Dentizione e febbre e disturbi da denti. Cosa c'è di vero?
Nel periodo in cui spuntano i denti (periodo molto lungo che va dai 6 mesi ai 2 anni e mezzo) le febbri sono frequenti e si sente spesso parlare di febbre da denti... ma esiste la febbre da denti? Una revisione di studi recenti dimostra che la dentizione può associarsi a disturbi “locali”(dolore alle gengive) o generali (come l’irritabilità) ma non è associata a febbre. Nel 2007 una metanalisi pubblicata su una autorevole rivista internazionale (Tighe M, et al. Arch Dis Child 2007; 92: 266-28) concluse che non ci sono evidenze che la dentizione procuri febbre, non si può nemmeno dire che esistano con certezza sintomi specifici della dentizione (in uno degli studi prospettici presi in considerazione l’ipersalivazione, l’arrossamento gengivale, l’irritabilità o l’alvo irregolare mancano del tutto in più del 35% delle eruzioni) e quindi non bisogna mai accettare una diagnosi di comodo di “febbre da denti”senza aver prima escluso altre cause. Se la febbre è alta e dura più giorni è da escludere a priori che possa trattarsi di dentizione e la causa va cercata altrove. Nella pratica quotidiana, che pur non avendo il rigore di una pubblicazione scientifica ha pur sempre il suo valore, capita di osservare che alcuni bambini presentino qualche disturbo in concomitanza con l’eruzione dentaria mentre la maggior parte dei bambini non presenta alcun disturbo. Tra questi disturbi, che si ripetono in alcuni bambini, si possono riferire irritabilità, disturbi del sonno, calo dell’appetito, alterazioni dell’alvo (diarrea o stipsi) e in alcuni di questi compare una febbricola.
Tratto dal libro "Crescere mio figlio":http://www.amazon.it/crescere-figlio-genitori-risposte-pediatra/dp/886895107X/ref=zg_bs_5329313031_22
Nel periodo in cui spuntano i denti (periodo molto lungo che va dai 6 mesi ai 2 anni e mezzo) le febbri sono frequenti e si sente spesso parlare di febbre da denti... ma esiste la febbre da denti? Una revisione di studi recenti dimostra che la dentizione può associarsi a disturbi “locali”(dolore alle gengive) o generali (come l’irritabilità) ma non è associata a febbre. Nel 2007 una metanalisi pubblicata su una autorevole rivista internazionale (Tighe M, et al. Arch Dis Child 2007; 92: 266-28) concluse che non ci sono evidenze che la dentizione procuri febbre, non si può nemmeno dire che esistano con certezza sintomi specifici della dentizione (in uno degli studi prospettici presi in considerazione l’ipersalivazione, l’arrossamento gengivale, l’irritabilità o l’alvo irregolare mancano del tutto in più del 35% delle eruzioni) e quindi non bisogna mai accettare una diagnosi di comodo di “febbre da denti”senza aver prima escluso altre cause. Se la febbre è alta e dura più giorni è da escludere a priori che possa trattarsi di dentizione e la causa va cercata altrove. Nella pratica quotidiana, che pur non avendo il rigore di una pubblicazione scientifica ha pur sempre il suo valore, capita di osservare che alcuni bambini presentino qualche disturbo in concomitanza con l’eruzione dentaria mentre la maggior parte dei bambini non presenta alcun disturbo. Tra questi disturbi, che si ripetono in alcuni bambini, si possono riferire irritabilità, disturbi del sonno, calo dell’appetito, alterazioni dell’alvo (diarrea o stipsi) e in alcuni di questi compare una febbricola.
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