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lunedì 17 giugno 2013

CONSIGLI PER I VIAGGI IN AUTO: IL PARERE DI UNA MAMMA


CARI Genitori.
Oltre ai Consigli del post precedente che metto nuovamente qui sotto. Aggiungo alcuni giochi che si possono fare all'antica e un commento di una mamma.

Un Caro Saluto

Alberto Ferrando

Caro Dott.
quando facciamo un viaggio con Silvia, più che i giochi elettronici cerchiamo di giocare insieme, per trascorrere le ore che ci dividono tra la partenza e l’arrivo. Eccone alcuni che a Silvia piacciono che avevo trovato tempo da su internet. Questo non significa che non abbiamo giochi elettronici o il pc per vedere film, solo che viene usato in extremis come ultima fonte, dopo i giochi e dopo aver letto qualcosa (abbiamo il vantaggio che Silvia non soffre la macchina J).
Piuttosto mi chiede di portarle i giochi da tavola: Stefano le ha costruito con il legno una specie di tavoletta per mettere le carte di Uno o domino o altri giochi, o giochiamo a tris (fatto di feltro dalla mamma). Quest’anno ha imparato a giocare a scacchi e mi sto attrezzando per costruirli in feltro così possiamo passare un po’ di tempo insieme durante i viaggi. Oppure di porta la casa portatile del suo peluche preferito che le avevo cucito, visto che andando in vacanza noi…vinee in vacanza anche lui J.
Perché i bambini devono stare concentrati sui giochi elettronici che non permettono di interagire con gli altri? Il tempo passato in macchina, che è lungo secondo me, è proprio l’occasione per stare con loro e parlarsi, ascoltarli, interagire con loro tramite i giochi … per cercare di perdere quel contatto che poi con l’adolescenza è naturale … bisogna già adesso comunicare con loro, fargli vedere che ci siamo, che è meglio parlare che stare in silenzio in macchina
Non trova che il silenzio in macchina oggi, con il figlio che gioca con la Nintendo, il padre concentrato a correre per arrivare prima alla meritata vacanza, la mamma che tutto il viaggio pensa se avrà preso tutto … porterà all’adolescenza al figlio che non sa di cosa parlare con i genitori… perché non ha avuto mai dialogo con loro?
Un viaggio in tutta tranquillità … con tanta serenità … anche se si arriva un po’ più tardi … ma si è trascorso le ore parlando …. forse alla fine … non subito … ma tra qualche anno ti darà soddisfazioni.
Dopo tutto questo, adesso la farò arrabbiare, da quando Silvia è nata, viaggio sempre con lei sul sedile posteriore, e non me ne sono mai pentita … perché sono le ore più belle, passate insieme a parlare e in periodo scolastico anche a ripassare (inglese, tabelline, ecc.) per avere più tempo dopo quando arriviamo nella località scelta e i compiti sono belli che fatti!
Aggiungo solo ancora una piccola cosa…oltra all’acqua portare sempre sei grissini o dei crackers. In caso di code è sempre meglio avere qualcosa sia da bere sia da mangiare.
Un abbraccio
Roberta


Consigli per il viaggio in auto:
- cintura di sicurezza e seggiolini SEMPRE allacciati
-  Fermarsi ogni 2 ore e bere e offrire da bere, acqua (portatevi riserve di acqua, in caso di blocco del traffico utile anche avere qualcosa da mangiare in auto)
-  portare dei giochi per distrarre i bambini o inventare delle storie o leggere delle storie prima di partire*
- Giocare con vecchi giochi di parole e fantasia e memoria **
- in caso di viaggi lunghi usare anche ipad o analoghi con filmati preferiti dal bambino per alternare giochi, storie e riposini
- se il bambino soffre l’auto far coincidere il viaggio con il sonnellino, magari viaggiare di notte e chiedere al pediatra eventuali sostanze naturali o farmaci: dallo zenzero all’antistaminico che ha anche effetto sedativo
- Usare uno stile di guida prudente e giudizioso e non accettare stupide sfide alla guida: state andando in vacanza e non ad una gara di stunt man o a un rodeo (fa male anche al bambino assistere a scene di violenza
- Cercare di viaggiare in ore “fresche” per evitare di essere fermi sotto al sole per ore in coda
*I bambini si ricorderanno di più esempi genuini o giochi che avete ideato voi. Vi riportiamo alcuni consigli e trucchi che potrete trovare in un libro di Romeo Bossoli dal titolo “Portiamo anche i bambini: viaggiare con i figli senza rovinarsi le vacanze” (Universale Economica Feltrinelli)
Lo psicologo Francsco Tonucci si portava nei viaggi con i tre figli due strumenti: un blocco di fogli da disegno ad anelli (il più possibile diverso e “lontano” da quelli scolastici) ove scrivevano tutto quello che li colpiva di più e un raccoglitore di cose strane.

VIAGGI IN AEREO e SUL TRAGHETTO:
-       si passa spesso da zone con aria condizionata a zone ove fa caldo: portatevi una maglia in più
-       Tenete a portata di mano acqua e, se il bambino è piccolo, ciuccio, utile in aereo in fase di decollo e di atterraggio
-       In aereo riordate di mettere i dispositivi elettronici in fase “aereo” e ciedet quando potete utilizzarli
-       Per il traghetto tenete a portata di mano crene solari se viaggiate di giorno e soggiornate all’aperto
-       Cercate di entrare per primi e fate salire i bambini in auto dopo che avete scaricato l’auto dal traghetto

**
SILLABE
E' un gioco da fare con i bambini piccoli perchè è molto semplice.
GIOCATORI: quanti si vuole
MATERIALE DI GIOCO: parole
OBIETTIVO: dire più parole dell'avversario.
REGOLE DI GIOCO
Si inizia dicendo una parola (può essere di città, frutta, persona, ecc.) e gli altri continuano dicendo un´altra parola della stessa categoria che inizia con l´ultima sillaba della parola precedente. (Milano, Novara, Ravenna,.....)
TRAVEL
Travel è un altro gioco di parole adatto ai lunghi viaggi. Le possibilità sono infinite. Quasi quante sono le parole. ·
GIOCATORI: quanti si vuole, con un Guidagioco.
MATERIALE DI GIOCO: parole e sillabe.
OBIETTIVO: divertirsi e vincere realizzando più punti degli avversari.
REGOLE DI GIOCO:
1. Si elegge un Guidagioco, che farà da arbitro.
2. Si fissa poi un campo di nomi a scelta (nomi di persona, di città, di fiori, di animali ecc.)
3. A questo punto il Guidagioco dice una sillaba che è la sillaba finale di una parola compresa nel campo di nomi fissato all'inizio. Chi indovina per primo la parola, segna un punto a proprio vantaggio. ESEMPIO: Viene fissato come campo d'azione quello dei nomi di città. Il Guidagioco pronuncia la sillaba "NO" pensando al nome "LIVORNO". Gli altri giocatori cercano di indovinare per tentativi, dicendo "SALERNO", "MILANO", "TORINO" ecc. finché uno non indovina.
4. Vince la partita il giocatore che riesce ad indovinare cinque nomi appartenenti a vari campi.
5. Il vincitore diventa Guidagioco e sottopone delle altre sillabe agli altri giocatori (tra i quali e' rientrato il Guidagioco della partita precedente).
GIOCO DI MEMORIA
GIOCATORI: quanti si vuole
MATERIALE DI GIOCO: parole
OBIETTIVO: ricordarsi più parole dell'avversario.
REGOLE DI GIOCO
Un altro gioco che si può fare con l´alfabeto è questo. Il primo giocatore inizia dicendo una parola che inizia con la A come per esempio A è per auto. Il secondo dovra' ripetere la parola con la A e dirne un´altra che inizia per B e così via fino a dire tutto l´alfabeto. Il gioco dura abbastanza a lungo e per i bambini sara' molto divertente se ci inserite qualche scherzo come P e´ per piedi puzzolenti
10. E´ARRIVATO UN CARICO PIENO DI .....
E' uno dei giochi classici che si fa da piccoli quando si è in compagnia
GIOCATORI: quanti si vuole
MATERIALE DI GIOCO: parole
OBIETTIVO: dire più parole dell'avversario.
REGOLE DI GIOCO
Si inizia dicendo "E´ arrivato un carico pieno di ... " poi si dice una lettera dell´alfabeto e gli altri devono dire a turno una parola che inizia con quella lettera. Chi non risponde entro 3 secondi perde. Naturalmente non si devono ripetere parole già dette.

martedì 15 ottobre 2019

Giochi, doni e giocattoli; quali e quanti?

Giochi, doni e giocattoli: quali e quanti?
Caro dottore
Sono la nonna i 4 bellissimi nipotini. Volevo un suo parere sui giochi e in particolare di quali e quanti perché temo che, per vari motivi, i nostri bambini, almeno quelli i cui genitori se lo possono permettere, siano un po’ troppo carichi di giochi (e anche di impegni).
Cara nonna
Il gioco è una delle attività più importanti per lo sviluppo dei bambini.  Attraverso il gioco i bambini conoscono il mondo e crescono. Giocare è il modo con cui i bambini scoprono tutto quello che li circonda.
Non hanno bisogno di tanti giocattoli che spesso sono regalati da genitori, amici e parenti, a volte anche per supplire a sensi di colpa per  impegni di lavoro. A volte per fare a gara a chi regala quello più bello, più grosso o più costoso.
Dobbiamo fare una distinzione tra gioco e giocattolo. Per giocare non è indispensabile avere un giocattolo: i bambini, infatti, cominciano a giocare dai primi mesi con il proprio corpo e esplorando l’ambiente, fissano e cercano le cose e ,  nei primi anni, per conoscerle se le portano in bocca.
Quanti giocattoli? Pochi! si gioca anche senza tanti giocattoli. I bambini (i cui genitori se lo possono permettere) vivono dentro un'abbuffata di giocattoli  mentre si dovrebbe preferire il gioco anche con oggetti comuni. Fare a gara a chi fa più regali al piccolo non serve, anzi non permette a loro di apprezzarli, desiderarli. E se li richiedono ossessivamente è molto utile ed educativo dire di no.  Dobbiamo educarli e soddisfare ogni desiderio è dannoso e diseducativo.
Nelle case  la maggior parte dei regali, passato l’effetto novità, viene ammucchiata  e inutilizzata in cameretta.  E il bambino ne vuole altri nuovi e per i genitori e i nonni la tentazione di tornare dal piccolo con la sorpresina è sempre forte. 
Si possono fare doni anche senza fare regali materiali: si può donare attenzione, tempo, sorriso. Cose che arricchiscono il bambino e che ricorderà nella vita più di un gioco materiale.
Un bimbo non dovrebbe muoversi in un ambiente saturo di giocattoli. Quel che conta, per lo sviluppo cognitivo e sensoriale del bambino, non sono i giocattoli ma il gioco ed un bimbo, per giocare, non ha necessariamente bisogno di tanti balocchi. 
Anche in occasione di festività, quali Natale e i compleanni, il consiglio è quello di offrire al bambino pochi giocattoli alla volta. In queste evenienze si potrebbero mettere da parte  da parte tutti i giochi e lasciarne a portata di bimbo soltanto tre o quattro. Dopo qualche giorno offrire qualche altro gioco.
Come genitori e nonni dobbiamo conoscere l’importanza della privazione: non tutti i desideri di giochi dei bambini vanno esauditi. Lasciarsi intenerire dalla richiesta del piccolo, che sgrana gli occhi davanti a un negozio di giocattoli, significherà creare un precedente che porterà a una abitudine e a un circolo vizioso. Non solo si abituerà all’idea di poter avere tutto e subito mentre dobbiamo insegnare ai bambini che non si può avere tutto. Un bimbo abituato ad avere tutto si stancherà rapidamente e facilmente del nuovo gioco. Potrebbe diventare un adulto insoddisfatto, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. 
Cosa non fare
- Dire se fai il bravo ti comprerò un giocattolo. Meglio dire: “andremo insieme a giocare al parco”.
- Non concedere sempre e subito un giocattolo
- Regalare libri e il vestiario. Il bimbo deve imparare ad apprezzare quei doni utili, ma che non appartengono alla categoria dei balocchi.

Giochi e giocattoli consigliati:
- Donare la propria presenza
- “cestino dei tesori “utilizzato nel metodo Montessori, stimola la curiosità e favorisce  il coordinamento occhi-mano lo sviluppo dei cinque sensi. In una scatola o in un cestino vengono inseriti oggetti comuni in grado di stimolare le capacità di ogni piccolo, dandogli l'opportunità di sperimentare oggetti e materiali diversi.
 Giochi didattici che stimolano la curiosità e i sensi del bambino aiutandolo a crescere e conoscere. «Il gioco delle quattro forme – cilindro, cubo, triangolo e stella – da inserire all'interno di una casa o di un cubo di legno, può tenere il bambino impegnato anche due mesi. Prima non riesce, poi si mette a tirare le forme, poi ci riprova e poi ci riesce. Il gioco diventa dunque ripetere l'operazione finché non la porterà a compimento».
- più i giochi sono semplici, più stimolano la fantasia e la curiosità dei bambini 
- giocare con i genitori e i nonni è bellissimo e non esistono  regole fisse su come si deve fare. Ma ricordiamo che non bisogna esagerare perché dobbiamo lasciarli anche giocare in autonomia. 
- farli giocare con altri bambini non necessariamente coetanei. E’  un modo per abituarli a stare in situazioni libere, non strutturate, con altre persone e bambini da cui impareranno molto, avendo comunque  l'accortezza di non intervenire sempre per sedare momenti di tensione.
- Regalare e leggere libri (vedi “Nati per leggere”)
- Ascoltare e far ascoltare la musica (vedi “Nati per la musica”)




lunedì 12 ottobre 2015

Meno giochi ma più gioco per i nostri figli

Meno giochi ma più gioco per i nostri figli
Copio (ammetto non l'ho pensato io) dall'amico pediatra Giancarlo Ottonello questo interessante spunto su cui tutti dovremmo riflettere!
I nostri figli hanno tantissimi giochi, e le loro camerette traboccano al punto che non si sa più cosa regalar loro.
pare che abbiano quasi 40 volte di più in giochi di quanto avessero avuto i bambini della mia generazione. 
Io mi ricordo ad esempio di aver ricevuto a Natale, di solito, 1 regalo. ed era festa. Ma era anche preistoria.
La scelta dei giochi, per i nostri bambini, è molto importante, perchè è attraverso il gioco che loro esercitano la mente ed imparano ad essere creativi, a relazionarsi con noi e con l'altro, e tante altre cose.

Approfitto per raccomandarvi di fare in modo che i bambini giochino con un solo gioco per volta, gli altri devono non essere accessibili, altrimenti non riuscirà ad allenarsi ad approfondirne la conoscenza e ad acquisire la capacità di concentrarsi e di andare a fondo.
Tenete anche la televisione spenta quando si gioca, ed accendetela solo se c'è un programma che interessa. 
Quando giocate insieme a lui raccontate quello che fate, descrivete quello che vedete. Serve per aiutarlo ad imparare a riflettere ed a comunicare.

trovate a questo link un documento del ministero, secondo me utile e ben fatto.. Qui sotto ho copiato le indicazioni dei giochi da usare a seconda dell'età del bambino.
 Può servire ad avere una guida ed anche per dare suggerimenti: mi piacciono molto ad esempio i suggerimenti per questi giochi: i librini dai 6 mesi, i giochi per far finta, dai 12 mesi (macchinine, tazze, cappello, pentolini). i burattini dai 4 anni,  i kit modellismo dai 6 anni, la ceramica e la plastilina, dai 9. 


Ciao
Alberto Ferrando


 3 -7 mesi








lunedì 5 dicembre 2022

Natale: Quali regali ai bambini?

Natale: Quali regali ai bambini? 

Caro dottore può scrivere qualcosa sui regali ai bambini? Mi sembra che si stia esagerando con i regali. Ora con l’arrivo di Natale ha qualche consiglio anche sulla tipologia di regali da fare ai bambini e ai genitori?

 

La risposta alla prima domanda (quale regalo) è semplice: il regalo principale che potete fare come genitori e nonni è la vostra presenza attiva piuttosto che tanti giocattoli. 

Non hanno bisogno di tanti giocattoli che spesso sono regalati da genitori, amici e parenti (che, a volte, fanno a gara a chi regala di più) ma di "gioco"..Il gioco è una delle attività più importanti per lo sviluppo dei bambini e attraverso il gioco i bambini conoscono il mondo e crescono. Giocare è il modo con cui i bambini scoprono tutto quello che li circonda.

Dobbiamo fare una distinzione tra gioco e giocattolo. Per giocare non è indispensabile avere un giocattolo: i bambini, infatti, cominciano a giocare fin dai primi mesi con il proprio corpo e esplorando l’ambiente, fissano e cercano le cose e dai primi mesi per conoscerle se le portano in bocca (con rischi cje potete immaginare tra cui quello del soffocamento se l’oggetto arriva nelle vie respiratorie).

Nella scelta dei giocattoli è comunque fondamentale scegliere quelli adatti, facendo la massima attenzione negli acquisti. Nella seconda parte dell’articolo trovate qualche indicazione pedagogico-educativa. Per i consigli di regali ai genitori scriverò a breve un altro post segnalando acquisti utili.

Nell’acquisto di un regalo per i bambini  è necessario considerare alcuni fattori: 

1) età del bambino: comprare, quindi, solo giochi adatti alla sua età. Ricordo che un bambino non userà mai giocattoli solo per la funzione per cui è stato progettato. Lo trascinerà per casa, lo metterà in bocca, lo smonterà (a seconda dell’età) rendendo così a volte potenzialmente pericolosi anche degli oggetti apparentemente innocui.

2) comprare solo giochi con simbolo CE*, in maniera tale che risultino conformi alle norme di sicurezza europee.

3) verificare l’affidabilità del negozio: di solito chi vende giochi per strada presenta prodotti meno sicuri.

Inoltre, è fondamentale tenere conto dei pericoli:

1)     la presenza di piccoli pezzi facilmente staccabili e  rischio inalazione

Molti giocattoli sono composti da piccoli pezzi facilmente staccabili che i bambini possono mettere in bocca con il rischio di ingestione. Abitualmente questi giochi riportano la dicitura “non indicato per unità inferiore ai 36 mesi”. È chiaro che questa indicazione vieta di dare questo gioco ad un bimbo al di sotto dei tre anni.

2)     la presenza di sostanze chimiche potenzialmente nocive per ingestione o contatto. Ancora oggi alcuni giocattoli possono contenere o essere trattati con sostanze pericolose. Uno fra questi è rappresentato dai ftalati,  composto chimico usato nell’industria delle materie plastiche. 

3)     l’emissione di rumore o suoni di intensità tale da causare possibili lesioni uditive. Alcuni giocattoli possono emettere degli stimoli acustici molto elevati e quindi pericolosi per i bambini. Alcuni studi su giocattoli acquistabili sul mercato europeo hanno evidenziato livelli di energia sonora molto alti che possono comportare lesioni uditive anche permanenti.

4)    Attenzione ai lacci e sacchetti: una volta aperta la scatola, è utile buttare via lacci, scatole ed eventuali sacchetti di plastica che compongono la confezione. La plastica può soffocare e i lacci possono finire intorno al collo: meglio evitare rischi inutili.

5)     la presenza di componenti elettriche: I giocattoli di questo tipo (trenini, miniature di elettrodomestici, pista elettrica)devono avere due caratteristiche costruttive fondamentali: le parti elettriche  devono essere ben isolate e meccanicamente protette, in modo da prevenire i rischi di scosse elettriche e devono essere costruite in modo tale nessuna parte, anche in condizioni di guasto, raggiunga temperature pericolose. Queste caratteristiche abitualmente sono garantite dalla presenza della sigla pm IMQ** sulla confezione del gioco.

 

I bambini giocano con oggetti comuni in casa  anche senza tanti giocattoli mentre al giorno d’oggi i bambini (i cui genitori se lo possono permettere) vivono dentro un'abbuffata di giocattoli. 

Fare a gara a chi fa più regali al piccolo non serve, anzi non permette a loro di apprezzarli, desiderarli. Nel caso in cui li richiedono ossessivamente è molto utile ed educativo saper dire di no.  

Dobbiamo educarli e soddisfare ogni desiderio è dannoso e diseducativo. Togliamo il piacere del desiderio e dell’attesa.

Nella maggior parte dei casi se hanno tanti regali, passato l’effetto novità, verranno ammucchiati,  inutilizzati, in cameretta.  

E il bambino ne vuole altri nuovi e per i genitori e i nonni la tentazione di tornare dal piccolo con la sorpresina è sempre forte. 

Un bimbo non dovrebbe muoversi in un ambiente saturo di giocattoli. 

Anche in occasione di festività, come il Natale, il consiglio è quello di non esagerare e semmai di offrire al bambino pochi giocattoli alla volta. In queste evenienze si potrebbero mettere da parte  da parte tutti i giochi e lasciarne a portata di bimbo soltanto tre o quattro. Dopo qualche giorno offrire qualche altro gioco.

Come genitori e nonni dobbiamo conoscere l’importanza della privazione: non tutti i desideri di giochi dei bambini vanno esauditi. 

Lasciarsi intenerire dalla richiesta del piccolo, che sgrana gli occhi davanti a un negozio di giocattoli, significherà creare un precedente che porterà a una abitudine e a un circolo vizioso. Non solo si abituerà all’idea di poter avere tutto e subito mentre dobbiamo insegnare ai bambini che non si può avere tutto. 

Un bimbo abituato ad avere tutto si stancherà rapidamente e facilmente del nuovo gioco. Potrebbe diventare un adulto insoddisfatto, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. 

Cosa non fare

- Dire se fai il bravo ti comprerò un giocattolo. Meglio dire: “andremo insieme a giocare al parco”.

- Non concedere sempre e subito un giocattolo

Giochi e giocattoli consigliati:

-  Donare la propria presenza

- “cestino dei tesori “utilizzato nel metodo Montessori, stimola la curiosità e favorisce  il coordinamento occhi-mano lo sviluppo dei cinque sensi. In una scatola o in un cestino vengono inseriti oggetti comuni in grado di stimolare le capacità di ogni piccolo, dandogli l'opportunità di sperimentare oggetti e materiali diversi.

-  Giochi didattici che stimolano la curiosità e i sensi del bambino aiutandolo a crescere e conoscere. «Il gioco delle quattro forme – cilindro, cubo, triangolo e stella da inserire all'interno di una casa o di un cubo di legno, può tenere il bambino impegnato anche due mesi. Prima non riesce, poi si mette a tirare le forme, poi ci riprova e poi ci riesce. Il gioco diventa dunque ripetere l'operazione finché non la porterà a compimento».

- più i giochi sono semplici, più stimolano la fantasia e la curiosità dei bambini 

- giocare con i genitori e i nonni è bellissimo e non esistono  regole fisse su come si deve fare. Ma ricordiamo che non bisogna esagerare perché dobbiamo lasciarli anche giocare in autonomia. 

- farli giocare con altri bambini non necessariamente coetanei. E’  un modo per abituarli a stare in situazioni libere, non strutturate, con altre persone e bambini da cui impareranno molto, avendo comunque  l'accortezza di non intervenire sempre per sedare momenti di tensione.

- Regalare e leggere libri (vedi “Nati per leggere”)

- Ascoltare e far ascoltare la musica (vedi “Nati per la musica”): I BAMBINI IMPARANO FIN DAL 3 TRIMESTRE DI GRAVIDANZA LA MUSICA E ALCUNE PAROLE. Quindi il regalo migliore siete voi che leggete ad alta voce ai vostri bambini!!!!



























*Attenzione al marchio CE perchè quello della comunità europea è diverso la marchio CE cinese (sta per Chiana Export). (leggi qui: https://www.taurinorum.net/marchio-ce-europeo-o-cinese-ecco-la-differenza/














** https://www.imq.it/it/certificazioni-di-prodotto/certificazione-prestazioni-prodotto?gclid=Cj0KCQiAyracBhDoARIsACGFcS4DsLk4ihYCfE9OdXYd0-h99bQB8ueusO1fngoWkgO0wvOlRfNeq40aAvNwEALw_wcB

mercoledì 14 dicembre 2016

REGALI AI BAMBINI: libri e musica

Cari genitori
Ieri vi ho parlato dei giocattoli per bambini. I giochi hanno un ruolo importante nello sviluppo del bambino e, soprattutto nelle prime età, è importante non il gioco in sé ma il “gocante”: colui che gioca con il bambino. Questo vae soprattutto per la musica e per la lettuta.
Lo sviluppo del linguaggio del bambino è favorito dalla ricchezza del linguaggio
dell’ambiente in cui vive: dall’abitudine alle letture condivise, dalle conversazioni col bambino.
Molti giochi “elettronici” che producono suoni, voci, musica o luci, vengono proposti come giochi educativi e favorenti lo sviluppo del linguaggio.
Ma, stando a un recente studio  (Sosa AV. Association of the type of
toy used during play with the quantity and quality of parent-infant communication.
JAMA Pediatr 2016;170(2): 132-7) , non sembra così: questi giochi non stimolano l’interazione e la conversazione.
Anzi: lasciano bambini e genitori muti, ognuno a giocare e pensare per conto suo.
Certo che gli interessi di mercato inissteranno e magari vi convinceranno che aiutano a sviluppare il linguaggio o altro. E forse troveranno esperti a supporto.
Nello studio (tratto dalle “Pagine gialle” della Rivista  “medico e bambino” sono stati confrontati il numero e la tipologia delle parole dette dai genitori e bambini di età compresa tra 12 e 18 mesi durante lo svolgimento di tre diversi tipi di attività ludica:
·      con giochi elettronici,
·      con giochi tradizionali (tipo cubi di gomma, bambole e animali o piattini e tazzine)
·      con libri.
Durante il gioco con giocattoli tradizionali e ancor di più durante il gioco mediato da libri, le parole pronunciate dai genitori e dal bambino  e gli scambi di parole interattivi (le espressioni di domanda e di risposta, la conversazione appunto) sono stati significativamente più numerosi rispetto a quanto avveniva durante il gioco con giocattoli elettronici.
SI CONCUDE CON UNA RACCOMANDAZIONE: favorite i giochi tradizionali e privilegiate i libri.
Ma non solo a Natale: in ogni momento i genitori possono e debbono trasmettere la cultura della libertà e dedicare del tempo a trasmettere interesse e amore con la presenza, il gioco interattivo e le tecnologie meno recenti ma universalmente valide (libri e  musica)
PS: Ho trovato vecchi floppy disk e Hard disk di decenni fa: sono illeggibili dai sistemi e computer attuali mentre un libro si legge sempre (se non lo bruci J )