lunedì 12 marzo 2018

Consultori: Risposta della dell'Assessore della Sanità Avv. Sonia Viale

Cari genitori
Ricevo dall'Ufficio Stampa della Regione una lettera dell'Assessore alla Sanità, Avv. Sonia Viale, che pubblico qui sotto.
Intanto in questi giorni ci incontriamo tra pediatri e con Associazioni di Famiglie preoccupate da possibili conseguenze negative della riorganizzazione. Da quanto scrive l'Assessore timori poco fondati. Magari si potranno chiarire in incontri di persona: vi terrò informati e prego chi avesse proposte, segnalazioni o altro di contattarmi (tel 3388687583, mail alberto.ferrando1@gmail.com)
Un Caro saluto
Alberto Ferrando

CONSULTORI: NESSUNA CHIUSURA O RIDIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI. CON PIANO SOCIOSANITARIO CONSULTORI SI RIAPPROPRIANO DELLA LORO MISSIONE TERRITORIALE STRATEGICA E VENGONO VALORIZZATI E POTENZIATI.
Nessuna chiusura o ridimensionamento dei Consultori ma, anzi, una valorizzazione e un potenziamento di queste strutture che costituiscono fondamentali presìdi territoriali. Nel Piano Socio Sanitario approvato a dicembre, ai Consultori viene riconosciuto un ruolo strategico nell’assistenza sociosanitaria: queste strutture si riappropriano finalmente della loro mission, in relazione in particolare alla salute materno infantile, alla famiglia, alle adozioni, all’accompagnamento alla genitorialità.
In passato infatti i Consultori erano collocati all’interno di strutture organizzative differenti a seconda delle Asl: per questo si è dovuto individuare un modello che fosse realmente garante dei diritti per tutti i cittadini liguri, integrando soprattutto l’offerta consultoriale con quella delle altre strutture sociosanitarie territoriali e superando così il grave vulnus del sistema legato alla mancanza di integrazione. Oggi unitarietà di programmazione, omogeneità delle prestazioni, integrazione socio sanitaria diventano punti irrinunciabili per potenziare le azioni di supporto alla donna, ai minori, alle relazioni di coppia, alla genitorialità e di sostegno della natalità. Tra i servizi che meglio e più appropriatamente potranno esprimersi con una valida programmazione dell’offerta c’è quello dell’assistenza pediatrica consultoriale, che oggi è sovraccarica di ruoli non suoi, quale quello vaccinale, a scapito delle funzioni specialistiche. È gravemente falsa ed infondata, inoltre, l’affermazione che possano rischiare di essere compromessi i servizi di assistenza alla nascita, che sono stati e sono sempre al centro della programmazione regionale in tema di consultori: si sta lavorando invece per valorizzarli al massimo, in tutte le relative attività, considerato che in particolare proprio la carenza di offerta per l’assistenza alla gravidanza fisiologica è il dato oggettivo da cui si è partiti per la pianificazione. 
Per quanto riguarda, specificamente, l’area della Città metropolitana, si ribadisce che non vi sarà alcuna chiusura o ridimensionamento dei consultori di Asl3. Anzi, l’attuazione del Piano Socio Sanitario comporterà una migliore programmazione dei servizi attualmente garantiti. Il dubbio che la trasformazione da struttura complessa – per altro presente solo in Asl3 – a struttura semplice possa incidere sull’erogazione dei servizi è del tutto infondato. In particolare, il servizio di neuropsichiatria infantile, oggi costituito solo da professionisti variamente distribuiti nei Distretti senza alcun coordinamento specifico, grazie a questa modifica organizzativa diventa una vera struttura come non era mai stata finora, con tutte le prerogative per governare il percorso dei piccoli pazienti, che necessitano di riabilitazione secondo protocolli di accesso omogeneo ed un’equa lista d’attesa. Ciò non significa che le “attività riabilitative per i piccoli non sarebbero più svolte in un ambiente dedicato e protetto.La neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza non ha ambienti in comune con i centri di salute mentale: i pazienti seguiti dalla neuropsichiatria continueranno a frequentare gli stessi ambulatori consultoriali dove si recano oggi e continueranno ad essere seguiti dalle stesse equipe multidisciplinari. Affermare il contrario è grandemente e colpevolmente confusivo per le famiglie interessate. Quello che cambia è la responsabilità del servizio, che diverrà più chiaramente specialistica e i neuropsichiatri avranno l’impegno di organizzare il percorso dei pazienti, anche nella fase di passaggio all’età adulta, nell’ottica della continuità assistenziale che va garantita.

Avv. Sonia Viale
Vicepresidente e assessore alla Sanità Regione Liguria


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