domenica 11 marzo 2012

LA MAMMA HA SEMPRE RAGIONE E..VARIE

Cari Genitori


Vi segnalo che sul sito www.ferrandoalberto.eu e sul sito dei pediatri liguri www.apel-pediatri.org trovate in ARTICOLI SUI giornali nuovi articoli (di Cotellessa e miei). Link diretto:http://www.apel-pediatri.org/articoli-giornali.html.
In questi giorni ho un pò trascurato i neogenitori e ripropongo PER TUTTI queste vecchie, ma sempre nuove raggomandazioni/consigli/regole: le 7 regole di Giovanni Bollea che ha scritto il libro "Le mamme non sbagliano mai" mentre io vi dico, vi avevo detto e Vi dirò: "Le mamme hanno sempre ragione" (ovviamente ogni regola ha delle eccezioni):
Un caro e dolente (la spalla fa male e tiene compagnia al morale) saluto


Alberto Ferrando
1. Dategli meno. Hanno troppo, non c’è dubbio. Il consumismo fa scomparire il desiderio e apre le porte alla noia.

2. Quella che conta è l’intensità, non la quantità di tempo passato con i bambini. I primi venti minuti del rientro a casa dal lavoro sono fondamentali. Devono essere dedicati al colloquio e alle coccole. E non certo a chiedere dei compiti o dei risultati.

3. I giochi più educativi sono quelli che passano attraverso la fantasia della madre e le mani del padre: bastano due pezzi di legno, ma i genitori ormai non sanno più inventare.

4. Dai tre ai cinque anni è bene avviare i bimbi ai lavoretti a casa, assieme ai genitori. È utile che sappiano stirare con un piccolo ferro o attaccare un bottone.

5. Sport. Prima di tutto deve essere lui a desiderarlo. Meglio se lo fa in gruppo, facendo capire che agonismo significa emergere con fatica e non diventare campioni. Ottime due o tre ore di palestra alla settimana. Poca competizione, grande beneficio fisico.

6. Va incoraggiata la cultura artistica abituandoli al bello. Teatro, musica, arti visive creano il desiderio di migliorare. I soldi spesi per la cultura sono quelli che rendono di più.

7. Ultimo suggerimento: ho una mia teoria e forse mi prenderanno in giro. La chiamo: la donna a tre quarti del tempo. Le donne che lavorano, la maggioranza, a fine giornata pensano già ai figli, alla spesa, agli impegni di casa e rendono poco. Non sarebbe meglio lasciarle uscire mezz’ora prima? I figli, tornando da scuola, le avrebbero a casa meno stressate e più disponibili. Più che di corsi, è di questo che i bimbi hanno bisogno.

(e qui si inserisce la proposta di dare alle mamme che hanno avuto un bambino il "part time" che in genere viene negato anche in strutture che tutelerebbero i diritti dell'infanzia, o se concesso si viene trattati male e altre facilitazioni: stiamo valutando le persone in base alle ore e non ai risultati. Penso che molti lavori si potrebbero svolgere tramite il telelavoro ecc.)




1 commento:

  1. Ovviamente concordo con tutto! A proposito di "tempo che passate con i vostri figli" vorrei sottoporre a te e ai tuoi lettori due questioni:
    1- guardandomi attorno ho notato moltissime famiglie composte da mamme super energiche che lavorano, badano ai figli, alla casa e che finiscono irremediabilmente per esaurirsi (a volte nel vero senso della parola purtroppo..)a causa di mariti "orsi" che dedicano poche energie, se non zero, ai figli, mariti che spesso non si impegnano neanche nel loro lavoro per non parlare del resto...ho intorno a me casi di mariti disoccupati che non hanno voglia di lavorare (come se la necessità di lavorare non li toccasse da vicino), che preferiscono la bevuta al bar sotto casa ai figli, che non partecipano a feste di compleanno nè ad attività negli asili (vedi feste di natale, recite, laboratori, etc...), e potrei fare una lunga lista...cosa ne pensate? io lo ritengo un fenomeno diffuso e preoccupante (speravo che nel 2012 certe cose non accadessero più...)
    2- il part time: da quando ho avuto mio figlio ho cercato disperatamente di trovare un impiego part time o con orario flessibile ma non ci sono mai riuscita, "l'orario è dalle 9 alle 5 e oltre se necessario" mi viene sempre detto, anche in questo caso la quantità viene messa al primo posto e non la qualità del lavoro (conosco molti dipendenti che stanno fino alle 5 in ufficio a volte senza aver niente da fare o perdendo tempo in chiacchere)...il punto è che nessuno ti da la fiducia e ti dice "ok il lavoro da svolgere è questo, se lo fai bene in 4 ore e nei tempi richiesti non ho problema"... l'orario flessibile dovrebbe essere un diritto per le donne con figli, io ho scelto la libera professione per poter stare con mio figlio quanto mi pare ma anche questa scelta ha i suoi rischi nel mondo di oggi...cosa ne pensate?
    Laura

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