Frasi da non dire ai figli
FRASI DA
EVITARE:
1) Se fai così, non ti
voglio più bene: è
un terribile ricatto emotivo, si mina l’amore dei genitori, si crea lo stress
di poter perdere l’amore dei suoi genitori per cose che il bambino ha fatto.
I bambini hanno
bisogno di avere l’amore dei genitori.
2) Faccio io, tu non sei
capace
Mai inibire un
bambino che sta cercando di fare qualcosa. Il bambino va lasciato fare, intervenendo
solo se si innervosisce o richiede aiuto…ma senza dire che non non è capace di
fare qualcosa.
3) Sei cattivo, gli altri
bimbi sono più buoni di te
Certi termini
come ‘cattivo’, brutto, capriccioso non dovrebbero essere utilizzati. E’
dimostrato che un bambino definito, ad es. ‘cattivo’ finirà per crederci (la
profezia che si avvera).
Non usate
termini denigratori ma spiegate al bambino quando fa qualcosa che non va..
Cercate di
spiegare, quando il bambino è in un momento “di buona” cosa non sta bene fare
ed cosa è meglio fare.
4) Tuo fratello (tua
sorella) si comporta bene, perché tu no?
A voi fa
piacere essere paragonati ad altri, soprattutto per essere criticati. Si riduce
l’autostima del bambino e si favoriscono contrasti o incomprensioni tra
fratelli e/o sorelle
Cercate sempre
di incoraggiare così da rinforzare comportamenti corretti e motivarlo a fare
sempre meglio.
5) Lo faccio io, tu non sai farlo
Si crea
confronto e conflitto e si abbassa l’autostima del bambino e si impedisce la
sua crescita
6) Sei grasso/a o guarda come
sei magro/a
Criticare
l’aspetto fisico di un bambino non fa altro che abbassare la sua autostima. Si rischia
di creare una rapporto alterato con il cibo che può facilitare l’insorgenza di
disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, ecc.).
7) Sei come tuo padre/madre
Mette in
negativo una figura parentale. I bambini hanno bisogno di amare i genitori e di
non vederli sminuiti. Insinuargli dei dubbi, significherebbe negare il bambino
stesso, che per natura vorrebbe assomigliare a mamma e papà.
8) “Non ne posso più di te”
o “Non ho tempo, lasciami stare”
Con queste
parole si rischia di mortificare il bambino, facendogli anche capire che non è
importante per il genitore. Nel primo caso che è arrabbiato con lui e nel
secondo che non si ha tempo da dedicargli creandogli dolore e frustrazione e
facendolo sentire non desiderato né amato
I bambini non
dovrebbero mai sentirsi rifiutati e hanno bisogno per crescere sereni di avere
stima di sé stessi per crescere bene, sicuri di se e non spaventati e insicuri.
(Tratto da Ana
Maria Sepe. Articolo completo: http://psicoadvisor.com/author/annamariasepe)
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