CARI Genitori
Il male alle orecchie (otite) è una delle patologie più frequenti nei
bambini. La diagnosi richiede: 1) uso di otoscopio (non basta una ditata
sull’orecchio), 2) sintomi generali (febbre, dolore), 3) Presenza di versamento
all’interno dell’orecchio medio (possibile con otoscopia o altre
metodiche). Anni fa la terapia era
SUBITO antibiotica. Da anni si parla di “VIGILE ATTESA”: attesa di 24-72 ore
somministrando solo antidolorifico (paracetamolo o ibuprofene). Qui sotto
trovate le linee guida del 2013 su quando e come dare antibiotico. Nelle
tabelle una sintesi.
Trattamento dell'otite media acuta
Qual è l’utilità della terapia antibiotica
(beneficio atteso in termini di sintomi)?
Considerato il rapporto fra il
beneficio in termini di riduzione del dolore e di febbre e il rischio di eventi
avversi, una terapia antibiotica immediata è sempre raccomandata nei soggetti
con otite media acuta di età inferiore a 2 anni con otite bilaterale e,
indipendentemente dall’età, nei soggetti con sintomatologia grave, in quelli
con otorrea da perforazione spontanea e in quelli con storia di ricorrenza. Nei
soggetti con sintomatologia grave, di età inferiore a 2 anni, nei quali,
espletate tutte le procedure diagnostiche, non ci sia ancora certezza di otite
media acuta, il trattamento antibiotico è ragionevolmente consigliabile].
Quali sono i benefici della vigile attesa e quando
utilizzarla?
La vigile attesa è l’astensione dalla prescrizione
dell’antibiotico per le prime 48-72 ore dalla diagnosi di otite me- dia acuta.
Essa può essere applicata a bambini di età superiore a 2 anni con otite media
acuta mono o bilaterale, senza sintomatologia grave o a quelli di età compresa
fra 6 mesi e 2 anni, con forma monolaterale e non grave.
La vigile attesa deve essere valutata nel singolo
caso e condivisa con i genitori e può essere applicata solo nel caso in cui sia
garantita la possibilità di follow-up (telefonico e/o clinico) entro 48-72 ore.
In assenza di dati di evidenza, la scelta della modalità di contatto entro
48-72 ore e dell’utilizzo di una prescrizione antibiotica posticipata è
lasciata al giudizio del medico, sulla base del contesto clinico.
Quale antibiotico utilizzare nel trattamento
dell’otite media acuta?
Le molecole raccomandate per il trattamento
sono da distinguere in base a criteri clinici come segue:
• otite media acuta non complicata e con
sintomatologia lieve in soggetti senza fattori di rischio per resistenze
batteriche e senza storia di ricorrenza: amoxicillina alla dose di 50 mg/
kg/die in 2-3 dosi giornaliere; in alternativa cefaclor, alla dose di 50
mg/kg/die in 2 dosi giornaliere;
• otite media acuta complicata da otorrea o con
sintomatologia grave, e/o in soggetti a rischio di resistenza batterica o con
recidività: amoxicilina + acido clavulanico, alla dose (di amoxicillina) di
80-90 mg/kg/die in 2-3 dosi giornaliere ; o in alternativa cefpodoxima proxetil
o cefuroxima axetil in due dosi giornaliere
L’uso dei macrolidi non è consigliabile ad
esclusione dei casi con allergia dimostrata alla penicillina, ricordando che
l’uso di selezionate cefalosporine è possibile anche nel paziente allergico
alle penicilline.
Qual è il
frazionamento ottimale della terapia con amoxicillina?
Il
frazionamento in 2 dosi di amoxicillina o amoxicillina protetta da acido
clavulanico è raccomandato nei soggetti a basso rischio di colonizzazione da
Streptococcus pneumoniae resistente, mentre il frazionamento in 3 dosi è
raccomandato nei soggetti ad alto rischio.
Qual è la
durata ottimale della tera- pia antibiotica?
Si raccomanda che la
durata della terapia antibiotica sia di 10 giorni in bambini a rischio di
evoluzione sfa- vorevole (< 2 anni e/o con otorrea spontanea). E’ possibile
una durata ridotta (5 giorni) in bambini > 2 anni senza rischio di
evoluzione sfavorevole.
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