SPINELLO E SINDROME DEL PECORONE
Ragazze,
ragazzi e genitori mi sembra che si stia creando e diffondendo la”sindrome del
pecorone”: FACCIO COSì PERCHE’ FANNO TUTTI COSì.
ALCUNI
RAGAZZI SI SPINELLANO perché FANNO TUTTI COSI’
Nel giro
di poco tempo ho avuto 3 adolescenti con disturbi da spinello (dopo il ragazzo
di 14 anni andato in coma per droga, fumata, non identificata….si è ripreso per
fortuna)
LO SPINELLO:
sento dire “Ma che male c’è, è roba leggera, naturale” (va tanto di moda il naturale). Molti ragazzi
la pensano così del Tch (tetraidrocannabinolo , vedi spinello, hashish, cannabis).
A dire il contrario si rischia di passare per bacchettoni ed allarmisti o
quantomeno impopolari. Alcuni dicono che è un farmaco…è vero ma solo in alcune situazioni che desCriverò qui sotto
Lo spinello,
e l’alcol, sono gli strumenti di sballo più diffusi nel mondo e in Italia,
specialmente tra ragazzi e ragazzini
Fumare
cannabis ha la sua “pesantezza” sull’organismo, sulla psiche e sulle relazioni.
E più il fumatore è giovane e maggiori sono le possibili conseguenze negative.
ANCHE SE
SALTUARIA, DISTURBA LE EMOZIONI
Fumare
abitualmente spinelli intacca il cervello. Anche l’uso saltuario altera alcune
aree cerebrali.
Prima dei
venticinque anni e ancora di più in adolescenza I danni procurati sono molto
maggiori,
Dimostrato
che
1) INSTUPIDISCE
E CAUSA PARANOIA
Lo hanno
spiegato a giugno sul New England Journal of Medicine i ricercatori americani
del National Institute on Drug Abuse (NIDA). L’articolo in questione è una
meta-analisi, raffronta e sintetizza cioè gli esiti di molte ricerche, e rileva
altri esiti di solito ignorati: l’uso di marijuana in adolescenza, quando il
cervello è in pieno sviluppo e dunque ancora più vulnerabile, è correlato ad un
significativo calo del quoziente intellettivo (IQ) in età adulta. 2) Rende più vulnerabili ad altre dipendenze,
tende a rallentare i riflessi e a creare un distacco dalla realtà. Compromette
la connettività cerebrale con conseguente difficoltà di apprendimento, memoria,
vigilanza, consapevolezza e capacità di controllo.
3) RIDUCE
LA CREATIVITÀ
4) INDEBOLISCE
LE DIFESE IMMUNITARIE
assumere
cannabis in adolescenza può danneggiare lo sviluppo del sistema immunitario,
fino a poter causare malattie autoimmuni o infiammatorie croniche in età adulta
(ad es., sclerosi multipla, artrite reumatoide, infiammazioni dell’intestino).
5) RIDUCE
LA MATERIA GRIGIA
I
consumatori cronici di marijuana hanno anomalie in alcune aree del cervello. Studi
effettuati con la risonanza magnetica hanno documentato significative riduzioni della corteccia
orbitofrontale, insieme ad una maggiore connettività cerebrale nella stessa
area «La letteratura esistente nel suo
insieme sembra suggerire la presenza di alterazioni nei circuiti cerebrali
dell’adulto, dopo un forte consumo di cannabis durante l’adolescenza», si legge
nel rapporto “Cannabis e danni alla salute” pubblicato dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri italiana. Il dossier menziona anche deficit
nell’attenzione sostenuta, nell’apprendimento, nella memoria, nella
flessibilità mentale e nella velocità di processamento delle informazioni.
6) MALATTIE RESPIRATORIE E CARDIACHE Studi clinici, epidemiologici e di
laboratorio da anni evidenziano poi che l’uso regolare di cannabis, in
adolescenza e in età adulta, comporta danni seri a carico del sistema
respiratorio (bronchite acuta, catarro e tosse cronica) e cardiovascolare.
7) SESSO
& DROGA
L’uso di
cannabis mette a rischio la fertilità nell’uomo e che altera anche quella
femminile e disturba anche il ciclo mestruale e può causare parti prima del
tempo. Altre possibili conseguenze sono anche sulla sessualità: pare che
provochi disfunzioni erettili, inibisca l’orgasmo. Anche un rischio maggiore di contrarre il tumore ai
testicoli. In particolare, in quelli che hanno iniziato a fumare cannabis prima
dei 18 anni, anche “solo” una volta a settimana o sporadicamente,
8) Danni a carico del feto e del nenato
se si fuma spinelli durante la gravidanza
il bambino potrebbe nascere con difetti
cerebrali. Se la donna incinta fuma, il bimbo ne risente, potendo sviluppare
disagi nel comportamento e depressione, oltre al maggior rischio di tumore
all’apparato respiratorio.
9) Causa
Tolleranza (bisogna aumentare la dose nel tempo)
10) Causa
astinenza: I sintomi
più comuni associati con tale sindrome sono diminuzione di appetito/ perdita di
peso, irritabilità, nervosismo ansia, rabbia, aggressività, irrequietezza e
disturbi del sonno
11) Causano più danni del fumo di
sigaretta:
danneggiano
maggiormente il tessuto polmonare, perché il loro fumo viene trattenuto un
po’più a lungo nei polmoni. L’entità del
danno di uno spinello è quindi paragonabile a quello di tre/ cinque sigarette
di tabacco.
Chi è solito
fumare tre o quattro canne al giorno soffre di una sorta di bronchite cronica,
al pari di chi è solito fumare uno o più pacchetti di sigarette al giorno.
A ciò si
aggiunga che il benzopirene, sostanza cancerogena presente nel fumo di tabacco,
è più concentrata nel fumo della marijuana. Anche sul cuore gli effetti
negativi sono numerosi e ben documentati. Tale sostanza fa aumentare di molto
il carico di lavoro di quest’organo, con gravi rischi per i cardiopatici. Per
di più, uno studio recente ha dimostrato che i danni al cuore, in presenza di
un uso concomitante di cocaina, aumentano in maniera esponenziale.
12)
PERICOLOSISSIMI PER CHI GUIDA O NECESSITA DI ATTENZIONE:
Chi si trova
sotto l’influenza dell’« erba» non è
assolutamente in grado di guidare l’automobile Né ALCUN TIPO DI MEZZO DI
LOCOMOZIONE . La marijuana altera il senso del tempo e di conseguenza il
senso dei rapporti spaziali. QUESTE compromissioni possono durare fino a un
paio di giorni: le persone interessate dovrebbero saperlo ed evitare, in tale
periodo, di sottoporsi a operazioni impegnative sotto il profilo cognitivo,
come sostenere un esame o mettersi alla guida, soprattutto di veicoli che
richiedono un’attenzione particolare, come gli aerei, o i mezzi pubblici.
E’ un farmaco per alcune patologie:
- nausea e il
vomito refrattari in pazienti affetti da tumore e in trattamento
chemioterapico;
- trattamento
della perdita di appetito in pazienti affetti da Hiv/ Aids e andati incontro a
un’anoressia.
- Una relativa
efficacia potenziale i cannabinoidi sembrano esercitarla sul trattamento della
spasticità dovuta a lesioni del midollo spinale o a sclerosi multipla.
-I
cannabinoidi in quanto analgesici (quelli moderni sono molto più efficaci e con
molti meno effetti collaterali) potrebbero avere una loro utilità nel
trattamento del dolore cronico. - Una qualche utilità sembrano inoltre
esprimerla nel trattamento dell’asma e nell’abbassare la pressione oculare nel
glaucoma.
- Si è
ipotizzato un loro uso anche in alcuni disturbi dei movimenti muscolari, come
nel caso della distonia o della discinesia tardiva.
Non vi sono prove infine che attestino
una loro utilità nel trattamento delle allergie e di stati infiammatori,
dell’epilessia e di alcuni disturbi psichiatrici.
Dati tratti
da:
“Morire di
piacere” di Luigi Gramellini e da un Articolo di Patrizia
Santo pubblicato su Acqua&Sapone del 28 novembre 2014 con
intervista ad Antonio Floriani
».
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