Cari Genitori e Ragazzi
Su Il Secolo di oggi alcune riflessioni sulla tragedia della mamma che si è uccisa, a Genova, dopo aver buttato il bambino di 4 anni dalla finestra. Situazione di vero dramma "cima dell'iceberg" di situazioni di malessere sociale che vedono tanti attori che, a volte, invece di dare "assistenza" umana accentuano i disagi. Quotidianamente come pediatri vediamo situazioni di tensione, lite e guerra tra genitori per la separazione e in mezzo a questa guerra ci stanno i bambini. Le donne (a volte anche i mariti) subiscono violenze psicologiche ed economiche non solo dal partner ma anche da parenti, amici/nemici, avvocati, assistenti di vario tipo. Alcuni accentuano gli sress (te lo avevo detto, fatti valere, non fargli vedere il figlio o altre cose di questo tipo sento dire ). Quanto avvenuto non ha un unico responsabile ma è la risultante di tanti fattori e tante sono le persone sono coinvolte. Una mamma che uccide il figlio è una cosa terribile ma...è sempre successo e succederà ancora in quanto può essere indice di depressione una situazione frequente che fa perdere la mente umana. Se qualcuno si vuole deprimere oo semplicemente vuole approfondire il tema impresto il libro "Madri che uccidono". Depressione che può venire a chiunque a seguito di vicende conflittuali ma anche senza (pensate a quella che viene dopo la nascita di unbambino). Dobbiamo pensarci e pensare a questo e quando qualcuno ha problemi .?? Ascoltare e pensare all'esistenza di questa situazione. Quando ci si separa è un dolore per TUTTI e evitate persone che tragicizzano o accentuano le tensioni: sta male la mamma, il papà e i figli. Cercate avvocati , assistenti sociali o medici che vi ascoltino e non che accentuino risse. Sento spesso dire: mi hanno detto che ora gliela facciamo vedere (al partner).
Su questo tema come pediatri stiamo lavorando e se state male sentite anche ilvostro pediatra curante.
Altri articoli scritti dall'amico Conforti
Alberto Ferrando
Su Il Secolo di oggi alcune riflessioni sulla tragedia della mamma che si è uccisa, a Genova, dopo aver buttato il bambino di 4 anni dalla finestra. Situazione di vero dramma "cima dell'iceberg" di situazioni di malessere sociale che vedono tanti attori che, a volte, invece di dare "assistenza" umana accentuano i disagi. Quotidianamente come pediatri vediamo situazioni di tensione, lite e guerra tra genitori per la separazione e in mezzo a questa guerra ci stanno i bambini. Le donne (a volte anche i mariti) subiscono violenze psicologiche ed economiche non solo dal partner ma anche da parenti, amici/nemici, avvocati, assistenti di vario tipo. Alcuni accentuano gli sress (te lo avevo detto, fatti valere, non fargli vedere il figlio o altre cose di questo tipo sento dire ). Quanto avvenuto non ha un unico responsabile ma è la risultante di tanti fattori e tante sono le persone sono coinvolte. Una mamma che uccide il figlio è una cosa terribile ma...è sempre successo e succederà ancora in quanto può essere indice di depressione una situazione frequente che fa perdere la mente umana. Se qualcuno si vuole deprimere oo semplicemente vuole approfondire il tema impresto il libro "Madri che uccidono". Depressione che può venire a chiunque a seguito di vicende conflittuali ma anche senza (pensate a quella che viene dopo la nascita di unbambino). Dobbiamo pensarci e pensare a questo e quando qualcuno ha problemi .?? Ascoltare e pensare all'esistenza di questa situazione. Quando ci si separa è un dolore per TUTTI e evitate persone che tragicizzano o accentuano le tensioni: sta male la mamma, il papà e i figli. Cercate avvocati , assistenti sociali o medici che vi ascoltino e non che accentuino risse. Sento spesso dire: mi hanno detto che ora gliela facciamo vedere (al partner).
Su questo tema come pediatri stiamo lavorando e se state male sentite anche ilvostro pediatra curante.
Altri articoli scritti dall'amico Conforti
Alberto Ferrando
Nessun commento:
Posta un commento