SUICIDIO IN ETA’ PEDIATRICA: cosa fare? Si può prevenire?
Non voglio rovinarvi la giornata ma se si conosce si può,
forse, in alcuni casi, evitare delle tragedie come gli incidenti e intervenire
precocemente in situazioni di rischio.
Ho già fatto alcuni articoli (*), visti da pochi, sul tema
suicidio in età pediatrica perché rappresenta
una delle principali cause di morte nella vita: la seconda causa tra i 10 e i 34 anni. Forse in alcuni casi si potevano
cogliere segni di disagio prima?
Uno studio (**) recentemente pubblicato sui casi di suicidi prima dei venti anni di età in
Inghilterra documenta 145 casi in due anni (2014-2015), la metà prima dei 18
anni.
Sono stati identificati dei fattori di rischio che segnalo:
1)
pressione
o frustrazione da studio (27%),
2)
bullismo (22%),
3)
lutto (amico o parente) (28%).
4)
gravi problemi di famiglia o di salute (35%),
5)
emarginazione sociale (25%),
6)
abuso di alcol o di droghe (25-30%)
·
Nel 25% dei casi erano stati cercati su internet
modalità per suicidarsi
·
In 1/3 terzo l’idea di suicidarsi era stata detta
ad amici o a parenti nei 10 giorni precedenti.
·
Nel 10% c’erano stati episodi di autolesionismo di
entità tale da giungere a osservazione medica.
·
Nel 13% dei casi c’era stato un suicidio in
famiglia o di un amico,
I fattori considerati sono tali per cui si debbono
allertare, oltre ai genitori e alla famiglia, il pediatra, la scuola, i Servizi
sociali e il sistema di giustizia.
Tutti dovremmo comunque avere maggiore consapevolezza della
frequenza del suicidio e dei fattori di rischio cercando di comprendere, ascoltare
fare domande.
Troppi non vogliono vedere (andava tutto bene diranno poi
nelle interviste) o minimizzano o, come per gli incidenti, pensano che si tratti di un problema di altri,
di predestinati o, semplicemente, di sfortuna, di destino, di fatalità.
) e di quanto po- trebbe essergli utile il nostro
interessamento e la nostra capa- cità di condividere i suoi tormenti, magari e
soprattutto con qualche domanda diretta. Proprio su quella cosa lì, proprio
sulla morte... e dintorni. Che è un pensiero che c’è, e non sem- pre abbastanza
sepolto, nella testa di molti dei ragazzi la cui salute è messa (anche) nelle
nostre mani.
** Lancet
Psychiatry (Rodway C, et al. Suicide in children and young peo- ple in
England: a consecutive case series. Lancet Psychiatry 2016;3(8):751-9)
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