l'estate sta arrivando...sole, mare, gite fuori porta e....qualche guastafeste!! Iniziamo con le zecche, parleremo più avanti delle zanzare, processionarie.. Per qualsiasi dubbio contattatemi al mio indirizzo email aferrand@fastwebnet.it e visitate il blog di repubblicahttp://www.medico-bambini-genova.blogautore.repubblica.it/ dove ho risposto ad una mamma.
Chi sono le zecche? e come dobbiamo comportarci?
Le zecche sono acari appartenenti alla famiglia delle Ixodiae, comunemente definite zecche dure in quanto provviste di scudi dorsali chitinizzati che nei maschi sono estesi a tutta la superficie dorsale dell’idiosoma mentre nelle femmine, nelle larve e nelle ninfe sono limitati alla sola regione anteriore.
Le zecche sono acari appartenenti alla famiglia delle Ixodiae, comunemente definite zecche dure in quanto provviste di scudi dorsali chitinizzati che nei maschi sono estesi a tutta la superficie dorsale dell’idiosoma mentre nelle femmine, nelle larve e nelle ninfe sono limitati alla sola regione anteriore.
Le zecche necessitano di tre pasti ematici che, a seconda
delle specie, possono essere completati tutti o in parte sullo stesso ospite,
oppure necessitano di tre pasti diversi ed anche l’uomo rientra nel ciclo
biologico delle zecche. Il loro morso può essere veicolo di malattie con una
percentuale di sviluppo della malattia stessa basso se la zecca viene staccata
entro 36-48 ore.
Le zone a maggior rischio sono prati con vegetazione erbacea
e arbustiva ed in boschi a prevalenza di latifoglie.
Determinante è la presenza di animali selvatici che
rappresentano i serbatoi naturali di alcuni agenti patogeni a trasmissione
vettoriale, tra cui Borrelia, Rickettisia delle febbri eruttive,
dell’encefalite da zecca eCoxiella burneti. Nei contesti urbani i rischi si hanno
nelle aree con vegetazione erbacea e negli ambienti accessibili a cani e gatti. La
massima attività delle zecche è nei periodi primaverili ed estivi.
La zecca deve essere rimossa immediatamente dalla cute,
afferrandola saldamente con una pinzetta, tirandola e nello stesso tempo
effettuando una piccola rotazione per evitarne la rottura. Se il rostro dovesse
rimanere all’interno, deve essere estratto con l’aiuto di un ago sterile. Prima
dell’estrazione non applicare mai calore o sostanze tossiche per la
zecca, come alcol, vaselina poiché inducono nella zecca un rigurgito, con un
forte aumento del rischio di trasmissione di agenti patogeni.
ESISTONO PINZE APPOSITE PER LA RIMOZIONE DELLE ZECCHE
Solamente dopo l’estrazione disinfettare la parte lesionata
avendo l’accortezza di non usare prodotti che tingano la pelle, potrebbero
nascondere segni dell’infezione. Occorre poi spremere la lesione onde favorire
il sanguinamento e la fuoriuscita del contenuto della tasca trofica ed avvisare
il pediatra o il medico curante nel caso di un adulto, che suggerirà di seguire
un periodo di osservazione di circa 30-40 giorni per individuare
tempestivamente l’eventuale comparsa di segni e sintomi d’infezione.
La reazione infiammatoria è causata dai secreti salivari
composti da diverse sostanze con attività anestetica, rubefacente,
anticoagulante e dalla reazione stessa del soggetto punto. La potenziale
pericolosità della zecca deriva dalla sua capacità di veicolare all’uomo agenti
infettivi e di
funzionare come serbatoio naturale del patogeno garantendone la replicazione all’interno dell’organismo. Fra i patogeni trasmessi ricordiamo:
funzionare come serbatoio naturale del patogeno garantendone la replicazione all’interno dell’organismo. Fra i patogeni trasmessi ricordiamo:
Borrelia burgdorferi s.l, responsabile della malattia di
Lyme, che appare con un iniziale eritema circolare attorno alla puntura dopo un
paio di settimane, per passare poi, negli stadi successivi, a dolori muscolari
e ossei, con possibili disturbi cardiaci ed infine, se non
curata, allo sviluppo di un artrite cronica. Raramente può influire sul sistema nervoso.
curata, allo sviluppo di un artrite cronica. Raramente può influire sul sistema nervoso.
Rickettsia conorii israeli , agente della febbre eruttiva,
la cui trasmissione avviene oltreché dalla saliva inoculata con il morso, anche
dalle feci e dalle goccioline di fluido emesso dalle
articolazioni. Evitate, quindi, di manipolare le zecche a mani nude e prestate
la massima attenzione a non romperle.
articolazioni. Evitate, quindi, di manipolare le zecche a mani nude e prestate
la massima attenzione a non romperle.
Rickettsia slovaca, responsabile della sindrome TIBOLA, che porta spossatezza, artralgia e senso di affaticamento.
Arbovirus, agente dell’encefalite da zecche, presente in foci endemiche nel Nord-Est dell’Italia e in tutta l’Europa settentrionale e dell’Est.
La prevenzione si fonda su norme comportamentali, quali:
Non frequentare i passaggi della fauna selvatica.
Preferire sentieri con vegetazione bassa.
Evitare di sedersi a terra su foglie o erbe secche.
Indossare abiti chiari che rendono più agevole l’individuazione delle zecche.
Indossare scarpe alte e pantaloni lunghi.
Evitare di creare con gli abiti strascichi (es. maglie legate in vita)
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