Cari genitori
Caso di meningite NON da meningococco di Sestri Ponente ricoverato al Gaslini. Cosa vuol dire? Che non si deve fare, come si sarebbe fatto in caso di meningite da meningococco, profilassi con antibiotico. NESSUNA profilassi.
Alberto Ferrando
Caso di meningite NON da meningococco di Sestri Ponente ricoverato al Gaslini. Cosa vuol dire? Che non si deve fare, come si sarebbe fatto in caso di meningite da meningococco, profilassi con antibiotico. NESSUNA profilassi.
Alberto Ferrando
Intanto ricordate i vaccini
Ricordiamo i vaccini anche se non tutte le meningiti sono prevenibili con gli stessi in quanto vari germi possono causare la meningite.
I più frequenti e prevenibili nel bambino sono:
- Hemophilus infuenzae: si fa dal 61 giorno di vita insieme ad altri nella stessa siringa (esavalente: polio, tetano, difterite, epatite B, pertosse e appunto hemophiulus)
- Pneumococco: di fa dal 61 giorno nella stessa seduta vaccinale dell'esavalente (ridure il rischio del 75%: i pneumococchi sono 90 e noi abbiamo il vaccino tredicivalente contro tredici dei 90: i più frequenti)
- meningococco C: si fa dal 13 mese di vita (si può fare anche prima) e si raccomada al 15 anno in quanto è una meningite frequente negli adolescenti a cui si può fare il vaccino contro alri tipi di meningococoo: A, C, W135 e Y
- Hemophilus infuenzae: si fa dal 61 giorno di vita insieme ad altri nella stessa siringa (esavalente: polio, tetano, difterite, epatite B, pertosse e appunto hemophiulus)
- Pneumococco: di fa dal 61 giorno nella stessa seduta vaccinale dell'esavalente (ridure il rischio del 75%: i pneumococchi sono 90 e noi abbiamo il vaccino tredicivalente contro tredici dei 90: i più frequenti)
- meningococco C: si fa dal 13 mese di vita (si può fare anche prima) e si raccomada al 15 anno in quanto è una meningite frequente negli adolescenti a cui si può fare il vaccino contro alri tipi di meningococoo: A, C, W135 e Y
- a brevissimo disponibile il vaccino contro il meningococco B
COME SI MANIFESTA UNA MENINGITE?
La meningite acuta può
presentarsi con due quadri predominanti: una forma acuta con shock improvviso e
alterazione dello stato di coscienza associata ad anomalie della coagulazione
(che si manifestano sulla cute sotto forma di “petecchie” che sono delle
piccole macchie di colore rosso intenso che non scompaiono con la pressione
contrariamente a quanto avviene per tutti i tipi di macchie da malattie dei
bambini o da allergia) che può avere un esito tragico, se non viene
immediatamente intrapresa terapia antibiotica, entro 24 ore ed una forma più
lenta preceduta da manifestazioni generali simil-influenzali con disturbi a
carico dell’apparato respiratorio o intestinali.
I sintomi presenti più
frequentemente oltre a quelli generali comuni a qualsiasi influenza o infezione
virale come febbre, dolori muscolari, scarso appetito, tachicardia, dolori
muscolari ed ossei sono:
macchie diffuse come petecchie o di altro tipo
e segni della infiammazione delle meningi (una specie di sacchetto che contiene
il cervello) che si manifestano con “rigidità nucale” che si evidenzia con
alcune semplici manovre: dolore alla estensione della gamba dopo aver flesso
l’anca sul bacino (segno di Kernig) e flessione involontaria delle ginocchia e
delle anche dopo aver sollevato il capo facendo stare il paziente in posizione
supina (segno di Brudzinski).
Purtroppo nel bambino piccolo
sotto i due anni questi segni possono essere assenti.
Altri segni e sintomi che possono
indicare una meningite sono: mal di testa (che è spesso presente anche solo in
concomitanza della febbre ma che, in assenza di meningite si risolve dopo che
la febbre è passata o la temperatura corporea si è ridotta), vomito a digiuno
(anche questo sintomo si presenta in occasione di febbre nei bambini piccoli o
accompagna una infezione gastrointestinale quale quella che sta tenendo a casa
molte famiglie liguri), fontanella “bombata”, cioè sporgente in fuori, alterazione
dello stato di coscienza con irritabilità o torpore.
Può essere presente anche
fotofobia (la luce dà fastidio) anche se ricordiamo che anche questo disturbo,
come la febbre, la cefalea, il vomito, i dolori muscolari ecc. possono essere
presenti in qualsiasi episodio febbrile del bambino.
Dopo aver letto queste poche
righe probabilmente avrete un certo stato di agitazione e di ansia che, a dire
il vero, viene anche ai medici quando leggono o scrivono, come il sottoscritto,
di certe patologie. Cercate comunque di
valutare non quanta febbre ha il bambino ma lo stato generale, l’umore
ed il comportamento del bambino che sarà ab ingstischiaramente alterato se la febbre è
alta ma dovrebbe tornare normale, o quasi, quando la febbre scende. Esistono
situazioni, come la sesta malattia (detta anche febbre dei tre giorni), in cui
la febbre è alta, sui 40° C, scende poco con l’antipiretico ma il bambino
appare, tutto sommato, in discrete condizioni generali. Se il bambino appare,
anche in assenza di febbre molto irritabile e lamentoso e molto diverso dal solito
(e chi meglio di voi genitori conosce il proprio figlio) soprattutto se sono
presenti disturbi particolari come fontanella tesa, strabismo acuto o
convulsioni è giusto cercare immediatamente conforto nel medico. (Vedete anche
articoli precedenti sulla febbre).
Un Caro Saluto
Alberto Ferrando
Alberto Ferrando
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