domenica 13 aprile 2014

NATIVITY: PREGHIERA DI UN BAMBINO AI GENITORI: State con me portatemi meno dal medico

Genitori, ragazze, ragazzi leggete e se ritenete firmate. La lettera precedentemente inviata è preceduta dalla "preghiera" di un ipotetico bambino"  questa petizione su AVAAZ e anche a questo indirizzo:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Ministro_della_Salute_Evitare_iniziative_non_motivate_ai_servizi_sanitari/?nuoZphb
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1PLDGYNcEspWtMkkhp7mXdFVO0v4pPslvGx6LtCWix2s/edit#gid=0
NATIVITYPEDIATRIA: PREGHIERINA DI UN BAMBINO: STIAMO INSIEME PER FAVORE. ANDIAMO A GIOCARE E NON DA UN ALTRO MEDICO
Mamma, Papà
Non ci vediamo tutta la settimana.
Capisco che dovete lavorare tanto…Ma anche io lavoro tanto: mi alzo presto, non ho tempo di mangiare con calma per colazione perché dobbiamo correre a scuola, siamo sempre in ritardo, e debbo scendere dall’auto che si ferma e riparte al volo in seconda o terza fila (un mio amichetto è stato anche investito per la fretta di tutti Voi adulti). Esco alle 16,30 e poi di corsa, una volta con la tata, una volta con i nonni e poche volte con voi, DEBBO fare dello sport, che non mi diverte neanche molto perché tutti noi bambini dobbiamo fare qualcosa L.
Non ho un minuto di tempo per stare a non fare niente.
Ogni sabato mi portate a una festa organizzata con animazione (ogni settimana o quasi c’è un compleanno) e giochi stabiliti da Voi e non possiamo fare quello che vogliamo noi.
Ora anche al Ristorante stanno facendo tavoli separati adulti e bambini, in vacanza non vi vediamo perché siamo separati e scegliete villaggi vacanza con animazione per bambini.
Alcuni alberghi e ristoranti non vogliono neanche la presenza di noi bambini…perché non ci vogliono bene?? Diamo fastidio??
Mamma, papà Vi prego stiamo un po’ insieme magari un sabato e domenica? O vi annoiate con me? OOHHH Che bello: tra il 9 e il 11 maggio mia portate con VOI? Tutti e due? Ahhh non sapete se papà riesce. Magari ci raggiunge..ma dove andiamo??? Nativity?? Bello, cosa è  e cosa facciamo??? Una visita?? Un’altra??? Da un altro medico…Mammaaa, papà portatemi a giocare all’aperto con Voi. Vi prego. Vado già tanto dal dottore, mi portate (o fate portare)appena ho un raffreddore  (avreste già dovuto imparare che guarisce da solo) o una tosse, se non mangio o se mangio troppo, se faccio i capricci (magari per far vedere che esisto e ho bisogno di attenzioni) se poi siete più preoccupati mi portate al Pronto Soccorso ove aspettiamo per ore L. Adesso anche sabato e domenica mi fate visitare??? Si vede che ho proprio qualcosa anche se mi sento bene…forse ho qualcosa di grave e non me ne rendo conto? Oppure,insomma, a volte un po’ vi peso, mi sento un po’ trascurato e molto medicalizzato.  Andassimo in un parco a giocare a palla o a fare un giro in bici?? Se proprio proprio volete portarmi da un dottore non va bene il “mio” pediatra che mi conosce bene e quando mi vede mi sorride e Vi tranquillizza?

Apprendiamo dalla stampa dell’iniziativa Nativity in Calabria, dopo la prima edizione avvenuta a Roma durante la quale sono stati effettuati 1800 controlli “gratuiti” a bambini (http://www.nativitypediatria.it/progetto <http://www.nativitypediatria.it/progetto> ). Alla presentazione erano presenti varie autorità (http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20828&fr=n<http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20828&fr=n> ) 
L’iniziativa desta qualche dubbio e preoccupazione a operatori sanitari e cittadini in quanto uno dei problemi, sempre più in aumento, è l’accesso, spesso non motivato, ai servizi sanitari e la richiesta di esami, visite o terapie. In questo caso l’offerta “gratuita” di visite specialistiche a bambini, auto prescritta da genitori in un paese ove esiste la pediatria di famiglia suscita forti perplessità. Viene bypassato il referente, istituzionale, del bambino e si offrono servizi a famiglie che possono contribuire ad un fenomeno già noto molto abusato nel nostro paese: il “consumismo” sanitario responsabile di un aumento dei costi senza benefici per i cittadini e induttore di un umento della, dannosa, soprattutto per il cittadino e non solo per il medico, medicina difensiva.
A maggior ragione in un periodo in cui proprio il Ministero della Salute spinge le Regioni verso una medicina “sobria”, “rispettosa” e “giusta” (vedi sotto), come è appunto il caso del progetto "Fare di più non significa fare meglio", attualmente allo studio del Comitato tecnico delle Regioni Rischio Clinico e Sicurezza dei Pazienti!
E’ noto che l’offerta in sanità causa aumenti di richieste e che l’esecuzione di esami, visite o terapie “inappropriati” (non utili per il cittadino) e non filtrati dal medico curante, oltre a determinare dei costi indiretti allo stesso ed essere una fonte di ansia e di malessere è responsabile, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, del 20-40% della spesa sanitaria. Togliendo risorse ad altri  servizi. 
Ovviamente concordiamo, come segnalato sul sito,  sulla utilità di incontrare le famiglie  anche in riunioni “aperte”. Ma questo avviene già in molte realtà organizzate dai servizi territoriali di Medicina di famiglia del SSN: medico di medicina generale e pediatra di famiglia che operano QUOTIDIANAMENTE a contatto con le famiglie e non “una tantum” come nella iniziativa citata che, tra l’altro, risente anche di sponsorizzazioni di vario tipo. 
Sul sito http://www.nativitypediatria.it <http://www.nativitypediatria.it>    appaiono patrocini istituzionali ed appare singolare che in un periodo di riduzione delle risorse con ridimensionamento del SSN si patrocinino iniziative di offerte di prestazioni sanitarie , non coordinate, non organizzate ed autoprescritte dalle famiglie. Sempre in un paese ove esiste una medicina territoriale che sta operando per offrire una assistenza migliore con risorse sempre minori.
Da alcuni anni si è creato in Italia un Movimento denominato “Slow Medicine” (www.slowmedicine.it <http://www.slowmedicine.it> ) per una Medicina “Sobria, “Rispettosa” e “Giusta”. All’interno del Movimento è stata avviata l’iniziativa “Fare di più non significa fare meglio”, promossa anche da FNOMCeO, IPASVI, SIQuAS-VRQ, l’Istituto Change di Torino, PartecipaSalute, Inversa Onlus, Altroconsumo e Slow Food Italia, e che si sta realizzando con la collaborazione di più di 20 società scientifiche italiane, mediche e infermieristiche, tra le quali, in considerazione del fatto che stiamo parlando di bambini, l’Associazione di categoria maggiormente rappresentativa della pediatria di famiglia: la FIMP (Fed. Italiana Medici Pediatri).

L’iniziativa si propone di migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari in Italia attraverso la riduzione di esami diagnostici e di trattamenti che spesso non sono efficaci e rischiano di essere addirittura dannosi.
Le Società e Associazioni aderenti debbono identificare tali pratiche, quale può anche essere una visita specialistica effettuata senza indicazioni, d’intesa con i cittadini, e sul sito www.slowmedicine.it<http://www.slowmedicine.it>  sono già state pubblicate le prime liste di  esami diagnostici e di trattamenti a rischio di inappropriatezza in Italia. Anche alcune Aziende, tra cui  l’Ospedale di Cuneo, stanno effettuando analoghi progetti aziendali.

Il messaggio che questa iniziativa intende lanciare all’opinione pubblica, e cioè che in sanità a volte è meglio fare meno nello stesso interesse del paziente, corre il forte rischio di essere vanificato da iniziative del tutto antitetiche come Nativity.
A disposizione per chiarimenti e precisazioni

Alberto Ferrando

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