venerdì 7 agosto 2015

Quando portare i bimbi al pronto soccorso e come comportarsi in caso di emergenza?

Quando portare i bimbi al pronto soccorso e come comportarsi in caso di emergenza?
 Gli accessi pediatrici nei pronto soccorso italiani sono tanti: più di 5 milioni l'anno e in costante crescita negli ultimi trent'anni. La questione più allarmante è che solo una minima parte degli accessi pediatrici è appropriata, ossia necessita veramente dell'intervento degli operatori sanitari di un pronto soccorso.
I codici gialli e rossi, quelli dell'urgenza-emergenza, rappresentano il 10  %mentre il grosso degli interventi è rappresentato dai codici verdi e bianchi (nessuna urgenza e potrebbero essere trattati sul territorio)
Il Pronto Soccorso non è un ambulatorio pediatrico, non sostituisce il pediatra di famiglia, che bisogna consultare sempre, non è un ambulatorio polispecialistico, non è la struttura dove curare malattie croniche e nemmeno il luogo dove ottenere certificazioni e ricette.

Le cause più frequente sono: Febbre, Vomito e diarrea, Male alle orecchie, Tosse, .Traumi
I codici gialli e rossi, quelli dell'urgenza-emergenza, rappresentano il 10  %mentre il grosso degli interventi è rappresentato dai codici verdi e bianchi (nessuna urgenza e potrebbero essere trattati sul territorio)
Il Pronto Soccorso non è un ambulatorio pediatrico, non sostituisce il pediatra di famiglia, che bisogna consultare sempre, non è un ambulatorio polispecialistico, non è la struttura dove curare malattie croniche e nemmeno il luogo dove ottenere certificazioni e ricette.

Ma quando andare al PS?
SEGNI E SEGNALI DA NON SOTTOVALUTARE
·      Si comporta in modo strano e appare sonnolento o meno vigile.
·      Non risponde alle vostre domande.
·      È privo di coscienza o non risponde agli stimoli.
·      Ha convulsioni (contrazioni ritmiche e perdita di coscienza).
·      Presenta difficoltà a respirare.
·      Colorito della pelle o delle labbra blu, porpora o grigio.
·      Rigidità al collo e macchie sul corpo associate a febbre e a dolore marcato o che aumenta nel tempo.
·      Tagli profondi che interessano la testa o il torace o l’addome, oppure tagli da cui esce sangue a spruzzi (taglio di arteria).
·      Un’ampia ustione o ustione che interessa il volto o le mani.
·      Perdita di coscienza, stato confusionale, mal di testa o vomito dopo un trauma cranico.

Emergenze dovute a incidenti
I più frequenti sono:
·      bicicletta o auto
·      caduta
·      ustioni o inalazione di fumo
·      soffocamento
·      annegamento
·      ferite da armi da fuoco
·      shock elettrico
·      intossicazione o avvelenamento. In questo caso telefonate subito, anche se il bambino non ha alcun disturbo, al Centro veleni anche nel dubbio che il bambino possa avere assunto un veleno o qualsiasi sostanza.

Telefonate al pediatra se avete dubbi e immediatamente al 118 (112) se pensate che la situazione sia grave.
Tutti i genitori devono essere educati e preparati a cosa fare ed essere in grado di praticare corrette manovre di rianimazione cardiopolmonare o disostruzione da corpo estraneo.

COSA FARE IN SITUAZIONI DI EMERGENZA
1.    Cercate di stare calmi e di ragionare.
2.    Chiamate aiuto (in casa, un vicino, dei passanti per la strada).
3.    Se avete fatto un corso di rianimazione cardiopolmonare iniziate a metterlo in atto se il bambino non respira e richiedete o utilizzate, se a disposizione, un defibrillatore semiautomatico.
4.    Se il bambino ha inalato un corpo estraneo chiedete aiuto e praticare immediatamente le manovre antisoffocamento.
5.    Fate telefonare o, se siete da soli, telefonare al 118 (112).
6.    Applicate una pressione continua nella sede del sanguinamento, se presente.
7.    Sistemate il bambino sul pavimento in posizione laterale di sicurezza o con la testa deviata sul lato se ha una convulsione. Non mettete niente in bocca.
8.    Non spostate il bambino traumatizzato a meno che non sia in una situazione di pericolo.
9.    Restate con il bambino finché non arrivano i soccorsi.
10. Portate qualsiasi medicinale o sostanze sospette che il bambino possa avere preso con te in ospedale.
11. Quando siete in ospedale comunicate il nome del vostro pediatra.



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