recentemente ha perduto il suo compagno sul campo, senza poterlo, come tanti, riabbracciare per l’ultima volta.
Come è crudele questa malattia che ci priva di dare conforto, di sostenere con la propria presenza qualcuno, che non risparmia nessuno, che ci costringe a rinchiuderci in noi stessi come se volesse dirci: Voi siete così, questa vita è così, questo mondo va così e così deve essere.
Ma noi non siamo così, noi non ci riconosciamo in questo nuovo ruolo, non siamo comparse nella vita, noi amiamo gli altri, abbiamo bisogno di carezze, di stringere la mano, di abbracciarci, abbiamo bisogno di sostegno e di darlo.
Cara amica sappi che il tuo dolore è il mio dolore, è il dolore dei tuoi colleghi, non sei sola noi ci siamo e ci saremo sempre.
Nessun commento:
Posta un commento