domenica 5 maggio 2019

Alimenti crudi e rischi per la salute (sindrome uremico-emolitica)

Alimenti crudi e rischi per la salute (sindrome uremico-emolitica)
Qualche giorno fa vi avevo informato del rischio di un parassita (verme) chiamato Anisakis derivante dal consumo di pesce crudo non adeguatamente trattato per la salute.
In questi giorni il ministero della Salute segnala l'allerta delle autorità francesi sulla sospetta contaminazione da batterio Escherichia coli di alcuni formaggi francesi a latte crudo. 
Episodi analoghi sono stati descritti anche in Italia derivanti dal consumo di alimenti crudi. Per cui per i bambini soprattutto NON USATE alimenti crudi per il rischio della sindrome uremico emolitica (descritta qui sotto).
Lo rende noto lo stesso ministero sul suo sito per i prodotti Saint-Felicien (confezioni da 180 grammi) e Saint Marcellin (confezioni da 80 grammi). Il provvedimento riguarda tutti i lotti (da l 032 a l 116) dei marchi commerciali: Fromagerie Alpine, Carrefour, Reflet de France, Leclerc, Lidl, Auchan, Rochambeau, Prince des bois, Sonnailles e Prealpin. 
Il ministero "ha già provveduto ad allertare  gli assessorati regionali alla sanità affinché verifichino il rispetto delle procedure previste".

SINDROME UREMICO -EMOLITICA
La sindrome emolitico uremica è una malattia prevenibile  con e alcune precauzioni norme igieniche: evitare di mangiare carne cruda o poca cotta e latte crudo (non pastorizzato). Se volete utilizzarlo fatelo bollire. Lavaggio accurato delle mani dopo aver visitato una fattoria o aver accarezzato animali.
-       Grave: con mortalità altissima (circa il 5%) e è importante causa di insufficienza renale
-       Causata da alcuni ceppi di Escherichia coli e, più raramente, da altri germi produttori di “tossine”
-       Si contrare dalla assunzione di carne contaminata poco cotta o da latte “crudo” (non pastorizzato). Possibile il contagio da persona a persona. Possibile contagio per contatto diretto con gli animali o, indiretto, con acqua e vegetali contaminati da feci
-       Malattia “rara” (termine che non vuol dire niente perché per chi ha una malattia questa non è rara, raro non vuol dire inesistente). 
-       Descritti dall’inizio di questo anno  5 casi. Ogni anno, in Italia 40-50 casi all’anno soprattutto sotto ai 4 anni
-       Periodo di incubazione da 1 a 5 giorni
-       Sintomi: i primi sintomi della malattia sono diarrea, a volte ematica, vomito e dolore addominale intenso, ai quali fanno seguito anemia emolitica (compare ittero e urine molto colorate), piastrinopenia e insufficienza renale (si manifesta con scarsa  o assente produzione di urine. Febbre assente o sotto ai 38°. In alcuni casi possono comparire disturbi neurologici (nel 20-30%):  sonnolenza, confusione, strabismo e anche convulsioni, coma.

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