Suicidi in Italia: 10,4 suicidi al giorno, il 78% sono uomini: segnali di allarme
Negli USA il suicidio è la seconda causa di morte nell'età tra i 10 e i 34 anni di vita (vedi grafico cei CDC)
Qualche dato in età pediatrica qui:
I MITI DA SFATARE
1) Le persone che parlano del suicidio non lo commetteranno. Molti studi condotti su sopravvissuti e su parenti e amici di morti suicidi sostengono invece che almeno il 70% degli individui aveva espresso verbalmente l'intenzione di mettere in atto il suicidio;
2) Parlare di suicidio può spingere a farlo. E' vero il contrario: parlarne apertamente può aiutare a ripensare a questa decisione;
3) Solo le persone con problemi psichici pensano al suicidio. Gli studi indicano invece che non tutti gli individui che si suicidano hanno disturbi psichici.
4) Chi si vuole suicidare è convinto di morire. Al contrario, molte persone hanno pensieri ambivalenti sul vivere o morire e 'scommettono' con la morte, lasciando agli altri il compito di salvarli;
5) Il suicidio colpisce molto più i ricchi o all'opposto si verifica quasi esclusivamente tra i poveri. Il suicidio è molto 'democratico' ed è rappresentato proporzionalmente in tutti i livelli della società
6) Una persona suicida lo è per sempre. Al contrario, gli individui che vogliono uccidersi sono 'suicidi' solo per un periodo limitato di tempo.
I SEGNALI DI ALLARME
• Parlare del suicidio o della morte
• Dare segnali verbali come "Magari fossi morto", oppure "A che serve vivere"
• Disfarsi di cose care
• Mostrare un miglioramento improvviso e inspiegabile dell'umore
• Trascurare l'aspetto fisico e l'igiene
• CONSIGLI SU COME COMUNICARE
• Ascoltare attentamente e con calma
• Esprimere rispetto per le opinioni della persona in crisi
• Esprimere la propria preoccupazione, l'accudimento e la solidarietà
• Comprendere i sentimenti dell'altro con empatia
• Non interrompere troppo spesso
• Non esprimere disagio
• Non dare ordini
• Non dare l'impressione di essere preoccupato e frettoloso
• Non fare affermazioni intrusive o poco chiare
• Non fare troppe domande
(da "La Repubblica")
Negli USA il suicidio è la seconda causa di morte nell'età tra i 10 e i 34 anni di vita (vedi grafico cei CDC)
Qualche dato in età pediatrica qui:
Sono stati identificati dei fattori di rischio che segnalo:
1) pressione o frustrazione da studio (27%),
2) bullismo (22%),
3) lutto (amico o parente) (28%).
4) gravi problemi di famiglia o di salute (35%),
5) emarginazione sociale (25%),
6) abuso di alcol o di droghe (25-30%)
· Nel 25% dei casi erano stati cercati su internet modalità per suicidarsi
· In 1/3 terzo l’idea di suicidarsi era stata detta ad amici o a parenti nei 10 giorni precedenti.
· Nel 10% c’erano stati episodi di autolesionismo di entità tale da giungere a osservazione medica.
· Nel 13% dei casi c’era stato un suicidio in famiglia o di un amico, altri dati qui: https://ferrandoalberto.blogspot.com/2017/02/suicidio-in-eta-pediatrica-cosa-fare-si.htmlI MITI DA SFATARE
1) Le persone che parlano del suicidio non lo commetteranno. Molti studi condotti su sopravvissuti e su parenti e amici di morti suicidi sostengono invece che almeno il 70% degli individui aveva espresso verbalmente l'intenzione di mettere in atto il suicidio;
2) Parlare di suicidio può spingere a farlo. E' vero il contrario: parlarne apertamente può aiutare a ripensare a questa decisione;
3) Solo le persone con problemi psichici pensano al suicidio. Gli studi indicano invece che non tutti gli individui che si suicidano hanno disturbi psichici.
4) Chi si vuole suicidare è convinto di morire. Al contrario, molte persone hanno pensieri ambivalenti sul vivere o morire e 'scommettono' con la morte, lasciando agli altri il compito di salvarli;
5) Il suicidio colpisce molto più i ricchi o all'opposto si verifica quasi esclusivamente tra i poveri. Il suicidio è molto 'democratico' ed è rappresentato proporzionalmente in tutti i livelli della società
6) Una persona suicida lo è per sempre. Al contrario, gli individui che vogliono uccidersi sono 'suicidi' solo per un periodo limitato di tempo.
I SEGNALI DI ALLARME
• Parlare del suicidio o della morte
• Dare segnali verbali come "Magari fossi morto", oppure "A che serve vivere"
• Disfarsi di cose care
• Mostrare un miglioramento improvviso e inspiegabile dell'umore
• Trascurare l'aspetto fisico e l'igiene
• CONSIGLI SU COME COMUNICARE
• Ascoltare attentamente e con calma
• Esprimere rispetto per le opinioni della persona in crisi
• Esprimere la propria preoccupazione, l'accudimento e la solidarietà
• Comprendere i sentimenti dell'altro con empatia
• Non interrompere troppo spesso
• Non esprimere disagio
• Non dare ordini
• Non dare l'impressione di essere preoccupato e frettoloso
• Non fare affermazioni intrusive o poco chiare
• Non fare troppe domande
(da "La Repubblica")
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