giovedì 18 luglio 2013

Epatite A in Italia da frutti di bosco


Cari Genitori
Alcuni mi hanno segnalato dei casi di epatite A da frutti di bosco surgelati. La notizia trova conferma sui siti ufficiali (qui Ministero della Salute).
Commenti? Tanti ma é preoccupante che in un periodo in cui tutto dovrebbe essere supercontrollato avvengano queste cose. Intanto per chi viaggia (e per tutti?) tenete presente che esiste il vaccino antiepatite A
Alberto Ferrando

Da gennaio 2013 si è assistito ad un importante incremento del numero dei casi di epatite A rispetto agli anni precedenti. Dal 1 gennaio al 30 giugno 2013 tramite il sistema di sorveglianza epidemiologica per le epatiti SEIEVA è stato rilevato un aumento significativo di casi di epatite A (448), rispetto a una media di 190 casi notificati nello stesso periodo nei due anni precedenti.
A seguito di tale aumento di casi umani di epatite A, osservato soprattutto nelle regioni del centro-nord Italia, il Ministero della salute ha attivato una task force composta da esperti dello stesso  Ministero, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, Centro di referenza nazionale dei rischi emergenti in sicurezza alimentare. Lo scopo della task force è di individuare la possibile fonte di contaminazione, confermare le ipotesi di sospetta correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati e adottare le migliori strategie integrate di controllo.
Il 23 maggio 2013 il Ministero della salute ha emanato una Circolare indirizzata agli Assessorati alla sanità delle Regioni e Province autonome e agli Uffici periferici del Ministero preposti ai controlli all’importazione degli alimenti di origine vegetale, per rafforzare le misure di sorveglianza sui casi e  avviare indagini mirate sul territorio nazionale.
Nelle Regioni dove è stato riscontrato un maggiore incremento del numero dei casi, si è provveduto ad attivare studi analitici di tipo caso-controllo per meglio indagare i possibili fattori di rischio implicati nella diffusione della malattia. Lo studio ha messo in evidenza una forte correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati assunti tal quali. Sono stati eseguiti numerosi controlli di laboratorio che ad oggi hanno permesso di identificare  la contaminazione da virus dell’epatite A in 4 lotti di prodotti differenti, per i quali sono state diramate le notifiche di allerta. Le Aziende Sanitarie Locali hanno verificato che gli operatori interessati abbiano adottato le misure di ritiro e richiamo per i consumatori.
Di seguito si riporta l’elenco delle notifiche di allerta:

NOTIFICA RASFFMOTIVONOME PRODOTTODITTALOTTOSCADENZARITIRO DAL MERCATORICHIAMO DAL MERCATO
2013.694Presenza virus HVAMisto frutti di bosco “Bosco Reale” gr 200Asiago Food Spa13036TMC 02/2015SISI
2013.756Presenza virus HVAMisto bosco surgelato “Bosco buono” gr 450Green Ice Spa13015TMC 31/12/2014SISI
2013.757Presenza virus HVAFrutti di bosco congelati 1 kgErica Spa49/13TMC Fine agosto 2014SISI
2013.880Presenza virus HVAMisto bosco surgelato “Bosco buono” gr 300Green Ice Spa13079TMC 02/2015SISI

Il 26 giugno 2013, è stata, inoltre trasmessa alle Regioni la nota, prot. n. 27588, destinata primariamente ai Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione, mirata a rafforzare la sorveglianza sulle matrici alimentari.
E’ stato svolto anche un intenso e complesso lavoro di rintracciabilità su tutte le possibili materie prime utilizzate per la composizione dei mix dei prodotti coinvolti, che sono risultate tutte di origine extranazionale, anche al fine di risalire ad un possibile fattore comune di contaminazione.
In seguito alla pubblicazione della Circolare del 23 maggio 2013, sono pervenute al Ministero e al CNESPS dell’Istituto Superiore di Sanità 206 segnalazioni di casi di epatite A. Il consumo di frutti di bosco surgelati veniva riferito dal 43% dei casi.

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