Avevamo già parlato di questo tema (vedete qui: http://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=elicotteri). Un nuovo studio conferma come il
comportamento opprimente dei genitori influisca sul figlio facendolo divenire
troppo ansioso e tendente alla depressione. Genitori troppo presenti o troppo assenti, amici o nemici, premurosi o
aperti e disponibili. La ricerca però sembra aiutare chi si trova in difficoltà
con il proprio pargolo, soprattutto se questo è in età adolescenziale. Uno
studio pubblicato sul “Journal of Child and Family
Studies” ha messo in evidenza come genitori troppo protettivi o
che vogliano continuamente essere informati della vita dei propri figli abbiano
su questi ultimi un effetto negativo, facendoli diventare ansiosi e depressi.
Lo studio ha visto come protagonista un campione di 297
studenti del college, di età compresa tra i 18 e i 23 anni. Chi era
cresciuto in una famiglia eccessivamente protettiva manifestava più
insicurezza, una minore capacità di assumere delle decisioni e una tendenza più
elevata alla depressione. Il fenomeno in realtà non è nuovo e lo studio si
presenta solo come un’ennesima conferma di una realtà comportamentale che si
evince chiaramente nella vita di tutti i giorni. Per questa tipologia di
genitori è stata infatti già da tempo coniata l’espressione “helicopter parenting“: i genitori
sbaglierebbero nell’essere eccessivamente premurosi nei confronti dei bambini,
in particolar modo se questi sono in tenera età. Il bambino deve essere
lasciato libero di sperimentare da solo e di scegliere in modo autonomo la
linea risolutiva che ritiene più appropriata. In fin dei conti, è una lezione
che i nostri antenati conoscevano già perfettamente: “Sbagliando si impara!” (da:http://www.mondoinformazione.com/salute-benessere/ansia-maggiore-in-chi-ha-genitori-apprensivi/86492/)
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