lunedì 16 novembre 2015

LASCIO IL SSN MA CONTINUO A FARE IL PEDIATRA: PRECISAZIONI PRATICHE E ORGANIZZATIVE:

LASCIO IL SSN MA CONTINUO A FARE IL PEDIATRA: PRECISAZIONI PRATICHE E ORGANIZZATIVE:
Cari Tutti
Invio nuovamente questa mail con alcune importanti precisazioni pratiche.:
- NON SI DEVE CORRERE ALLA RICERCA DI UN PEDIATRA IN quanto al 31 dicembre arriverà un pediatra (in lista validissimi colleghi) che si prenderanno carico dei bambini. Il pediatra opererà nella zona del levante. Prima di Natale avremo il nominativo, la sede e l'organizzazione. ASPETTATE A FARE CAMBI
- RIPRECISO che CONTINUERO'  a fare il pediatra come trovate scritto qui sotto. Anzi invito la categoria, anche con il mio gesto, di iniziare a ribellarsi alla "OTTUSOCRAZIA" che sta rovinando il nostro Sistema Sanitario (e non solo quello).
- CONTINUERO' ANCHE A CERCARE di aiutare chi ha bisogno stabilendo alleanze tra operatori sanitari e non sanitari e di operare per il bene comune di bambini e famiglie CERCANDO ALLEANZE TRA TUTTI E SOPRATTUTTO CON LE FAMIGLIE
- Allego lettera inviata ai Colleghi e, sotto, trovate la lettera che vi avevo inviato in precedenza.
 
Cari Colleghi
Vi invio quanto ho inoltrato ai miei assistiti. L'"abbandono" della professione anzitempo è un fenomeno sempre più frequente (potevo lavorare ancora 5 anni) così come la migrazione  dall'ospedale al territorio ed ha, secondo me, come motivazioni principali la scarsa soddisfazione professionale e sentirsi sempre meno gratificati grazie anche, e soprattutto, ad un sistema sempre più burocratizzato e carico di impegni amministrativi, oltre al carico fiscale. A i medici vengono sempre più scaricati impegni amministrativi, anche negli ospedali. La tutela della professionalità è scarsa, la considerazione della stessa e del "capitale" umano poco attuata, se non inesistente.  Siamo, come detto tempo da da un direttore sanitario, dei "terminali" (la parola ha vari significati :-) ) 
Alcuni Colleghi addirittura smettono la professione e si cancellano dall'Ordine: fino a qualche anno fa mai era successo: un medico rimaneva tale a vita (senza iscrizione non si può esercitare la professione).
Ora sembra, dico sembra, che anche la Federazione degli Ordini dia segni di riscossa, sembra che le categorie professionali vogliano rivendicare una cosa: il medico deve fare il medico. Sarà la volta buona?
La mia lettera. e quella , penso di tanti altri, potrebbe anche essere utile per dimostrare come medici motivati e che hanno occupato posizioni a certi vertici buttino la spugna per quanto riguarda la gestione del SSN. Non per la professione. 
Soprattutto confido nei giovani che non hanno l'alternativa, come ho io, della pensione (a cui fino qualche anno fa manco consideravo). 
E' anche l'occasione di provare di smetterla a litigare tra "poveri" e identificare pochi punti di coesione e perseguirli cercando di formare unioni e rinunciando a conflitti tra no che danneggiano tutta la categoria e l'assistenza ai cittadini. E non offendetevi se tempo fa ho detto che siamo un "gregge di gatti". La nostra Associazione APEL (www.apel-pediatri.it) prosegue la sua strada con un progetto anche sul benessere del pediatra ed è costituita anche da pediatri libero professionisti. Insieme dovremmo anche cercare di tracciare nuovi scenari oltre al rapporto di dipendenza e di convenzione in quanto anche il privato dovrà vicariato funzioni di salute pubblica visto le restrizioni economiche. E puntare sulla qualità della professione da un punto di vista scientifico e di recupero dei valori umanistici e "relazionali" della professione
Buona domenica
Alberto Ferrando
 
LASCIO IL SSN MA CONTINUO A FARE IL PEDIATRA
Cari genitori questa volta non ho consigli da darvi ma solo una comunicazione per tutti  coloro che avranno la pazienza di leggermi.
DAL 31 DICEMBRE LASCIO LA CONVENZIONE CON IL SSN E REGIONALE E FARO’ IL PEDIATRA NON PIU’ DI LIBERA SCELTA MA DI SCELTA LIBERA –
Come la maggior parte di voi è a conoscenza sono medico chirurgo dal 1975  e specialista pediatra dal 1978.  Sin da giovanissimo ho scelto di fare il medico perché sentivo che avrei potuto aiutare la gente e, in particolare i bambini. E’ ancora oggi quello che amo di più del mio lavoro è stabilire un legame, professionale ma partecipe, con le famiglie e assistere i miei piccoli pazienti utilizzando tutto il mio sapere scientifico  anche se con il tempo sono sempre più convinto che  “il medico può guarire qualche volta, alleviare il dolore spesso, consolare sempre”.
In questi 40 anni di professione la figura del medico è cambiata, il rapporto con il paziente pure. Oggi noi assistiamo ad una medicina sempre più tecnologica, con  farmaci all’avanguardia e metodiche diagnostiche nuove. E in questo scenario penso che sia doveroso chiedersi quale ruolo resterà al medico se trascurerà la parte “umanistica” e relazionale della medicina.
In questi ultimi anni ho assistito non solo all’avvento di nuove tecnologie scientifiche ma, purtroppo, anche a un aumento spropositato di atti burocratici che tolgono tempo alla cura. Infatti,  da tempo si è innescato un processo per cui il medico passa la maggior parte della giornata a redigere certificati (la maggior parte inutili),  oppure a fare una ricetta, a battagliare con il software, a controllare i codici esenzione,  a stare attento a non prescrivere farmaci che il SSN dispensa gratuitamente solo in casi particolari e  per alcune patologie limitate nel tempo.
Debbo dire che tutte queste continue “battaglie burocratiche” che sottraggono tempo utile alla visita o a un colloquio con i genitori su problematiche che, sempre più frequentemente investono l’ambiente famigliare mi hanno convinto a interrompere a fine anno il mio rapporto con servizio sanitario nazionale.
Forse sono un medico all’antica, che pensa ancora che i medici debbano tornare alla qualità umana del loro mestiere e  che debbono usare la medicina ma senza farsi usare.
Il nostro SSN è uno dei migliori al mondo ma in questi anni non si è fatto nulla per preservarlo e per migliorare la qualità di lavoro dei suoi operatori, se non quella di avviare una politica continua di tagli  a carico dei cittadini e di aggravi burocratici  per i medici che devono sottostare a rigidi controlli, in una ottica di programmazione basata sul risparmio a breve termine e di una assenza di programmazione a lungo termine, MORTIFICANDO SPESSO GLI OPERATORI SANITARI E SOCIO SANITARI.
Mi spiace per il bellissimo rapporto che ho con voi  e Vi ringrazio per la fiducia che in questi anni mi avete accordato e dimostrato in tanti momenti. Ma..ci sarò sempre al telefono (invariato 3388687583), via mail, facebook e altro e continuerete a ricevere i miei aggiornamenti se gradirete.
Da medico “vecchia maniera” continuerò a svolgere questa bellissima professione perché credo che la cosa più importante e che nessuno potrà mai togliermi è la voglia e la gioia di far crescere un bambino in una famiglia che possa essere sempre aiutata e supportata nelle difficoltà  della vita con l’ascolto, con i consigli, con la prevenzione, poi con la visita e poi, quando è il caso anche con esami o farmaci.

Un grazie di cuore a tutti voi.

Alberto Ferrando

PS: Da un punto di vista organizzativo, che non dipende da me, dal 1 gennaio 2016 verrà nominato un pediatra in zona in base alle graduatorie. Speriamo che sia quello definitivo. MI trovate comunque sempre al mio telefono cellulare (3388687583), su Internet (mail: alberto.ferrando1@gmail.com, Facebook e whatsup). Riceverete, se gradite informazioni dal blog e farò visite in nuovo studio che sto attrezzando.

Un caro Saluto
Il Vostro Pediatra
Alberto Ferrando

1 commento:

  1. Hoi hoi se uno come te lascia mi sa che siamo proprio messi male... Un abbraccio Rosy

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