venerdì 25 ottobre 2024

Autismo virtuale: dipende da noi!!!

Autismo virtuale: dipende da noi!!!

Attenzione agli Schermi: Cosa Sapere sull’Autismo Virtuale nei Bambini

Hai mai notato che tuo figlio sembra assente, non risponde al proprio nome o si arrabbia facilmente se gli togli il tablet? 

Potrebbe trattarsi di un fenomeno conosciuto come autismo virtuale

Questo termine non indica un vero e proprio autismo, ma descrive comportamenti simili, legati a un uso eccessivo di tablet, smartphone e TV da parte di bambini molto piccoli.

Che Cos’è l’Autismo Virtuale?

L’autismo virtuale è una serie di comportamenti che si manifestano nei bambini tra i 2 e i 5 anni, esposti per troppo tempo agli schermi. Due psicoterapeute francesi, Anne-Lise Ducanda e Sabine Duflo, hanno studiato il fenomeno e notato che i bambini molto “attaccati agli schermi” spesso:

  • Non parlano o parlano poco
  • Non rispondono al loro nome
  • Fanno fatica a seguire semplici istruzioni
  • Si arrabbiano facilmente
  • Non riescono a stare attenti a lungo

Questi sintomi sono simili a quelli dell’autismo, ma non significano che il bambino sia autistico. Sono comportamenti che possono regredire (cioè migliorare) e scomparire se si riduce l’uso degli schermi.

A Che Età Si Manifesta?

Di solito, questi comportamenti si manifestano tra i 2 e i 5 anni, un’età in cui il cervello del bambino si sviluppa molto velocemente. È una fase importantissima per imparare a parlare, socializzare e conoscere il mondo attraverso esperienze reali, non virtuali. Passare troppo tempo davanti agli schermi può quindi “bloccare” lo sviluppo naturale del bambino.

Alcuni Casi Esempio

Ecco alcuni casi riportati dalle psicoterapeute per capire meglio il fenomeno:

  1. Giulia, 3 anni: non rispondeva al suo nome e non parlava. Passava quasi tutta la giornata con il tablet. I suoi genitori hanno deciso di eliminare completamente gli schermi, e dopo qualche mese Giulia ha iniziato a parlare e a rispondere quando chiamata.
  2. Marco, 4 anni: era molto aggressivo, spesso si isolava e passava molte ore davanti alla TV. Riducendo l’uso degli schermi, i suoi genitori hanno notato che Marco era meno nervoso e più aperto con i suoi coetanei.
  3. Sara, 5 anni: parlava poco e non riusciva a concentrarsi. Dopo aver limitato l’uso degli schermi e favorito giochi più attivi e sociali, i genitori hanno visto Sara diventare più attenta e comunicativa.

Cosa Puoi Fare come Genitore?

Se pensi che tuo figlio possa essere influenzato dall’eccesso di digitale, ecco alcuni consigli pratici:

  1. Evita schermi prima dei 2 anni: In questa fascia di età, è meglio evitare completamente schermi come tablet e TV.
  2. Limita l’uso degli schermi tra i 2 e i 5 anni: Dopo i 2 anni, è consigliabile non superare un’ora al giorno e scegliere contenuti adatti e educativi.
  3. Proponi giochi attivi e interattivi: Attività come disegnare, leggere insieme o giocare all’aperto aiutano molto più degli schermi nello sviluppo del bambino.
  4. Parla e gioca con tuo figlio: L’interazione con te e con altre persone è fondamentale per il suo sviluppo. Più interagisce con persone reali, meno avrà bisogno degli schermi.

Perché Gli Schermi Possono Essere Dannosi?

Gli schermi non sono “cattivi” in sé, ma un uso eccessivo, soprattutto nei primi anni, può far male. Il bambino, infatti, ha bisogno di scoprire il mondo reale con i suoi occhi, toccando gli oggetti e giocando con altri bambini. L’uso di schermi gli offre una realtà “virtuale” che non lo aiuta a crescere e a capire il mondo in modo naturale.

Conclusioni

L’autismo virtuale ci ricorda che i bambini hanno bisogno di esperienze concrete e reali, non solo virtuali. 

Ridurre l’uso degli schermi (sotto ai 2 anni abolirne l’uso) nella prima infanzia può aiutare a prevenire difficoltà comportamentali e a promuovere un sano sviluppo. 

Iniziamo da oggi a fare un passo indietro verso giochi semplici, attività all’aria aperta e momenti di qualità passati insieme: la crescita di tuo figlio ne trarrà grande beneficio!



 

https://youtu.be/UOeNZ2YqI3I

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