HA LA FEBBRE QUANDO MI DEBBO
PREOCCUPARE?
Trovate qui una sintesi di
quanto pubblicato nel libro “Come crescere mio figlio” e che trovate anche sul
blog www.ferrandoalberto.blogspot.it:
“Il criterio che avete sotto gli occhi e PRINCIPALE è uno: “Come sta il bambino?”.
Ricordatevi che vostro figlio lo conoscete più voi di chiunque altro, medico
compreso. ….. È utile disporre di alcuni elementi che ci facciano capire se
dobbiamo preoccuparci o meno, in quanto i bambini si possono ammalare anche
quando siete in viaggio o in vacanza, nei giorni festivi quando è più difficile
reperire il proprio pediatra.
In linea di massima state (o almeno
cercate di stare) tranquilli se il bambino, anche se ha febbre, “sta bene”(gioca,
salta, “mangiucchia”, è attivo e risponde agli stimoli ambientali); viceversa iniziate a preoccuparvi se
il bambino è “mogio”, sofferente o abbattuto anche quando la febbre scende dopo
aver somministrato un antipiretico. Preoccupatevi
se inizia a muoversi poco o a non rispondere agli stimoli, anche dopo che la
temperatura è scesa. Altro criterio di preoccupazione, anche in assenza di febbre, è l’alterata
respirazione come una frequenza superiore ai 40-50 atti al minuto o una
difficoltà a respirare.
…………..
Ricordatevi che, spesso, la causa della febbre non è evidenziabile a una visita
effettuata precocemente: L’intervallo di tempo tra la comparsa della febbre e i
segni della malattia che ha provocato la febbre (per esempio localizzazione
dell’infezione) può essere di 24 ore e oltre (come è il caso di molte bronchiti
o “piccole”broncopolmoniti che compaiono in fase di risoluzione della febbre).
Quindi una visita precoce può non essere in grado di far porre la diagnosi che
diverrà chiara dopo qualche giorno.
Esempio
paradigmatico è una “banale” malattia virale chiamata “sesta malattia”. Questa
è una malattia esantematica (esantema significa “fioritura”e qui vuol dire
malattia con eruzione sulla pelle) caratterizzata da presenza di febbre elevata
(anche 39-40 ° C), senza altri sintomi evidenti; dopo circa 3 giorni di febbre
il bambino si sfebbra spontaneamente e, dopo la febbre, sulla pelle compaiono
delle “macchie”. Non possiamo, comunque, in poche righe, ma neanche scrivendo
un libro, essere chiari ed esaustivi su cosa fare quando il bambino ha la
febbre in quanto le componenti sono tante e varie: il bambino, la malattia, i
genitori, i nonni, i parenti, e perfino il pediatra, per cui vi consigliamo di
discutere del problema con il vostro pediatra che è l’unico in grado di
valutare, a seconda dell’età del bambino e dei disturbi presenti, il
comportamento da tenere per vostro figlio. Ricordatevi
sempre che la febbre è una risposta del nostro organismo a varie cause ma può
anche succedere che il bambino non abbia febbre ma abbia qualche problema
serio. Purtroppo capita di vedere in ambulatorio dei bambini veramente
ammalati (bronchite, broncopolmonite e altro) e la famiglia non si è
preoccupata in quanto mancava la famigerata febbre. Al contrario, a volte, ci
si preoccupa di un rialzo febbrile che magari dopo poche ore si è già risolto o
che accompagna una “piccola”infezione virale. Preoccupatevi di più se il bambino appare diverso, sofferente senza
febbre che di una puntata di febbre con il bambino che magari gira e saltella
per la casa. Cosa fare e cosa non fare in caso di febbre…CONTINUA….
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