sabato 5 maggio 2012

SCUOLA E MANOVRA ANTISOFFOCAMENTO: tutelate i vostri figli


VISTO CHE NON C'E' IL GARANTE USIAMO IL TERMINE DI "DIFENSORE CIVICO DELL'INFANZIA E DELLA ADOLESCENZA"?
Lettera appena ricevuta e in fondo la mia risposta:

"Caro dott Ferrando,

intanto vorrei ringraziarla per le sue email  che sono sempre molto interessanti.
Circa il problema della manovra antisoffocamento le vorrei raccontare la mia esperienza personale .
Mia figlia frequenta ……(omissis...scuola privata)  ….,dove circa 30\40  bambini dai 6 ai 10 anni mangiano quotidianamente
Dopo varie insistenze fatte da me alla rappresentante di classe per sapere se in mensa il personale conoscesse la manovra e visto che a distanza di circa 3 settimane la rappresentante non si degnava di chiedere in direzione,mi sono attivato e sono andato a chiedere direttamente alla direttrice dell'istituto.
Tengo a precisare che la direttrice non era neanche a conoscenza dell'esistenza di tale manovra , subito dopo a tenuto a precisare che certamente quel  corso non obbligatorio e che la scuola era in regola con tutto .
Ho scoperto così che nella scuola esiste una persona che da noi in istituto è la proff di ginnastica che deve per legge fare un corso di rianimazione .
Ancora oggi ricordo come le mamme della classe di mia figlia fossero convinte che il corso per imparare la monovra antisoffocamento fosse obbligatorio e che quindi da noi a scuola tale manovra la conoscessero di sicuro.
Per finire quando ho appreso dalla direttrice che nessuno conosce, la manovra le ho proposto specificando che le eventuali spese  non sarebbero gravate sulla scuola ma su noi genitori, di far frequentare a TUTTO il corpo insegnati un corso per apprendere la manovra antisoffocamento, la sua risposta è stata che deve chiedere al nostro ingegnere che si occupa della sicurezza dell'istituto.
Mi dica lei dottore sempre così attento e premuroso come dobbiamo comportarci nei confronti della scuola e mi spieghi anche perchè non è obbligatorio un corso per il personale delle mense di tutte le scuole d'Italia.
Grazie a presto"

Caro papà

Riandrei a scuola proponendo il Corso dicendo che ha la disponibilità di un Corso gratuito teorico da parte mia e poi di corsi pratici da parte delle infermiere a cui debbo chiedere il costo (che può essere "politico" , nel senso buono del termine) per gruppi di 4-5 persone. Di fatto poche ore si istruisce tutto il personale.. Costi irrisori e mia personale disponibilità gratuita.
Ne parli con altri genitori e poi se dicono di no... penseremo a cosa fare .
Sul perché non venga fatto non mi esprimo ma guardiamo avanti e comunque potrebbe essere un criterio di vostra scelta di una scuola rispetto ad un'altra. Pensateci perchè la tutela di vostro figlio/a dipende dalla scuola ma anche dalla vostra scelta e se non trovate risposte adeguate o superficialità o presupponenza su una cosa così importante non vi potete aspettare una grande attenzione neanche da un punto di vista generale, educazionale e didattico dalle persone che dirigono quella struttura.

Un caro Saluto

Alberto Ferrando


SOFFOCAMENTO E iniziativa con il Comune di Genova


NEWSLETTER COMUNE DI GENOVA

PUBBLICATO SU INTRANET DEL COMUNE DI GENOVA    La scheda, che viene consegnata ai genitori tra il 4 e il 6 mese di vita del bambino, è scaricabile a questo link: 
 Schede prevenzione/il corpo estraneo scheda per bds 61°-90° g.
BENE MA....NON SIAMO SODDISFATTI IN QUANTO QUESTA MANOVRA VA INSEGNATA ANCHE PER I BAMBINI DI ETA' SUPERIORE. Va insegnata nelle scuole di ogni Ordine e grado, pubbliche e private. Va insegnata nelle mense. Insomma di stra ce ne è da fare e tanto. 
INIZIATE A CHIEDERE VOI NELLE SCUOLE DEI VOSTRI FIGLI. Intanto in attesa di fare le cose meglio vedete i filmati sui siti segnalati in fondo. Link diretti qui:



  



PROGETTO MANGIARE E GIOCARE SICURI

Nel Comune di Genova è stato realizzato un percorso assistenziale atto a prevenire i danni che può provocare 
l’inalazione di un corpo estraneo nei bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. Questo tipo di incidente, che comporta soffocamento, rappresenta la prima causa di morte nei paesi occidentali per i bambini la cui età va da 1 a 3 anni e la terza per quelli di età inferiore all’anno. In Italia, in particolare, si stima che ogni anno muoiano in tal modo oltre 50 bambini.Dal 1995 alcuni pediatri di famiglia hanno iniziato a spiegare ai genitori la manovra anti soffocamento da corpo estraneo. Dal 2007 i pediatri di famiglia della ASL 3, tramite un accordo regionale e aziendale, sensibilizzano le famiglie con l’ausilio di materiale idoneo, condiviso con i colleghi dell’assistenza di secondo livello (Gaslini e altri ospedali), teso alla prevenzione, nei bambini di età inferiore a 3 anni, dei danni derivati da incidente domestico e stradale, che rappresentano circa il 25% degli accessi ai Pronto Soccorso pediatrici e non.Dal 2008, a completamento di questo progetto - primo in Italia a essere istituzionalizzato - presso la ASL 3 i pediatri istruiscono i genitori alla corretta manovra di espulsione di un corpo estraneo inalato, dopo aver seguito un opportuno corso formativo.In considerazione dell’altissimo numero di bambini che frequentano gli asili nido, è indispensabile abbinare una medesima istruzione al personale delle strutture pubbliche e non, nelle quali i bambini passano almeno 6-8 ore per 5 giorni alla settimana, consumando pasti e utilizzando materiale ludico, possibili fonti di incidente da inalazione di corpo estraneo.Sono stati realizzati due tipi di percorso:1.la formazione dei pediatri di comunità della ASL 3 effettuata da pediatri istruttori in metodiche accreditate di PBLS, attraverso un corso di 4 ore e, in parallelo, un analogo percorso formativo da parte dei Pediatri di Famiglia che già ora istruiscono i genitori nel corso del bilancio di salute e che servirà da aggiornamento della manovra;2.. la formazione “a cascata”, da parte dei pediatri di comunità, al personale addetto agli asili nido comunali e da parte dei pediatri di famiglia al personale degli asili nido convenzionati comunali; per la formazione “a cascata” è ovviamente necessaria una comunicazione alle famiglie, in quanto è importante che esse siano consapevoli che la medicina preventiva è una priorità fondamentale, volta a risparmiare vite umane o possibili handicap cronici.Il progetto rappresenta quindi un completamento di quanto si sta già svolgendo nel settore della prevenzione primaria e secondaria a livello territoriale e offre un’importante dimostrazione attuativa dell’auspicata rete assistenziale, non solo tra medici operanti nel primo e secondo livello, ma anche tra le diverse istituzioni pubbliche.L’auspicio è che quanto è stato fatto finora negli asili nido del Comune di Genova venga trasferito anche nelle scuole materne e nelle altre scuole di ogni ordine e grado.È inoltre importante sottolineare come la manovra anti soffocamento insegni a salvare una vita da una morte evitabile e come tutte le persone, non solo i bambini, possano essere salvate. Il rischio di una inalazione di un corpo estraneo esiste infatti per tutti. Le età più a rischio sono i primi anni di vita ( in particolare il primo) e la terza età, oltre i 60 anni. Materiale tecnico, scritto e con filmati è reperibile sui siti:www.apel-pediatri.orgwww.fimpliguria.it;www.ferrandoalberto.eu 
(Alberto Ferrando - pediatra di famiglia e vice presidente dell’associazione pediatri liguri).

venerdì 4 maggio 2012

IL RITORNO DEL MORBILLO (OVVERO ATTENTI AI CIARLATANI)

Articolo, diffuso dal sito della Treccani, un brava all'autrice.
Alberto Ferrando

(ricevuto dall'amico e collega Giovanni Semprini)
RICORDO CHE IL MORBILLO E' UNA MALATTIA GRAVE E CHE FINO A POCHI DECENNI FA CAUSAVA MILIONI DI MORTI NEL MONDO E FREQUENTI COMPLCAZIONI.
Se non avete fatto il vaccino fatelo e ricordate che servono due dosi.
RIPORTO LE CONCLUSIONI DELL'AUTRICE SINTETIZZATI IN "ATTENTI AI CIARLATANI". La medicina non si fa con il televoto:" Diffondere dubbi (basati su fondamenti scientifici non veri e non dimostrati) è senz’altro pericoloso e controproducente".
Il ritorno del morbillo
Francesca Petrera

Manca poco più di un mese all’otto giugno e ormai il campionato europeo di calcio che porterà migliaia di spettatori negli stadi di Ucraina e Polonia è alle porte.

 Tutto normale fino a qui, ma in realtà quest’anno l’evento ha destato l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha predisposto un opuscolo per incoraggiare gli spettatori a vaccinarsi contro il morbillo. Come riporta il testo, che è stato tradotto e diffuso dal Ministero della sanità italiana “Sono stati segnalati oltre 31.000 casi di morbillo in Europa nel 2011, con decessi tra adolescenti e adulti, anche in Italia. Se hai un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, se non sei mai stato vaccinato, o se hai un deficit immunitario, sei a rischio di contrarre la malattia, che nei giovani e negli adulti ha un decorso più serio che nell’infanzia. Per gli Europei 2012 è fortemente raccomandata la vaccinazione contro morbillo e rosolia, fai in mododi vaccinarti in tempo utile. Se non si è vaccinati, si rischia di contrarre l’ infezione, e diffondere così la malattia”.

Un allarme fondato, se si pensa che dall’inizio del 2012 in Ucraina si sono registrati ben 7000 casi di morbillo e che secondo il rapporto Ecdc “Surveillance report european monthly measles monitoring (Emmo) issue 8:21 february 2012”, lo scorso anno sono stati segnalati 30.567 casi di morbillo in 29 Paesi europei, il 90% dei quali resta confinato in cinque sole nazioni: Francia, Italia, Romania, Spagna e Germania. Quello del 2011 è un valore simile
a quello del 2010, ma quadruplo rispetto al 2009 (7175 casi) e 2008 (7817). La rivista (americana) Science ha recentemente parlato dell'”imbarazzante problema europeo”: l'incapacità appunto di contenere la efficacemente la diffusione del morbillo.

Il morbillo è una malattia (in teoria) semplice da prevenire. Non ci sono serbatoi animali in grado di favorirne la diffusione e il passaggio tra specie, e non muta costantemente come il virus dell'influenza. Per il morbillo basta vaccinarsi per evitare il contagio, come dimostrato negli Stati Uniti dove un’estesa campagna di vaccinazioni ha, di fatto, azzerato il numero dei casi registrati negli ospedali di tutto il paese (solo 222 in tutto il 2011).

Il morbillo potrebbe sembrare una malattia innocua, ma prima dell’arrivo della vaccinazione nel 1963, ogni anno uccideva ben 2 milioni di bambini in tutto il mondo. Stiamo parlando di una malattia molto contagiosa, che colpisce soprattutto i bambini e che talvolta può portare a complicazioni anche gravi.
Come riportato sul sito del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute “il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello)”.

Nel 2008 i Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità avevano fissato l’obiettivo di ridurre del 90% la mortalità per morbillo entro il 2010 rispetto ai livelli del 2000. Un articolo pubblicato sulla rivista Lancet a fine aprile fotografa la situazione attuale, stimando che la riduzione non è del 90% ma solo del 74%. Un parziale fallimento che registra picchi di mortalità proprio nei Paesi dove è più difficile ottenere dati precisi, come il
Sud-Est Asiatico, l’India e l’Africa.

In Italia, l’ultima epidemia di morbillo documentata nel 2002 e 2003 ha fatto registrare circa 40.000 casi nella sola Campania, con centinaia di ricoveri ospedalieri e decine di casi di polmoniti ed encefalopatie. In quello stesso periodo in Italia furono registrati 8 decessi per morbillo. Grazie al piano di vaccinazioni, dopo il 2002 la situazione è migliorata, ma la persistenza del virus nei soggetti non vaccinati fa sì che la malattia provochi ogni anno nuovi
malati, come evidenziato nella “Curva epidemica dei casi di morbillo per mese in Italia” (Fonte: Istituto Superiore di Sanità).

In queste ultime settimane il morbillo è tornato sulle pagine dei giornali anche per un’altra storia, che rischia di complicare la strada verso la prevenzione.

A marzo un giudice del Tribunale di Rimini ha condannato il Ministero della Salute a risarcire i genitori di un bimbo autistico, riconoscendo il nesso di causalità tra vaccino MPR (contro morbillo, parotite e rosolia) e autismo. Alla base della sentenza c’è quella che è stata definita una “frode deliberata”: un articolo del medico britannico Andrew Wakefield, comparso nel 1998 sulla rivista medica Lancet, che sosteneva che il vaccino in questione fosse la causa dell’insorgenza dell’autismo. Altri medici hanno cercato senza successo di
riprodurre i dati presentati da Wakefield, e in seguito una inchiesta giornalistica ha dimostrato che l’articolo conteneva dati falsificati, e che il suo autore aveva ricevuto finanziamenti da uno studio legale che preparava una class action contro i produttori di vaccini. L'articolo è stato ritirato ufficialmente 12 anni dopo (ma forse il giudice di Rimini non se ne è accorto). Il Ministero ora farà ricorso, supportato anche da tutta quella parte della
comunità scientifica che è insorta dopo la sentenza, ma il problema dell’opinione pubblica resta. In Italia la vaccinazione contro il morbillo non è obbligatoria ma è uno strumento fondamentale per limitare la diffusione del morbillo. Diffondere dubbi (basati su fondamenti scientifici non veri e non dimostrati) è senz’altro pericoloso e controproducente.

NO COMMENT: don Seppia e IMU

NO comment. Anzi piccolo commento: si inserisce nelle strategie per l'infanzia e l'adolescenza? Già poco tutelate da pedofili e con pochi investimenti?

Alberto FErrando




martedì 1 maggio 2012

MANI BOCCA PIEDI, MALATTIA (o per fare più scena: hand foot and mouth disease)

Malattia “mani bocca  piedi”:
In questo periodo ci sono vari casi di questa malattia che, tra le varie malattie esantematiche (che vuol dire con macchie) , è meno nota delle classiche (morbillo, scarlattina, rosolia, varicella, V e VI malattia): (malattia  “mani piedi bocca” o "Hand, foot and mouth disease " in inglese). 
Come dice il nome stesso della malattia, le macchie (che si trasformano rapidamente in vescicole) compaiono nelle mani, nei piedi ed in bocca. Ma le “macchie" possono comparire anche sul dorso di mani e piedi, sulle gambe e braccia e su altre parti del corpo, soprattutto sui glutei.  La malattia ha generalmente decorso benigno, ossia tende di norma a guarire spontaneamente senza complicazioni
La malattia è causata da un particolare di virus detto Coxsackie ma anche da altri enterovirus.
La febbre è variabile (può essere assente come superare il 38 – 38,5) si osserva, come in tutte le malattie, un calo dell’ appetito,  può essere presente una sensazione di malessere e in alcuni bambini possono essere presenti dei dolori addominali. La malattia esordisce dopo qualche giorno con macchie rosse  e vescicole in bocca che tendono spontaneamente a rompersi e causare dolore  e difficoltà a mangiare. Ma a volte iniziano sulle mani e sui piedi. L’eruzione si concentra sopratutto sui palmi delle mani e piante dei piedi: anche in questo caso compaiono inizialmente delle macchie rosse di pochi mm che si trasformano in vescicole tonde o  ellittiche. La guarigione avviene spontaneamente in una settimana o poco più, raramente si osserva febbre alta, malessere, diarrea.
La malattia non è particolarmente contagiosa, anche se in particolari condizioni come gli asili può essere facilmente trasmessa etti ed essere causa di piccole; in generale i bimbi attorno al di sotto dei 10 anni risultano i più colpiti. Il contagio avviene per contatto diretto con secrezioni nasali, saliva (quindi starnuti, colpi di tosse o semplicemente parlando) di pazienti nella prima settimana di malattia o per contatto orale di feci di pazienti anche a distanza di tempo. PER QUESTO MOTIVO E’ PARTICOLARMENTE IMPORTANTE IL LAVAGGIO ACCURATO DELLE MANI SIA DEI BEMBINI CHE DEL PERSONALE DEGLI ASILI, SCUOLE E DEI FAMILIARI.  Il periodo di incubazione va da 3 a 6 giorni prima della comparsa dei sintomi.
E’ normale che il bambino mangi poco per cui va lasciato tranquillo, coccolato e non forzato a mangiare.
Il virus può raramente causare problemi al feto se la malattia viene contratta in gravidanza
Terapia: solo antipiretici se febbre e antistaminici se prurito (raro).
Non è previsto isolamento ma…… aspettate che il bambino stia bene e non abbia più macchie. La malattia è contagiosa prima di quando compaiono i sintomi e il virsu viene elinitao, con le feci, per un certo periodo


ALLERTA ASPARTAME

L'altra sera a "Report" hanno illustrato i danni potenziali da uso di "aspartame" docificante contenuto in molti prodotti "light" e anche in alcuni farmaci


Nel gennio 2011 Vi avevo inviato questa notizia:

ALTRO PRODOTTO DA NON USARE NEI BAMBINI E NELLE DONNE IN GRAVIDANZA O CHE ALLATTANO E' L'ASPARTAME
Pubblicato sull'American Journal of Industrial Medicine un terzo studio che conferma la cancerogenicità dell'aspartame. E' frutto del lavoro dell'istituto di ricerca indipendente Ramazzini di Bologna, dove i ricercatori hanno analizzato 800 tra topi e ratti, evidenziando un aumento di tumori epatici e polmonari. L'aspartame, uno dei dolcificanti artificiali più usati al mondo, non sarebbe quindi sicuro. Morando Soffritti, direttore scientifico del Ramazzini, sottolinea come ci sia un problema di sicurezza dei dolcificanti artificiali, scoperti e immessi sul mercato senza sufficienti prove di sicurezza o riferendosi a studi finanziati dalle stesse aziende produttrici.
L'aspartame è presente in oltre seimila prodotti, tra bevande, dolciumi, caramelle, yogurt, e in oltre cinquecento farmaci, soprattutto sciroppi per bambini. Uno studio danese ha anche dimostrato un aumento significativo di parti prematuri nelle donne che consumano regolarmente aspartame. Gli edulcoranti intensi sono sostanze estranee al metabolismo umano e ciascuno ha la sua tossicità e una dose giornaliera ammissibile, stabilita dall'Efsa a livello europeo in base a studi di tossicologia. In ogni caso le linee guida dell'Inran sconsigliano l'utilizzo di tutti questi prodotti a bambini piccoli, donne in gravidanza e allattamento



L'amico e Collega Picollo nella discussione tra noi pediatri ha inviato queste precisazioni:
"......il valore limite giornaliero da non superare, che per un bambino è di 200 mg/kg.
Il servizio rilevava pure la difficoltà di quantificare la dose assunta perchè spesso le bibite light o farmaci contenenti aspartame, che è il dolcificante più utilizzato al mondo, ne rivelano la presenza tra le sostanze contenute senza specificarne la quantità.
Tra le gravi patologie con aumentata incidenza conseguente all'assunzione di aspartame venivano riportate soprattutto i tumori encefalici e i linfomi.
Lo scandalo è partito dagli studi originari sulla sicurezza e tollerabilità fatti al momento della immissione sul mercato in USA ormai circa 30 anni fa, che si sono rivelati commissionati dalla stessa ditta americana produttrice (mi sembra si chiami Searle). Tali studi vengono riportati in tutte le revisioni successive che precedono
l'immissione in commercio nelle varie nazioni.
Tale aumentata incidenza di gravi effetti collaterali è stata dimostrata da numerosi studi effettuati da un istituto di Bologna, rivelatosi assolutamente neutrale, al contrario di altri studi fatti anche dal FDA rivelatisi contaminati da ingerenze di potenti aziende produttrici.



Appena ho altre notizie Vi informo e Vi prego di fare altrettandto
Un caro Saluto da una piovosa Toscana (sperando che smetta perchè sono in moto e diluvia)


Alberto Ferrando